domenica 25 marzo 2012

La trasferta londinese - parte 2: The Killers, Kaiser Chiefs, James, Wolf Gang, Michael Kiwanuka - 24 giugno 2011, London

Dopo aver aspettato la conferma della data italiana dei Killers e dopo aver preso i biglietti posso tornare ad occuparmi dei resoconti delle trasferte passate. E adesso tocca all'Hard Rock Calling, questo festival a cui volevo partecipare da tempo!
Mi riallaccio al post precedente, in cui si parlava del fenomenale concerto alla Scala del 23 giugno. Siamo sempre io, Cristina, Silvia e Lucia, reduci dall'intensissima giornata precedente. E' il 24 giugno. Sveglia praticamente all'alba, la colazione in hotel non è ancora pronta e quindi ci tocca trovare una soluzione alternativa (dopo aver lasciato le chiavi della stanza appoggiate su una sedia davanti alla porta della reception chiusa): un McCafè lungo la strada che porta ad Hyde Park. Cappuccini, brioche, Cristina prende un panino col bacon. Siamo pronte ad iniziare la giornata! Tra le 8 e le 9 varchiamo l'ingresso di Hyde Park e con estremo sollievo vediamo che c'è pochissima gente in fila, siamo tra i primi 50. Prendiamo posto, stiamo un attimo a chiacchierare con le altre che sono già lì e poi io e Lucia partiamo per la missione-valigie. Dobbiamo portarle a casa di santa Elisa. Con due trolley a testa ci avviamo verso la metro. Dopo un'oretta di viaggio, dopo essere scese alla fermata sbagliata dell'autobus, dopo essere tornate indietro e aver fatto un pezzo di strada a piedi ecco Elisa, che non vedendoci più arrivare è venuta ad aspettarci alla fermata dell'autobus - quella giusta. Due minuti per lasciare i bagagli, riprendere fiato, bere un bicchiere d'acqua e risaliamo sull'autobus per fare il viaggio al contrario. Ovviamente insieme a noi c'è Elisa. Un'altra oretta tra autobus e metro e ci ricongiungiamo con Silvia, Cristina e Beatrice ad Hyde Park. Ora, e fino all'apertura dei cancelli, possiamo rilassarci.
Ci riposiamo sull'erba sotto il sole che scotta (e non avendo la crema solare rimedierò una scottatura su fronte, naso, orecchie), mangiamo qualcosa, ridiamo, chiacchieriamo, Silvia scrive sulla bandiera italiana un messaggio per Ronnie, guardiamo la variegata fauna intorno a noi che si fa sempre più numerosa, tra ragazzine con le maschere di Mark e tizi in giacca e cravatta e capelli impomatati.
Arrivano le 14, cuore in gola, gambe che tremano, ci fanno incolonnare tra le transenne per controllare i biglietti e poi lasciarci partire per la nostra corsa folle. La tizia che deve controllare il mio biglietto non riesce a usare lo scanner, ci riprova due, tre volte, alla quarta finalmente ci riesce, intanto vedo decine di persone che nelle file a lato mi passano davanti e mi sta per prendere lo sconforto...come se non bastasse il tizio che controlla le borse mi fa togliere TUTTO dallo zaino, e anche qui vedo altre decine di persone che mi superano mentre io sono lì che svuoto e riempio di nuovo lo zaino...e poi finalmente posso correre verso il palco, più di 300 metri mandando a quel paese quelli della security che urlano di non correre e che tentano anche di fermarti prendendoti per un braccio. E alla fine...transenna!!! Ci siamo tutte, non ci siamo perse come temevamo. Siamo un po' laterali, dalla parte di Mark anche stavolta, ma col senno di poi scopriremo che è stato meglio così perché al centro è stato un massacro.
Una signora vestita da infermiera accoglie il pubblico e dà ufficialmente inizio a questa giornata di festival.

http://www.flickr.com/photos/schroederschoembs/5876404199/ (sull'estrema sinistra della foto, attaccate alla transenna, ci siamo noi!)
Ben presto sale sul palco il primo artista della lunga serie: Michael Kiwanuka. Quasi sconosciuto all'epoca, nel momento in cui scrivo sta acquistando una cera fama e si sta facendo conoscere sempre di più. Poche canzoni accompagnate dalla chitarra e poi lascia il posto alle band che si esibiscono dopo di lui.


I Wolf Gang sono una piacevole scoperta, pur non conoscendo nessuna loro canzone ci ritroviamo a fare i coretti insieme al cantante, hanno delle melodie accattivanti e sembrano decisamente simpatici.


Quindi tocca ai James. Li conoscevo già, sono interessanti da vedere live, il cantante è una forza della natura, scende dal palco, corre avanti e indietro di fronte alla transenna e poi ci si arrampica sopra, con i tizi della security che lo trattengono e lo fanno scendere. Sul palco balla e si agita in modo così divertente e scomposto da meritarsi il soprannome "il tarantolato".


La security è fenomenale, ci danno acqua in abbondanza appena la chiediamo, ci chiedono se è tutto a posto. Proprio davanti a noi c'è un ragazzo che ribattezziamo Riccioli d'oro per via dei suoi capelli. E' simpatico da morire, ci fa le battute, gli chiediamo di farci una foto.
Tocca ai Kaiser Chiefs. Set discreto, ma niente di speciale. Anche Ricky si scatena davanti alla transenna, corre, salta, tocca le mani dei fans...e Beatrice gli tocca la pancia!


Purtroppo a metà pomeriggio comincia a piovere, una pioggerellina stupida e insistente, fastidiosa, noiosa. Comincio ad avere anche un po' di freddo, l'ansia e la stanchezza si fanno sentire, i preparativi per il palco dei Killers sono lunghi come al solito ma sotto la pioggia sembrano ancora più lunghi...e poi arrivano loro e come sempre passa tutto e rimane solo la voglia di cantare, di urlare, di saltare, di ridere e di fare festa con gli amici con cui si condivide l'esperienza!


Riesco a godermi solo il primo terzo del concerto, poi tra fotocamera che non funziona più a causa della pioggia e pogo assassino alle nostre spalle comincio a divertirmi un po' meno...Cretini ubriachi e arrivati lì solo per fare casino creano non pochi problemi spingendo e cercando di passare davanti. Dietro di noi c'è una tizia strana che urla cose strane rivolte a Brandon. Un sacco di gente viene trascinata fuori da quelli della security, facce stravolte, ragazze che non si reggono in piedi, chi ha perso una scarpa, chi trema per il panico di essersi trovata in mezzo al pogo, chi quasi sviene...per fortuna che siamo laterali e attaccati saldamente alla nostra transenna!! Continua a piovere e ormai non ci vedo quasi più avendo gli occhiali ricoperti di gocce di pioggia e che si appannano se solo oso respirare. Per vedere, visto che è letteralmente impossibile abbassarsi per prendere l'astuccio degli occhiali dallo zaino, sono costretta ad abbassarmeli sul naso come una vecchietta facendo ridere Riccioli d'oro. 
Tiriamo fuori la bandiera con il messaggio per Ronnie e il cartellone con il saluto di The Killers Italia, Brandon forse sorride, Ronnie ci indica. Missione compiuta anche stavolta, nonostante la situazione sia molto diversa da quella della sera pirma!!


Le ultime canzoni sono un delirio, mi devo letteralmente aggrappare alla transenna per non essere strappata via dalle mie gambe che sono incastrare mezzo metro più in là in mezzo ad altre gambe di altre persone. Sono spappolata contro la transenna, in certi momenti non riesco nemmeno a respirare perché i polmoni non hanno fisicamente lo spazio sufficiente per espandersi. Lucia nel frattempo è stata risucchiata dal pogo,la ritroveremo sana e salva (e non infreddolita, al contrario di tutti noi) poco dopo. Ci inondano di coriandoli bianchi che ci si appiccicano ovunque, è uno spettacolo mozzafiato! Peccato non poter fare nemmeno una foto...Silvia sta per cedere, siamo all'encore e le faccio forza dicendo che mancano solo 3 canzoni. E' la prima volta che mi auguro che un concerto finisca presto, ma fisicamente sono quasi al limite anch'io, se mi spingono ancora un po' di lato cado ma allo stesso tempo non posso fare forza spingendo dalla parte opposta perché sono messa troppo male e non riesco a muovere un muscolo, soprattutto le gambe sono imprigionate...Mi sforzo di godermi almeno queste ultime 3 canzoni, comincio a cantare a squarciagola, alzo le braccia e batto le mani, provo a saltare. Fuochi d'artificio per concludere, poi finalmente la ressa comincia ad allentarsi e possiamo riprendere posizione umane e soprattutto respirare...siamo stravolte e sconvolte...per fortuna siamo tutte vive e intere.
Ecco, non mi vergogno ad ammettere che questo festival è stato un schifo. Non per loro, i Killers (e comunque non ho modo di valutare la loro performance perché ero troppo impegnata a sopravvivere) ma per tutto il resto. Per fortuna che c'è stato il concerto della sera prima che vale per 100 e quindi posso andare via da Hyde Park con il sorriso nonostante tutto.
Salutiamo Beatrice (e il suo babbo), loro rimangono a Londra ancora per qualche giorno, noi dobbiamo affrettarci perchè abbiamo l'aereo di lì a qualche ora.

Calca sovrumana alla stazione della metro, viaggio della speranza al contrario fino a casa di Elisa per riprendere la valigie, un attimo di riposo a casa sua con la bellissima Fiammetta che gioca con noi e ispeziona meticolosamente le nostre borse, poi un'ora di autobus fino a Victoria. Dopo qualche problema di orientamento, probabilmente dovuto alla stanchezza, al freddo e alla fame, finalmente riusciamo a salire sul bus Terravision che ci porterà a Stansted.  Insomma, dopo il concerto non abbiamo nemmeno il tempo di realizzare quello che abbiamo appena vissuto che siamo già ai controlli di sicurezza in aeroporto...controlli iper meticolosi, tanto che perquisiscono Lucia e poi bloccano la mia valigia e una tizia si accinge a controllarla da cima a fondo. Dice che hanno visto delle cose strane...le chiedo di parlare lentamente perché non capisco bene l'inglese, lo fa per una frase e poi riprende a parlare a macchinetta e allora io me ne frego di quello che dice e la lascio fare. Scopro che le cose così strane da bloccare una valigia sono...le medicine per l'asma! Il normale Ventolin, lo conoscono anche sulla luna e all'aeroporto sfigato di Treviso, ma a Stansted evidentemente non sapevano cos'era.
Saluti e abbracci e poi ci dividiamo.

Imbarco, volo, dormitina, atterraggio con 10 minuti di anticipo, viaggio verso casa, arrivo dopo le 11 pensando di fiondarmi a letto (dopo 8 ore di sonno in 3 giorni mi sembrava il minimo)...e invece appena vedo il pc sento il bisogno di accenderlo, devo riascoltare la "mia" canzone nuova, quella che hanno fatto alla Scala il 23...
Mi rendo conto che in questi due giorni così intensi e frenetici ho mangiato pochissimo: una brioche, una bottiglietta di pepsi, uno snack al cioccolato, un panino pollo-cipolla, un succo d'arancia, un muffin al cioccolato, un cappuccino, un mini sacchetto di patatine all'aceto (Brandon docet) e una coca cola. Ma è sempre così, durante le trasferte concertifere l'appetito passa del tutto e il cibo è l'ultimo dei miei pensieri
Comunque sia...rifarei tutto dall'inizio!! Grazie Killers, compagne di viaggio e di avventura, non vedo l'ora di ripartire!!


Setlist

•  Glamourous Indie Rock&Roll
•  Spaceman
•  Somebody Told Me
•  For Reasons Unknown
•  Smile Like You Mean It
•  Losing Touch
•  Bones
•  Spaceman (reprise)
•  Bling (Confession Of A King)
•  Shadowplay (Joy Division cover)
•  Human
•  A Dustland Fairytale
•  Moon Rover (Henry Mancini cover)
•  Read My Mind
•  Mr. Brightside
•  All These Things That I've Done

    Encore:
•  This Is Your Life
•  Jenny Was A Friend Of Mine
•  When You Were Young


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