lunedì 12 marzo 2012

White Lies - 12 marzo 2011, Bologna

Le protagoniste di quest'avventura stavolta siamo io e Cristina. Anche per questo resoconto la nota scritta su facebook subito dopo il concerto mi è venuta in aiuto.

Primo concerto dell'anno, deciso quasi all'ultimo minuto (un mese prima) giusto per non perderci i White Lies che suonano abbastanza a portata di mano.
Partenza di buon'ora, viaggio fatto con calma e senza intoppi, arrivo a destinazione. E qui cominciano le comiche. Il navigatore ci ha condotti sulla strada giusta, sta a noi trovare l'esatta ubicazione di sto famoso Estragon. Quasi per caso dalla strada principale notiamo un cartello formato A3 con la scritta Estragon e una freccia. Giriamo, oltrepassiamo un cancello...e ci troviamo a percorrere una stradina asfaltata alla meno peggio in mezzo alla prateria desolata. Erba secca, sassi, sabbia, qualche costruzione abbandonata e rovinata...con coraggio ci addentriamo, io convinta di aver sbagliato ingresso ma visto che era presto mi andava bene anche fare un giro a vuoto. Arriviamo davanti a un palatenda orrendo, affiancato da un vecchio deposito per mezzi agricoli. Io e Cristina ci guardiamo perplesse e ci diciamo che non può essere questo l'Estragon, tanto più che sul palatenda c'è scritto PalaNord. Davanti al magazzino per gli attrezzi c'è il camion Fly by Nite che chi è stato a qualche concerto sa bene essere adibito al trasporto del materiale della band, però non c'è anima viva e a parte una manciata di macchine non c'è nessun altro mezzo. No ok, quel camion sarà lì per qualche altro strano motivo, questo non può essere il luogo di un concerto, poche settimane fa all'Estragon hanno suonato gli Hurts e figuriamoci se Theo avrebbe accettato di esibirsi in un fienile del genere. Convinte di ciò usciamo dalla landa desolata e raggiungiamo il piccolo centro abitato poco oltre. Sperando di ricevere le indicazioni che ci servono chiediamo all'edicolante...e sorpresa delle sorprese, scopriamo che l'Estragon è proprio quel deposito per gli attrezzi/granaio/fienile dismesso che sta a fianco del PalaNord...wow. Torniamo sui nostri passi (non senza aver prima imboccato l'uscita sbagliata alla rotatoria, perchè io li navigatore lo tengo come soprammobile, mica ascolto le indicazioni che mi da u.u) e rientriamo nella steppa deserta. Parcheggio l'auto in mezzo al nulla.
Non ancora convinte, scendiamo e ci avviciniamo cautamente al magazzino per gli attrezzi. Da lontano notiamo la presenza di altri esseri umani...troviamo una ragazza italiana e le chiediamo se quello è proprio l'Estragon. Risposta: si. Doppio wow. Ma dove siamo capitate? Che postaccio è mai questo? E' mai possibile che un edificio così brutto sia la venue per concerti di band internazionali di una certa fama? 


Per fortuna c'è il sole, così decidiamo di fare una passeggiata per andare a prendere un caffè. Stiamo via una mezz'oretta e quando torniamo al deposito scopriamo che nel frattempo è arrivato il tourbus. 
Uffa! Ci siamo perse il loro arrivo! Ma...aspetta...le tendine dei finestrini sono chiuse, magari loro sono dentro che dormono! Dai, c'è la possibilità che presto escano, così possiamo beccarli! 
Le ore seguenti scorrono lente,mentre sedute su una panchetta guardiamo passare i personaggi più strani : un prete, omaccioni trasandati con capelli e barbe lunghe, uomini della security, personale vario del locale e della crew delle band...c'è chi è attanagliato da problemi enormi che non sa come risolvere, chi esce e si mette a fare pipì così, davanti al mondo, convinto anche lui di essere l'unico essere vivente in quella landa e inconsapevole che c'è qualcuno intorno che può vederlo, c'è la tizia che esce con spazzolino e bicchiere e si lava i denti sopra un tombino... 
Va bene insomma, andiamo direttamente alle cose interessanti. Verso l'una ecco che una spedizione di coraggiosi si avvicina a piedi, dopo aver attraversato la landa desolata. Non siamo più sole con la polvere e i condor!! Arrivano Laura, Federica e Cristian. Facciamo subito amicizia, dopo una mattinata in solitudine è il minimo! Poco dopo il loro arrivo Harry decide di svegliarsi e di scendere dal tourbus. Con la faccia più assonnata del mondo barcolla verso l'ingresso del backstage, saluta alcune persone, poi entra senza vederci. Noi, presi da uno scrupolo eccessivo e per paura di non disturbarlo nel delicato momento post-risveglio non lo chiamiamo e ce lo lasciamo sfuggire...Poco male, pensiamo, uscirà prima o poi da quel misero backstage, avremo l'occasione per vederlo e chiedergli di fare una foto. Illusi! Comunque da lì in poi le cose si velocizzano un po', i nostri amici neo-acquisiti partono alla ricerca di cibo da mettere sotto i denti. Torneranno dopo 2 ore e l'incontro con l'uomo della pizzeria che li ha allietati con i racconti delle sue vicende amorose. Nel frattempo comincia ad arrivare altra gente, ma nessuno ancora pensa di mettersi in fila, per fortuna! 
Verso le 5 c'è un po' di fermento così decidiamo di avvicinarci all'ingresso, anche per far capire a qualche furbacchione che noi eravamo lì da prima e che non gli venisse in mente di mettersi in testa alla fila u.u. E' tutto predisposto per suddividere la gente in 2 file, una a destra e una a sinistra. 


Noi ci piazziamo a sinistra, non senza il timore di aver scelto il lato sbagliato nel caso decidessero per qualche stupido motivo di aprire solo da una parte. Proviamo anche a chiedere chiarimenti a quelli della security - che nel frattempo si erano suddivisi, due per la fila di destra e due per quella di sinistra - ma loro fanno finta di non sentirci per tutto il tempo. Che fossero stati dubbi premonitori? Fatto sta che li abbiamo ignorati, alla luce anche di quello che ci avevano detto alcuni ragazzi che erano stati ad un concerto poche settimane fa, che cioè aprono entrambe le file. Mai decisione fu più sbagliata!! Alla fine i cretini della security decidono, così, per farci dispetto, di aprire solo da una parte, e ovviamente non è quella da cui siamo noi! Alle mie rimostranze mi rispondono ridendomi in faccia e dicendomi che mica me l'hanno detto loro di mettermi a fare la fila da quella parte, e che se altre volte hanno aperto da entrambe le parti stavolta va diversamente così, senza un reale motivo. Si beccano un bel vaffanculo da parte mia, che ero arrivata per prima con Cristina e ritenevo un'ingiustizia assurda quel comportamento. In quei momenti credo che si vedesse il fumo che mi usciva dalle orecchie per la rabbia e i lampi di odio che partivano dagli occhi. Ovviamente quelli che sono arrivati alle 17.30 e si sono messi in fila a destra si trovano improvvisamente a essere i privilegiati e si guardano bene dal dire "abbiamo visto che eravate già qua e che siete i primi, spetta a voi passare" e si accaparrano con gioia il loro posticino in transenna. Spingendo e passando davanti a più di qualcuno senza farci problemi riusciamo a guadagnare un posto in seconda fila centralissima, tutto sommato un buon posto. A fianco abbiamo la vecchia con i tappi alle orecchie che è arrivata da mezz'ora, e davanti le tipe che sono arrivate a metà pomeriggio, ma pazienza, contro la stronzaggine dei bulletti della security c'è poco da fare... 

Prima band a salire sul palco: i Transfer! Niente di che, se non per un paio di canzoni carine. E per Shaun, il bassista marpione, consapevole del suo fascino, che per tutto il tempo lancia sorrisoni e sguardi ammiccanti alle prime file! 


Dopo il set con la sua band si piazza a lato del palco a guardare il pubblico, io e Cristina ce ne accorgiamo e ogni 2 per 3 siamo lì a guardarlo e ridere perchè è troppo buffo questo tizio che si atteggia come un pavone, e lui ovviamente ricambia e ride per tutto il tempo compiaciuto! 
Dei Crocodiles cosa posso dire? Trascurabilissimi, non mi rimane impressa nemmeno una delle loro canzoni, per non parlare della monotonia del loro concerto, solo luci rosse e nient'altro.

Passiamo direttamente al set dei White Lies! Harry si presenta in giacca e cravatta, sta benissimo! 


Anche Charles è vestito bene. Manco a dirlo, sono contenti di essere per l'ennesima volta in Italia ed Harry regala un sorriso dietro l'altro. 
Mi stupisco di come, ogni volta che li vedo dal vivo, posso notare un miglioramento rispetto alla volta precedente! Sono giovani - anche dal punto di vista della carriera musicale - e stanno maturando in fretta, è davvero entusiasmante assistere passo passo alla loro crescita.


Suonano tutte le loro canzoni migliori, la scaletta non riserva sorprese.
Harry è molto più sciolto rispetto al passato, sempre di più sa come creare e mantenere un contatto con il pubblico, gli eye-contacts e i sorrisi rivolti ora a uno ora all'altro dei presenti nelle prime file sono numerosissimi, così come gli incitamenti da parte sua, i suoi famosissimi "Come ooonn!" accompagnati dal gesto della mano che invita il pubblico a farsi sentire. Non che ci sia particolarmente bisogno di incitare un pubblico italiano, che sa sempre bemissimo come comportarsi, e infatti le nostre voci accompagnano per tutto il tempo quella di Harry.


Carino il momento di The Power & The Glory, in cui tutti alzano verso l'alto e muovono le mani in quello che è diventato il gesto che accompagna quella canzone (una delle mie preferite, tra l'altro).
Purtroppo il concerto non dura moltissimo, dopotutto con due album all'attivo non è che ci siano moltissime canzoni da presentare...

Usciamo dall'Estragon, andiamo in macchina per qualche minuto a ricomporci (leggi : pettinarmi, risistemarci un attimo per essere presentabili) e poi torniamo sui nostri passi, raggiungendo l'ingresso del backstage che ora è transennato e recintato di tutto punto. C'è mezzo mondo che li aspetta, ma molti se ne andranno alla svelta, vuoi perchè devono prendere dei mezzi per tornare a casa/all'hotel, vuoi perchè non sono molto interessati, vuoi perchè non credono che usciranno a fare foto e autografi. Un altro stronzo della security viene a dirci che, se mai decidessero di fare foto e autografi, i ragazzetti lo farebbero all'interno del locale (in cui è in corso un dj set) e non lì fuori. Si certo, ti credo, come no, avete transennato tutto perchè non sapevate come passare il tempo. Alcuni gli credono e tornano dentro, noi frequentatori di concerti sappiamo bene che se ne inventano di tutti i colori per convincere i fans ad andarsene. E rimaniamo, fiduciose, sperando che oltre ai White Lies esca anche il nostro amico Shaun. 
Eccoci accontentate!! Arriva Shaun (in realtà c'era anche il cantante dei Transfer, ma chi sei? chi conosce il tuo nome? noi vogliamo solo Shaun u.u) che esce proprio dalla recinzione. Deve salire su un furgoncino rosso ma non può certo sottrarsi alle sue numerose fans! Ha una parola e una stretta di mano per tutte, fa qualche autografo, sorriso piacione, tutto contento. Piazzo la fotocamera in mano a una tizia qualsiasi e le chiedo se ci può fare le foto, quindi io e Cristina lo accerchiamo e dopo la stretta di mano (e mi chiede anche scusa perchè non è svelto a darmi la mano! LOL) ci facciamo la foto con lui. Cristina però vuole altre sue foto, quindi a tradimento scatta mentre lui se ne sta andando, ma lui cambia idea e si gira all'improvviso beccandosi in piena faccia il flash. Ma niente paura, lui è un uomo che sa come reagire ad ogni situazione inaspettata, si mette a ridere e si abbraccia Cristina tutto contento! Eh si, è dura la vita della rockstar! 
Shaun se ne va e rimaniamo ad aspettare i bimbi. 
Il primo ad uscire è Harry, con calma passa in rassegna tutti, firma qualcosa come 50-60 autografi, parla con qualcuno, ha il sorriso incollato alla faccia, ringrazia, ti guarda negli occhi contento. 
Poi è il turno di Charles, nemmeno lui si sottrae al suo dovere, anzi, fa uno smiley insieme alla sua firma. 
Ed ecco infine il mitico Jack. Berrettino in testa, scarpe slacciate, parte in quarta a fare firme, a concedere foto, fermandosi a parlare ogni due autografi. Chiacchiera con tutti, racconta chissà cosa, parla, ride, chiede di vedere come sono venute le foto che gli hanno fatto, parla ancora. 
Una ragazza gli dice non so cosa e lui scherzando le porge la mano per farsela baciare. Lei allora gli dice "No, bacia tu la mia mano" , lui allora propone uno scambio "Cosa ne dici invece di darmi un bacio sulla guancia?" e lei non si lascia sfuggire l'occasione schioccandogli un mega bacio. Furbo il piccoletto! Sa il fatto suo ;-) 
Mentre lui continua il suo giro non smettendo un attimo di chiacchierare, noi cambiamo postazione e proviamo a vedere se per caso esce anche Tommy, che di solito è più schivo. Beh, è la nostra sera fortunata! Ecco anche Tommy! 


Bene, abbiamo tutti gli autografi, cosa facciamo,ci avviamo verso casa? Ma no dai, stiamo ancora un po' qui, magari succede qualcosa di interessante...manco il tempo di pensarlo e dirlo che Jack il chiacchierino sale sul camion Fly by Nite, al posto guida, e si mette a strombazzare felice come potrebbe esserlo un bambino, ridendo quando noi lo chiamiamo e lo salutiamo per l'ennesima volta. Ma il suo show non è ancora finito...entra nel backstage e ne esce con uno skateboard sottobraccio. Altra ovazione per lui, che nel frattempo sale nel tourbus. Andiamo? Ma no aspetta, c'è Jack che sta scendendo di nuovo dal tourbus. Solo che a sto giro si presenta con le pantofole ai piedi!! Pantofole da vecchietto in casa di riposo! LOL 

Questo è il finale in grande stile, dopo tutti salgono sul bus. Siamo rimasti in pochi, qualche gallina, una signora di mezza età, un tizio con la maglia dei Killers che era tutta la sera che cercava di costringere inutilmente Harry a prendere un suo cd...
Non ancora stanche di musica, nel tragitto di ritorno ci ascoltiamo (e cantiamo) Sam's Town. In realtà avremmo ascoltato anche Sawdust, ma l'autoradio non collabora.
Questo è quanto, ci siamo ripromesse che dovremo esserci assolutamente al loro prossimo concerto italiano, abbiamo una missione da portare a termine: stare nella fila giusta e finire in transenna ma soprattutto farci le foto con loro!



Setlist

•  A Place To Hide
•  Holy Ghost
•  To Lose My Life
•  Strangers
•  E.S.T.
•  Is Love
•  The Price Of Love
•  Streetlights
•  Farewell To The Fairground
•  Peace & Quiet
•  Bad Love
•  Death

 Encore:
•  Unfinished Business
•  The Power & The Glory
•  Bigger Than Us


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