mercoledì 14 marzo 2012

La trasferta londinese - parte 1: The Killers - 23 giugno 2011, London

Premessa 1: ho attinto a piene mani dalla relativa nota di facebook anche per questo post.
Premessa 2: la partecipazione a questo concerto di riscaldamento è stata possibile solo perchè il viaggio per Londra era già stato organizzato due mesi prima, quando era stata annunciata la presenza dei Killers all'Hard Rock Calling - data che ho deciso di fare a tutti i costi, essendomi persa l'evento analogo nel 2009, essendomi persa gli altri concerti che i Killers hanno fatto in Europa in questi primi mesi del 2011 e non essendoci nessuna prospettiva che ne facciano altri successivamente. 
Questo warmup show, insieme al suo gemello del giorno precedente, è stato annunciato una settimana prima! Prevendita riservata sulle vittime, super ansiogena come al solito, ed eccomi in possesso di due biglietti, uno per me e uno per Cristina. In realtà non ho in mano i biglietti ma solo la mail di conferma dell'acquisto, e il sito che ha venduto quei ticket combinerà un casino mandando nel panico tutti i fans che devono assistere a quei due concertini, ma alla fine tutto si risolve e ci assicurano che i nostri biglietti ci verranno consegnati fuori dalla venue prima dell'apertura delle porte. Speriamo bene...

I giorni che precedono la partenza sono segnati dall'angoscia per la sorte delle nostre valigie: l'hotel presso cui abbiamo prenotato una stanza non ci terrà le valigie la sera dell'HRC (dopo il concerto andremo direttamente in aeroporto avendo i voli alle 6 di mattina, quindi non abbiamo prenotato la camera anche per quella notte), in tutta Londra non esiste un deposito bagagli aperto 24 ore su 24 e noi non sappiamo dove lasciare i nostri trolley...vuoi vedere che ci tocca farci il festival con i bagagli al seguito? Per fortuna un'amica di Lucia residente a Londra e che verrà all'HRC, santa Elisa, accetta gentilissimamente di tenere le nostre valigie a casa sua. Nel prossimo post il racconto del viaggio della speranza allucinante per portare tutto da lei e per andarlo a riprendere prima e dopo il concerto.

E' il 23 mattina, io e Cristina siamo sull'aereo per Londra. Dopo un sacco di strani incontri in aeroporto - tra cui un uomo con una gobba impressionante - sull'aereo ritroviamo un personaggio che avevamo notato già al gate: la donna-uomo! Capelli da donna, trucco da donna, abiti da donna...ma lineamenti del viso e caratteristiche del corpo assolutamente da uomo! Questa presenza ci perseguiterà fino all'arrivo a Londra, visto che ce la ritroveremo sul bus che dall'aeroporto ci porta a Victoria Station.
Atterraggio, sosta in bagno, viaggio con il bus Terravision fino al centro città. Abbiamo frettissima di portare le valigie all'hotel per poi correre alla Scala per metterci in fila, chissà quanta gente sarà già arrivata... La coda chilometrica che c'è alla stazione della metro non ci aiuta affatto. Mezz'ora prima di riuscire a fare i biglietti - con me che parlo con il tipo dello sportello e riesco a farmi capire all'istante, wow! - viaggetto in metro fino all'hotel. Lì scopriamo che la stanza non è ancora pronta...dopo qualche attimo di smarrimento decidiamo di pagare in anticipo la notte e lasciamo lì in custodia le valigie, si occuperanno di prendere possesso della stanza Lucia e Silvia quando arriveranno, noi abbiamo super fretta di arrivare alla Scala per prendere il posto in fila! Altra corsetta in metro e finalmente alle 15 arriviamo a Kings Cross! Senza un attimo da perdere raggiungiamo l'ingresso della Scala, davanti a noi ci sono una quarantina di persone...sospiro di sollievo, poteva andare molto peggio! Possiamo sederci e rilassarci un po', mangiare qualcosa, informarci su come procede il viaggio di Silvia e Lucia. C'è il sole, il cielo è sereno e si sta benissimo!


Alcuni eventi - come la vista di lecchina e madre della lecchina super ossigenate, il fatto che un sacco di ragazzine si fanno mettere in guestlist chissà come mentre noi comuni mortali facciamo diligentemente la fila, la scoperta che in un vicolo dietro l'angolo alcune di loro hanno appena incontrato Brandon, che quindi ci è sfuggito per pochi metri e per pochi secondi - ci indispettiscono un po', ma alla fine non riescono a compromettere il buonumore. Dopotutto sto per rivedere i Killers per la prima volta dopo quasi due anni!
I tizi di SeeTickets (il sito presso cui abbiamo acquistato i biglietti, quello che ha combinato dei casini allucinanti) passano a distribuire i biglietti: gli mostri la mail che attesta che hai comprato quei biglietti e loro te li consegnano. E così, non senza una certa commozione, entriamo in possesso dei nostri agognati biglietti bianchi e verdi.
Piccola parentesi. Passano un po' di personaggi della crew, passa anche l'uomo della consolle. Lo saluto, ricambia il saluto ed entra alla Scala insieme ai suoi colleghi. So che è appena arrivato direttamente dall'Australia e che quella sera non sarà lui a gestire le luci e i vari effetti sul palco, però è presente lo stesso. Due giorni dopo mi scriverà chiedendomi scusa perchè quel pomeriggio fuori dalla Scala non si è fermato a salutarmi come si deve e a parlare con me, ma era troppo stanco per il viaggio appena concluso e intontito a causa del fuso orario. Scuse assolutamente non necessarie, perchè sapevo del suo viaggio e immaginavo che fosse stanco, e in ogni caso non si deve giustificare se non si ferma ogni volta a parlare con me. Può esistere un personaggio migliore di lui? Così terra terra, così gentile e spontaneo, a differenza di tanti altri suoi colleghi che si montano un sacco la testa per il ruolo che ricoprono!
Passa il tempo e Silvia e Lucia dovrebbero essere arrivate, ma non le vediamo...ci comunicano che sono passate in hotel, hanno portato tutte le valigie in camera (cioè nel seminterrato) ma ora stanno avendo dei problemi con la metro, si sono perse, non sanno quanso riusciranno ad arrivare. Un'ansia sottile mi prende alla bocca dello stomaco, spero che facciano in tempo ad arrivare prima che aprano la porta...Quando alle 18 le vediamo attraversare la strada e venire verso di noi finalmente possiamo respirare e rilassarci (si fa per dire, con quello che ci aspetta...).

Ingresso come previsto alle 19, corsetta sulle scale affrontata senza grossi problemi, arriviamo in terza fila lato Mark!! Il posto è piccolissimo, appena un po' più grande della mia camera, il palco è bassissimo e vicinissimo, saranno si e no 5 metri quadri, Brandon inciamperà sicuramente in qualcosa o qualcuno visto com'è abituato a scatenarsi quando canta!


Dopo due ore infinite di attesa con un DJ che mette musica a caso, ecco che arrivano loro 4!!! Prima grande sorpresa: Mark si è tagliato i capelli!! Dev'essere destino che io assista in diretta ai loro cambiamenti di look, ero presente anche al concerto di due anni fa in cui Ronnie si è presentato con un nuovo taglio!


Si mettono ai loro posti e si comincia con...Glamorous Indie Rock & Roll!! Che sorpresona!! Un gran bel regalo per i presenti!


E' molto difficile fare foto perché (giustamente) chi ci sta davanti salta, si agita, muove braccia e testa, è impossibile stare fermi per scattare. Si prosegue con una scaletta che rispecchia abbastanza la scaletta standard del D&A tour, ma che loro rendono speciale lo stesso. Sono in formissima, si vede che hanno voglia di suonare! Brandon è loquace e spontaneo come poche altre volte, fa un sacco di smorfie e sorrisi, parla,scherza, fa il buffone, si agita, interagisce moltissimo con il pubblico, ci fissa in continuazione, fa il pagliaccio all'inizio di Bones "Don't you wanna come with me? Oh no no no no no! Don't you wanna feel my bones?" e interpreta Jenny Was A Friend Of Mine come non lo vedevo fare da tempo, con occhi sgranati ed espressioni da folle, mimando le varie parti della canzone. 


Eseguono Shadowplay, devono aver saputo che la lecchina la odia e allora la fanno apposta sperando così di non ritrovarsi più davanti quella personcina poco gradevole. Basterebbe tutto questo a rendere perfetta la serata. Ma non è tutto qui. Durante Bling alziamo la bandiera italiana (e qui una parentesi è doverosa per spiegare la provenienza della bandiera: l'ha portata Cristina dopo averla ricevuta per posta da Sara che ce l'ha gentilmente prestata!) e il cartellone che ho preparato in rappresentanza di The Killers Italia. Guardo Ronnie, ha un sorrisone stratosferico, ci ha visti! Poi mi viene in mente di controllare la reazione di Brandon...e ci troviamo a fissarci negli occhi...lui è serio, serissimo, per 5 lunghissimi secondi - forse erano di più, forse di meno, come si fa a quantificare una cosa del genere? E' già tanto se sono sopravvissuta! - siamo solo io e lui lì dentro, smetto di respirare e continuo a fissarlo anch'io, finchè mi fa un cenno con la testa e distoglie lo sguardo...le altre mi confermano che appena ha visto cartellone e bandiera ha fatto un sorriso e un gesto con le mani come a voler dire "Ma guarda queste cosa mi combinano, rischio di distrarmi e di incasinarmi con le parole!!". La Bling che eseguono è la versione extended, quella che letteralmente adoro...mentre duettiamo con Brandon sento che manca poco alle lacrime, è tutto troppo bello...ma il bello vero deve ancora arrivare!! Una manciata di minuti dopo Brandon tra l'emozionato e l'imbarazzato annuncia che faranno una canzone nuova. UNA CANZONE NUOVA!!! OMG!! La ascolto con la mano sulla bocca e gli occhi spalancati per la sopresa e per la felicità. Brandon stecca un sacco ma non me ne accorgo nemmeno, quella canzone mi piace da subito, è proprio da Killers, è carica, potente, energica, lui la canta con una passione enorme!!


Comincio a piangere, tre giorni dopo compio gli anni e già essere a quel concerto è un bellissimo regalo, ma questo, questo supera tutte le mie aspettative!! Una canzone nuova come regalo di compleanno! Ho le guance rigate dalle lacrime e l'espressione di una che ha appena visto apparire la Madonna o un ufo, Brandon mi fissa e accenna un sorriso... 
(ascoltare la canzone da un video non rende assolutamente l'idea di quello che ho, anzi abbiamo, provato in quei minuti, l'energia e la passione erano così intense che le sentivi nell'aria, per quanto tempo passi ogni volta che ci ripenso mi vengono le lacrime e la pelle d'oca. Un regalo come questo ti ripaga di qualsiasi cosa tu abbia affrontato per essere lì...)


Ecco, per me la serata potrebbe anche essersi conclusa così, non posso volere altro, è tutto così perfetto che vorrei congelare questi momenti per poterli rivivere all'infinito...
Il concerto prosegue e si conclude, usciamo da locale frastornate, ho bisogno di aria fresca e di dare un senso alle emozioni appena vissute. Decidiamo di aspettarli, senza sapere che sono fuggiti via appena finito il concerto.
Ricevo qualche sms dai soci rimasti in Italia, hanno saputo della nuova canzone e mi scrivono per condividere la felicità e la sorpresa, e anche per sapere com'è andata con il cartellone di TKI.
Incontriamo Beatrice e il suo simpaticissimo papà,che probabilmente di concerti ne sa più di noi, e chiacchieriamo un po'. Lei non era al concerto di stasera ma ci sarà domani ad Hyde Park.
A turno ci sediamo davanti a una porta chiusa per ripararci un po' dal vento gelido che ci fa lacrimare gli occhi. Ci sono ancora parecchi fans in giro, non vogliamo arrenderci e continuiamo a sperare che loro 4 escano. 
Beatrice suscita la simpatia di uno dei tecnici dei Killers, che le regala una bacchetta di Ronnie, bacchetta spezzata in due dall'energia che il Vannucci mette quando suona, ma pur sempre un bellissimo reperto concertifero.Una ragazza giapponese - ma che vive a Londra - con cui avevamo fatto amicizia il pomeriggio in fila vuole fare una foto a me e al mio cartellone, è molto incuriosita, mi chiede il significato di quello che c'è scritto, ma è difficile spiegarsi perchè se il mio inglese lascia molto a desiderare nemmeno il suo è tanto perfetto.
Tra una cosa e l'altra facciamo una capatina in un negozietto dall'altra parte della strada per prendere del cibo e qualcosa da bere, è da svariate ore che non mettiamo qualcosa sotto i denti.
Dopo più di un'ora al freddo e al vento ci diamo per vinte e torniamo all'hotel. Salutiamo Beatrice e il padre e ci diamo appuntamento al giorno dopo.

Anche se non ho avuto l'occasione di incontrare i Killers non sono triste, quello che è successo dentro quel locale è molto, molto meglio dell'incontrarli fuori e farsi fare un autografo (che comunque ho già, sarebbe solo l’ennesimo della lista). Scambio di sguardi assassino e canzone nuova! Come in molte altre occasioni speciali ho il timore che si tratti solo di un sogno e che il risveglio mi riporterà ad una realtà in cui niente del genere è accaduto. Mi verrebbe voglia di darmi un pizzicotto per vedere se la bolla scoppia e il sogno finisce...



Setlist

•  Glamourous Indie Rock&Roll
•  Spaceman
•  Somebody Told Me
•  Smile Like You Mean It
•  Losing Touch
•  Bones
•  For Reasons Unknown
•  Bling (Confession Of A King)
•  Shadowplay (Joy Division cover)
•  The Rising Tide (new song)
•  Human
•  A Dustland Fairytale
•  Moon Rover (Henry Mancini cover)
•  Read My Mind
•  Mr. Brightside
•  All These Things That I've Done

    Encore:
•  This Is Your Life
•  Jenny Was A Friend Of Mine
•  When You Were Young


Nessun commento:

Posta un commento