lunedì 7 dicembre 2015

Christmas with The Killers

Con un po' di ritardo è giunto il momento di dedicarmi all'appuntamento di inizio dicembre a cui nessuna vittima può mancare: quello con il singolo natalizio!
La canzone di quest'anno si chiama Dirt Sledding, è la decima della serie (wow!! Dieci anni di singoli di Natale!) e come da tradizione il ricavato andrà a (RED) per la lotta contro l'AIDS. E' la terza e ultima parte della saga che vede un cattivissimo Santa Claus dare la caccia a Brandon nel polveroso deserto del Mojave. Come sempre la canzone è disponibile su iTunes.
Qui sotto invece il video, diretto da Matthew Gray Gubler.


Si vocifera che questo sarà l'ultimo singolo di Natale per i Killers...spero con tutto il cuore che non sia vero, ma temo che scopriremo come stanno le cose solo tra un anno, visto la poca propensione dei Killers a parlare dei loro progetti futuri...intanto godiamoci questa nuova canzone in attesa del Natale e soprattutto in attesa del nuovo album della band!

sabato 5 dicembre 2015

Editors - 28 novembre 2015, Bologna

Finalmente, dopo una settimana dall'evento, posso scrivere il mio post!
Mi erano mancati un sacco gli Editors, le mosse e la voce di Tom, mi erano mancati i concerti in generale, l'atmosfera che li precede, il brivido che si prova arrivando di corsa davanti al palco, mi erano mancati gli amici, e in questa occasione ne ho rivisti un sacco anche se magari solo di sfuggita, alcuni non li vedevo da quasi due anni!
Ma basta con questi discorsi, che sono i soliti che faccio ad ogni concerto e rischio di diventare noiosa, e lasciamo spazio al racconto di quella giornata.
Viaggio in auto piacevole e tranquillo con Paola ed Elisa, ci siamo separate all'arrivo a Bologna - loro dovevano passare in hotel, io dovevo cercare parcheggio - e ci siamo ritrovate più tardi in fila fuori dal Paladozza. Parentesi: non immaginavo che Bologna fosse così trafficata! E' stato un mezzo incubo girarla in auto, tra code infinite ai semafori, ciclisti e pedoni che sbucavano da ogni dove come formiche impazzite e il navigatore che ogni pochi minuti cercava di imbrogliarmi invitandomi a imboccare un senso unico al contrario. Si vede che sono abituata bene con la mia città piccola piccola e carina e col suo traffico decisamente più limitato e a misura di uomo!
Ma torniamo a Bologna. Resami conto che non c'è speranza di trovare parcheggio nelle vicinanze della venue mi rassegno ad andare a parcheggiare vicino a casa di Claudia, che mi ospita quella notte. Così raggiungo il suo quartiere, lascio giù l'auto, porto la valigia in casa e poi me ne vado al Paladozza in autobus, dopo che Claudia mi ha fornito tutte le informazioni necessarie per non perdermi (e il mio senso dell'orientamento inesistente ringrazia sentitamente!). Arrivo in fila alle 14.30 circa, ci sono 25-30 persone. Buono, anzi ottimo. E' una giornata abbastanza serena e decisamente fredda! Saltiamo direttamente al momento dell'apertura delle porte, non parliamo dei controlli superficiali col metal detector e alle borse, parliamo proprio dell'ingresso nella venue, perchè, come al solito, quello che poteva andare storto è andato storto. Avevo l'e-ticket, il biglietto acquistato direttamente dal sito degli Editors durante la prevendita, che dovrebbe valere come un biglietto normale, accompagnato da un documento d'identità che attesti che sono proprio io quella il cui nome è stampato sul biglietto. O almeno così era scritto sul biglietto stesso e sulla mail che mi era arrivata quando ho fatto l'acquisto. Ma nel momento in cui lo presento al vecchiaccio della security lui mi dice che devo andare a farmelo cambiare al box office...ho voglia di imprecare. Anzi, impreco sicuramente mentre corro al box office, che ovviamente è dalla parte opposta del mondo, 400 m di corsa folle insieme ad altre persone disperate come me. Al box office c'è la fila, ovviamente. E' quasi il mio turno e la tipa prima di me si gira e comunica a tutti che i nostri biglietti in realtà non esistono, che il tizio al botteghino non ha nessuna lista con i nominativi di chi ha comprato biglietti in prevendita. La voglia di uccidere qualcuno diventa tanta. Sono lì in fila da 4 ore e mi tocca perdere il posto in transenna assicurato perchè questi cretini non sanno fare il loro lavoro. Nel resto del mondo hanno gli scanner per leggere i codici dei biglietti, in qualsiasi forma siano i biglietti, e qui invece non sanno nemmeno cosa siano gli scanner e i biglietti elettronici. In 3, io, un ragazzo e una ragazza, decidiamo di tornare alle porte principali e di costringerli a farci entrare. Alla porta ci dicono che dobbiamo rimetterci in fila, fila che ora è lunga svariate decine di metri. Col cavolo. Entriamo da una porta laterale, e il vecchiaccio di prima ci viene incontro dicendoci che "gli hanno cambiato gli ordini" e che adesso il nostro e-ticket è valido per l'ingresso. Credo di averlo incenerito con lo sguardo. Controlla velocemente che i dati della carta d'identità (che avevo in mano da un'ora perchè sapevo che quella era la procedura, lo sapevo io, non loro che erano lì per quello!) coincidano con quelli sul biglietto e mi lascia entrare. Corsa verso il parterre, abbastanza convinta di poter aspirare al massimo a una quinta o sesta fila perchè chissà quante persone saranno entrate nel frattempo...e invece Claudia e Luigi mi hanno tenuto il posto in transenna, e le persone che sono dietro di loro mi lasciano passare perchè si ricordano di me. All'istante tutta la rabbia che avevo dentro svanisce, per una volta tanto le cose si sono sistemate da sole e nonostante questo ennesimo contrattempo all'italiana ho il mio bel posticino sotto il palco. Happiness :) Scoprirò poi parlando con altri amici che avevano l'e-ticket che ne sono successe di tutti i colori, a ciascuno hanno detto cose diverse e fatto fare cose diverse por poter entrare con questi maledetti biglietti elettronici...ma meglio sorvolare del tutto!
Quindi, riassunto: transenna, lato sinistro del palco, spazio vitale garantito, non troppo caldo...il paradiso!

Aprono i Jonathan, una band croata che conquista tutti. Sound spettacolare, canzoni davvero belle, peccato che la voce si senta pochissimo, ma lasciano il segno lo stesso.


E quindi tocca a Mr Smith & co! Che meraviglia rivederli dopo quasi due anni dall'ultima volta *_* 
Tom è super ispirato, non tenta di uccidersi buttandosi dal pianoforte ma prova a prendere la scossa morsicando il filo del microfono. I suoi gesti e le sue mosse sono quasi magici, non lo ricordavo così magnetico, sembra quasi spiritato ma è spettacolare da guardare, in certi momenti fa ridere, in altri ti affascina letteralmente.


Proprio davanti a me c'è Russell che è un portento nell'incitare il pubblico. Ma in realtà tutta la band fa egregiamente la sua parte, anche se manca Justin, che si è preso del tempo per la famiglia visto che è diventato papà da poco.


La setlist è un mix abbastanza ben riuscito dei 5 album, e devo dire che le canzoni del nuovo disco dal vivo rendono veramente, veramente bene, in particolare ho adorato All the Kings. Mancano alcune delle mie preferite ma questo è un classico, è impossibile che ci siano tutte quelle che amo, e va bene così.

Ci sono dei momenti da pelle d'oca, come quando Tom si siede al piano o quando esegue Smokers Outside the Hospital Doors in acustico, da solo, con la chitarra...



L'encore è a dir poco epico, con Papillon (che adoro dal vivo, è un portento di canzone!) e Marching Order a concludere in modo impeccabile.

E il pubblico merita una menzione speciale: che pubblico fenomenale! Uno dei migliori di cui abbia mai fatto parte. Tutti, ma proprio tutti, che partecipavano attivamente e si lasciavano coinvolgere, e tutti, ma proprio tutti, che rispettavano gli spazi altrui, quindi niente tentativi di passare davanti, niente gomitate tra le costole o piedi pestati, niente vite a rischio, niente svenimenti o lividi. Wow! Un evento raro tornare da un concerto senza ferite di guerra! XD


Fine. Ci si allontana dal palco, si esce al gelo della notte bolognese, proviamo ad aspettare qualche minuto ma sono tutti volati al Covo, dove è previsto il dj set di Russell, mentre Tom è rintanato nel backstage e uscirà solo all'una, ma questo lo scopriremo il giorno dopo. Quindi niente incontri ravvicinati per me, ma non ero in chissà che grande forma e non avrei avuto la forza per aspettare così a lungo al freddo o per andare al Covo fino a notte fonda (Elisa e Paola l'hanno fatto e ne sono state ripagate alla grande con incontri, foto, chiacchiere, sono felice per voi amiche :D )
Saluto un po' di amici che prima dell'inizio del concerto non ero riuscita a vedere e poi con quel sentimento di euforia mista a tristezza che segue sempre i live mi avvio con Claudia e Luigi verso la fermata dell'autobus che ci riporterà a casa.
Ciao Tommaso, è stato bello rivederti. Spero che non passino altri due anni prima di potervi rivedere ancora!


Setlist

•No Harm
•Sugar
•Life Is a Fear
•Blood
•An End Has a Start
•Forgiveness
•All Sparks
•Eat Raw Meat = Blood Drool
•The Racing Rats
•Formaldehyde
•Salvation
•Bones
•Smokers Outside the Hospital Doors (Acoustic, Tom solo)
•Bricks and Mortar
•All the Kings
•A Ton of Love
•Nothing
•Munich

Encore:

•Ocean of Night
•Papillon
•Marching Orders


giovedì 24 settembre 2015

Coincidenze, destino, Helsinki

Cos'è che avevo scritto l'ultima volta? Qualcosa a proposito di occasioni sfumate e di prevendite saltate, di tristezza e di rassegnazione?
Ok, non credo nel destino, credo più al caso e all'assoluta casualità di certe coincidenze e di certi avvenimenti...però a volte gli avvenimenti sembrano capitare proprio a proposito, nel momento giusto, e le coincidenze sono a dir poco strane, se non assurde!
Torniamo indietro di qualche passo. Con ancora addosso la delusione bruciante per le due prevendite che mi ero persa la settimana scorsa, più per scherzo che per altro mercoledi scorso ho chiesto ad un caro amico se aveva voglia di fare un viaggetto con me a Helsinki per capodanno, pensando che se anche mi sarebbe toccato saltare l'Helldone almeno mi sarei vista la città in buona compagnia. L'amico, con mia grande sorpresa, ha detto che sì, si poteva fare! Dopo i salti di gioia, ho subito fermato una stanza in offerta in un hotel (con vista mare!). Sia mai che l'offerta finisca o che tutte le stanze vengano prenotate! Ovviamente prenotazione cancellabile, visto che ancora non c'era niente di certo. Poi toccava ai voli. Qui ci abbiamo riflettuto tanto, meglio partire la mattina presto? Abbiamo voglia di fare uno scalo di 10 ore per risparmiare pochi euro? Domenica avevamo più o meno deciso, ma ci siamo dati un altro paio di giorni di tempo per pensarci ancora bene bene, e se nel frattempo i prezzi dei voli fossero rimasti invariati li avremmo presi. Io intanto mi guardavo intorno cercando un modo per procurarmi il benedetto biglietto dell'Helldone, ma niente. Poco male, pensavo, mancano 3 mesi e posso continuare a cercarlo, e se non lo trovo amen, almeno mi farò il viaggio. 
Ed è arrivato lunedi 21 settembre (21, un numero che per me ha molto significato. Che coincidenza!). Ho mandato un messaggio al mio amico dicendogli che non ero più così convinta che fosse il caso di fare quel viaggio...ero assalita dai dubbi e dall'incertezza, sentivo che mancava qualcosa. Poi a metà mattinata un post su fb ha attirato la mia attenzione...non ci credevo, ho dovuto rileggerlo 3 volte per convincermi che fosse reale...gli organizzatori dell'Helldone annunciavano che, vista la velocità con cui sono finiti i biglietti per la serata del 31 dicembre (7 minuti!), avevano deciso di aggiungere altre due date, il 29 e il 30 dicembre. La prevendita si sarebbe svolta a partire dalle ore 12 di mercoledi 23. Io quel giorno cominciavo a lavorare alle 13, quindi avrei avuto tutto il tempo per prendermi il biglietto. Che fottutamente meravigliosa serie di coincidenze! Qualcuno mi ha detto che evidentemente era destino che andassi a quel concerto in quella città. Per me rimangono coincidenze fortunate dettate dal caso, ma per un po' la mia non-fede nel destino ha vacillato. 
Non credo sia difficile immaginare lo stato confusionale in cui mi trovavo! Appena ho ripreso a respirare e a formulare dei pensieri coerenti ho avvisato mezzo mondo - tutte le persone che sapevano del mio desiderio di andare a Helsinki a vedere gli Him e della prevendita precedente saltata. 
I due giorni che mi separavano da quella fatidica ora sono sembrati lentissimi! E finalmente ieri, alle 12 (13 a Helsinki), con una puntualità da manuale, ecco prendere vita il link per l'acquisto. Due minuti e mezzo dopo stavo completando l'operazione, ho ricevuto subito la mail di conferma e pochissimo dopo quella con il biglietto in formato pdf. In 10 minuti ho potuto avere letteralmente in mano il mio biglietto per la data del 30 dicembre. Stavo per esplodere per la felicità!


Una buona parte della felicità di quei momenti (e che dura ancora anche adesso ovviamente) è derivata dal vedere quante persone erano contente per me, per il fatto che andrò a Helsinki e che vedrò gli Him. E' una cosa che apprezzo tantissimo, è bello sapere che qualcun altro condivide la tua gioia! Come ho detto a una di loro, con questa occasione potrò realizzare tre dei miei sogni nascosti nel cassetto: vedere Helsinki, andare ad un concerto degli Him, andare ad un concerto degli Him nella loro città natale.

Ieri sera ho finalmente acquistato i biglietti aerei per me e il mio amico, ora è tutto stampato e al sicuro in una busta. E io faccio ancora fatica a crederci! Giusto due anni fa stavo per partire per Las Vegas per una delle pazzie più grandi e più stupende della mia vita, e adesso si sta per ripetere tutto. Tra l'altro è proprio da quella volta di Vegas che non prendo un aereo, due anni senza volare, troppo! Era proprio ora di rimediare :P

Rimangono gli U2 da vedere a Dublino...ma meglio fare una cosa per volta, verrà il tempo anche per questo desiderio. Adesso mi concentro su quello che ho tra le mani, che è tanta roba!

mercoledì 16 settembre 2015

Come soffro! Occasioni sfumate

Dunque. Lunedi c'è stata la prevendita per i concerti dublinesi degli U2 - annunciati quasi a tradimento pochi giorni fa, e io che furbescamente non ho controllato le news per ben 4 giorni mi ero persa l'annuncio e quindi la prevendita mi ha colto alla sprovvista - e non ho potuto partecipare per motivi di lavoro. Ieri, martedi, c'è stata la prevendita per l'Helldone (il festival che si tiene a Helsinki la notte di capodanno e a cui partecipano, da anni, gli Him) e anche a questa non ho potuto partecipare per motivi di lavoro. Insomma, uno lavora per potersi permettere, tra il resto, i concerti, e poi non può comprare i biglietti dei concerti (o non può andare ai concerti) proprio perchè lavora. La vita è una beffa continua!






















Se solo avessi avuto più tempo avrei potuto provare a organizzarmi in altri modi, trovare qualcuno di gentile a cui affidare il compito di prendermi i biglietti - anche se è una cosa che odio fare, non mi piace lasciare queste responsabilità ad altri, faccio sempre di tutto per arrangiarmi, per non dover chiedere niente a nessuno, per essere indipendente. Invece ste band fanno gli annunci all'improvviso e dopo due giorni ecco che ci sono già le prevendite e se uno non vive attaccato al computer perchè magari ha altre cose importanti da fare rimane fregato. 

Non serve dirlo ma sia le date irlandesi dei 4 zietti sia l'Helldone risultano sold out, e credo che il tutto esaurito sia stato questione di poche ore, se non proprio di minuti. Morale della favola: mi perderò gli U2 a Dublino a novembre e gli Him a Helsinki a dicembre! Uffa!
Non è facile essere costretti a rinunciare a qualcosa a cui si tiene senza aver nemmeno avuto la possibilità di provare, un po' mi consolo pensando che sarebbe stato molto difficile riuscire a prendere quei biglietti visto che sono ambitissimi da fan di tutto il mondo molto più agguerriti e motivati di me...sicuramente ci saranno altre occasioni, farò il possibile per non farmi trovare di nuovo impreparata!

Ma ci sono anche delle belle notizie: gli Hurts saranno a Milano a febbraio 2016, e stavolta penso proprio che non me li perderò! Nei prossimi giorni vado a comprare il biglietto (prevendita online cominciata stamattina, da venerdi sarà attiva anche nei punti vendita) e poi a febbraio grazie a loro rivedrò un sacco di bella gente!
E poi la settimana prossima mi trovo con due Editors-fan, proprio il giorno in cui gli Editors saranno a Roma per una specie di concerto annunciato ieri a sorpresa in cui presenteranno il nuovo album. Ma io e le mie amiche avevamo fissato la data per prime! Editors copioni! Tra l'altro questa è una di quelle coincidenze che ormai conosco molto bene ma che lasciano sempre senza fiato.

Insomma, mentre aspetto di mettere insieme tutti i tasselli che mi serviranno per realizzare i miei obiettivi principali mi godo il buono che continua a capitare intorno a me e le belle persone che incontro per merito della musica. E questa, trovare degli amici grazie alla musica, trovo che sia una cosa incredibilmente strepitosa!

domenica 6 settembre 2015

I miss You Too



Gli U2 hanno fatto le due date di Torino, nonchè prime due date della leg europea del loro tour. Io ero a casa che soffrivo, in realtà soffrivo già da qualche giorno, da quando ben prima dei concerti molti fortunati fan si sono messi ad aspettare fuori dal palazzetto in cui i 4 facevano il soundcheck nella speranza di vederli, e i 4 irlandesi hanno fatto molto di più, hanno dato appuntamento ai fan ad un'ora precisa e si sono presentati concedendosi per foto, autografi e qualche chiacchiera. E la sera prima del primo concerto hanno portato le pizze a chi era già in fila per il giorno dopo. Se ci penso impazzisco! E non ho ancora guardato le setlist, non ce la faccio a confrontarmi con quello che ho perso. Soprattutto perchè ho scelto di non andare a quelle date! Ok, all'epoca dell'inizio della vendita dei biglietti davvero non sapevo cosa sarebbe stato di me dopo tutti quei mesi, senza contare il fatto che riuscire a prendere un biglietto prato senza essere iscritti al fanclub è praticamente impossibile...ma io ho rinunciato prima ancora di provare, non mi sono nemmeno data una misera possibilità di andare a quel concerto. E ovviamente me ne sono pentita e me ne sto pentendo. Pur senza sapere se poi avrei davvero potuto andare avrei comunque potuto prendere il biglietto, o almeno provarci, al massimo l'avrei rivenduto.
E' proprio vero che i rimpianti sono atroci. Meglio pentirsi di una cosa fatta impulsivamente che pentirsi di una cosa non fatta! Ed è ancora peggio pensare che è la seconda volta che faccio questo stupido errore :(
Il malessere che sto provando mi fa capire quanto in realtà amo gli U2, quanto contano per me, nonostante negli ultimi mesi sia stata completamente assorbita da altro. Li trascuro spesso ma puntualmente mi rendo conto che possiedono il mio cuore e la mia anima e che non mi libererò mai di questa passione. E diventa sempre più forte la voglia di vederli nella loro patria, esperienza che mi manca e che fa parte della lista di desideri che prima o poi intendo realizzare. Quindi, per mitigare il dolore che mi attanaglia in questi giorni farò finta che sia tutto parte di un piano più grande: quello che avrei speso a Torino lo metto da parte per poterli vedere un giorno a Dublino. Un po' come era successo con il mancato concerto dei Killers a Wembley, e il conseguente viaggio a Las Vegas con tutto quello che ha comportato. Se annunciano delle date a Dublino farò il possibile per andare! Promesso!

Ci sarebbe molto altro di cui parlare, Editors, Imagine Dragons, canzoni nuove...ma rimando a quando questa malinconia profonda arà passata.

sabato 1 agosto 2015

Loro, gli Him

Brandon e Ronnie sono in giro a divertirsi con i rispettivi tour solisti. E io li lascio fare, soprattutto perchè ho altro in testa. E ormai tutti sanno cosa. Evviva la mia monotonia e prevedibilità! XD
Ieri sera è ufficialmente cominciato il breve tour estivo dei miei finlandesi preferiti, anche se qualche sera fa avevano fatto un'apparizione a sorpresa a quello che doveva essere un concerto di Ville solista, anzi del suo alter ego Rambo Rimbaud, in cui hanno presentato il nuovo batterista ingaggiato dopo che il precedente, Gas, ha deciso di staccarsi dalla band. Ma torniamo a ieri sera. Ho visto alcuni video e alcune foto, la band mi sembra in formissima, hanno proprio voglia di suonare! Mr. Valo mi sembra pure un po' ingrassato, il che non è una brutta cosa visto quanto rachitico era, e soprattutto mi sembra felice di essere tornato sul palco, nonostante ne abbia il terrore. Hanno fatto una setlist di tutto rispetto, con 23 brani tra cui alcuni dei miei preferiti. E così ieri sera mi sono ritrovata in lacrime a guardare i primi video del live appena spuntati su youtube, e le lacrime sono arrivate anche stamattina, quando ho guardato il resto dei video del set di ieri...


Ho una voglia matta di vederli, ogni volta che ascolto le loro canzoni mi si forma un nodo in gola, ho bisogno di ritrovarmeli davanti...ma chissà quando potrà accadere :( Per ora mi tocca stare buona e tranquilla e aspettare, non mi posso ancora permettere di fare le pazzie che ho fatto per i Killers, ma so solo io cosa darei per poter andare ad un loro concerto! Se piazzassero una data in Italia mi ci precipiterei lasciando perdere qualsiasi altra cosa...
Ormai sono 5 mesi che sono prigioniera di questo incantesimo e non ho nessunissima voglia di liberarmene. Mi auto-cito: "fa quasi paura il potere che ha una canzone di farmi entrare nel posto in cui si trovano le sensazioni e i ricordi di chi l'ha scritta". Quello che sto vivendo è veramente intenso, e come sempre quando una cosa mi prende veramente tanto tendo a farmene assorbire completamente e a chiudere fuori il resto del mondo, il che non è sempre positivo...

Comunque le parole d'ordine sono pazienza e perseveranza, so che prima o poi mi vedrò un loro concerto, devo solo mettere insieme uno alla volta tutti i tasselli giusti del puzzle!
A tal proposito, se ci sono in giro fan degli Him che hanno voglia di imbarcarsi in qualche avventura concertifera: fatevi sentire! Se leggete il resto del blog capirete che non mi tiro indietro di fronte alle sfide, anzi. Ed è proprio ora di ricominciare a organizzare qualcosa di grande!



Prima di andarmene è doveroso un accenno al nuovo album degli Editors, che uscirà il 2 ottobre. 
Forse mi aiuterà a distrarmi un attimo dall'ossessione per la musica degli Him. Quindi dateci dentro Tom & soci! 
Mi sento un po' in colpa perchè sto trascurando tutti, Killers, Editors, White Lies (anche loro al lavoro su un nuovo album), Imagine Dragons, perfino gli U2 che sono in tour in America e stanno facendo cose incredibili...ma non è colpa mia, è colpa dei finlandesi e della loro musica stregata u.u

domenica 7 giugno 2015

Brandon Flowers - 5 giugno 2015, Milano


Trasferta lampo ma ricca di avvenimenti e di tachicardia e palpitazioni!
Partenza con calma nel primo pomeriggio di venerdi, il giorno stesso del concerto. Non mi interessa fare la fila per stare davanti, tanto più che si crepa di caldo - 33-34 gradi, che con l'umidità della pianura padana significa che sembra di stare dentro un enorme forno acceso. Quasi tutte le altre ragazze invece si fanno la loro bella e sofferta attesa sul marciapiedi fuori dal Fabrique. Tanta stima per la loro resistenza!
Arrivo a Milano, qualche giro a vuoto perchè ci sono delle strade nuove che il navigatore non conosce ma finalmente giungiamo al nostro hotel. Check in, breve pausa in stanza (santa aria condizionata!) e poi si riprende la strada per arrivare al Fabrique e salutare finalmente tutti gli amici già presenti. Sono circa le 18 quando arriviamo. Fa ancora un caldo porco. Si dice che non lascino entrare con le borse e costringano a lasciarle nel guardaroba (a pagamento!), quindi alla fine decidiamo di metterle tutte nella mia auto, parcheggiata proprio di fronte alla venue. Per poi scoprire, una volta dentro, che molte persone se la sono tenuta. Soliti non-sense italiani.
Poco dopo le 19 aprono l'ingresso e in contemporanea anche il botteghino per chi aveva scelto di ritirare il biglietto sul posto. No comment per questa scelta discutibile che causa la perdita del posto in fila a chi era lì da ore...ingresso tranquillissimo per me, mi ritrovo in quarta fila sulla sinistra, lato Dave per intenderci. Si sta comodi e larghi, c'è l'aria condizionata, se non fosse per il leggero mal di schiena che ho dal giorno prima sarebbe tutto perfetto. Le altre ragazze, quelle che si sono fatte la fila infernale per tutto il giorno, sono meritatamente in transenna!
Pochi minuti prima delle 20 avvisto l'uomo della consolle e vado a salutarlo velocemente alla sua postazione. Mi dice che siamo veramente in pochi e che spera che arrivi altra gente. Poco dopo compare sul palco l'artista che apre le serate di Brandon e allora velocemente me ne torno al mio posto, in quarta fila, vicino a Denise e Cristina e a un simpaticissimo ragazzo che abbiamo appena conosciuto. 
Joe Pug, chitarra e armonica, ci allieta per mezz'ora con le sue canzoni. Sarà che non sono un'amante del genere, ma a me sembrano tutte uguali...e noiose...mi spiace Joe, sei anche simpatico, ma la tua musica non fa proprio per me.



Preparativi sul palco, il fiore dovrebbe apparire alle 21 ma alla fine si presenta con 20 minuti di ritardo. Ed eccolo lì, secco come sempre, con il gatto morto in testa e la giacca brillantinosa. Nonostante non ami questo suo look devo ammettere che essere di nuovo al suo cospetto, dopo quasi due anni, è una piacevole sensazione. Sì Brandon, mi eri mancato!
Non c'è bisogno di dire che il pubblico lo accoglie molto calorosamente (ieri, sabato, ho letto un sacco di complimenti da parte di svariate persone, siamo un pubblico che si fa apprezzare e benvolere ^_^) e lui ne è visibilmente felice. Saremo anche pochi - 700, ci comunica l'uomo della consolle a fine concerto - ma compensiamo con l'entusiasmo!



"Buonasera Milano, vi siamo mancati?" saluta dopo qualche minuto un Brandon che mi sembra in forma smagliante. Conosco poco le canzoni (anzi, non le conosco per niente), quindi canto solo qualche parola qua e là, ma questo non mi impedisce comunque di partecipare al concerto saltando e sudando che se fossimo in una sauna. Ad un certo punto Brando si mette a parlare in italiano, un italiano molto stentato ovviamente ma comprensibile, ci dice di ascoltare molto attentamente per poi decidere se il protagonista della canzone che sta per cantare è innocente o colpevole. E parte con Jenny Was A Friend Of Mine, una versione smorta e quasi irriconoscibile, che non mi piace per niente...finita la canzone, continua il siparietto del Flowers, che ci fa votare: chi pensa che il tizio sia innocente? Poche voci si levano a favore dell'innocenza. Chi invece pensa che il tizio sia colpevole? E qui un boato del pubblico fa sorridere Brandon. Seguono altre canzoni di cui non so mezza parola, ma mi impegno per imparare all'istante i ritornelli. Quindi Brando ci dice che possiamo scegliere tra tre opzioni: la 1 e la 2 sono cover di canzoni di altri artisti, la terza è Untangled Love (la mia preferita, anzi l'unica che mi piace, dell'album nuovo). Vince all'unanimità la terza opzione, Brandon ci chiede se ne siamo davvero sicuri, e dopo la nostra risposta affermativa...attacca con Human lol qui ovviamente il pubblico esplode. C'era da aspettarselo, ma è sempre bello vedere e vivere l'entusiasmo con cui viene accolta quella canzone. 



Untangled Love viene subito dopo, e mi piace proprio! Seguono Swallow It (una delle mie due preferite di Flamingo), Only The Young con le ormai famose mossette che mi causano un attacco di risate convulse, e Mr Brightside. Brandon è visibilmente felice e rilassato, sorride, guarda un sacco le prime file, ci fa cantare parti di canzoni standosene beato a guardarci, per un paio di volte si fa quasi cadere il microfono di mano. Del resto della band vedo poco, sostanzialmente perchè non sono per niente illuminati. Ogni tanto scorgo qualche movimento delle coriste, ma vedo solo i loro capelli. Gli altri non so nemmeno che faccia abbiano...



Durante la prima metà della serata Denise alza il cartellone con l'ormai famosa frase, il marchio di fabbrica delle trasferte di TKI, ma Brandon è bravissimo a ignorarlo. Non può non averlo visto, ma non c'è nessuna reazione da parte sua. Vabbeh...
Fine della prima parte, dopo la breve pausa di rito rientrano tutti sul palco accompagnati da un ospite, Joe Pug (sì, lo stesso che ha suonato prima), con cui Brandon duetta. Seguono altre due canzoni, i saluti, e poi è tutto finito.
Riassunto del concerto in breve: le canzoni di The Desired Effect continuano a non piacermi, mi dicono poco, ma dal vivo almeno puoi ballare, puoi interagire con Brandon che le canta e le interpreta...insomma, è stato un live carino, Brandon ovviamente sa il fatto suo ed è il re del palco, sa come far entusiasmare il pubblico - se il pubblico è disposto a farsi coinvolgere, e in Italia non c'è dubbio che lo sia!

Saluti di rito all'uomo della consolle, che mi fa addirittura entrare nel suo recinto mentre finisce di sistemare alcune cose, e poi tutti fuori, a respirare un po' anche se l'aria di Milano è ancora calda e umida e regala ben poco sollievo. Decidiamo di aspettare Brandon ma c'è davvero tanta, tanta gente. Nel frattempo vado a recuperare le borse e poi mi prendo una bottiglietta di tè al limone che mi scolo in mezzo minuto. All'improvviso c'è fermento davanti al cancello del parcheggio della venue, la folla si è accalcata...è Brandon che sta passando a fare qualche autografo in velocità, al di là della ringhiera, con J-man dietro che lo controlla, se potesse credo che gli metterebbe anche il guinzaglio per decidere quando è il momento di allontanarsi dai fan... La gente è davvero tanta, provo ad andare nell'agolo più lontano, dove finisce il cancello e comincia un muretto, riesco ad infilarmi dietro ad altre due file di persone, ho persone davanti, dietro e persino sopra (delle tizie che si sono arrampicate sul muretto e mi cascano quasi addosso...). Brandon è lì davanti, firma due biglietti, sorride, saluta in fretta, si gira per andarsene...in un moto di disperazione mi allungo più che posso, sporgo la setlist oltre la ringhiera, lo chiamo e gli chiedo se la può firmare...e lui, tesoro mio, che aveva già fatto due o tre passi verso J-man, si gira e torna indietro, prende in mano la setlist, la firma e me la restituisce, quindi se ne va definitivamente. Wow!! Non ci avrei sperato, di solito non ho fortuna con queste cose XD Poco dopo se ne va su un'auto con i vetri oscurati. Vero che torni qui più tardi Brando? 
Ci sediamo per terra e aspettiamo, non si sa bene cosa. Chiacchieriamo un po' su tutto. Poco più in là ci sono due tizie bionde vestite di nero, le amiche che hanno fatto la fila fin dal mattino ci raccontano che sono due groupie che sono state fatte entrare prima di tutti gli altri senza che facessero nessuna fila, e se le sono ritrovate poi in transenna. Queste due tizie, irlandesi a quanto pare, sono conosciute perchè si stanno facendo tutto il tour di Brandon concedendo favori di quel tipo a qualcuno della crew e ricevendone in cambio la possibilità di entrare prima di tutti gli altri, e poco altro credo, perchè Brandon da quel punto di vista è inavvicinabile. A Milano sono state rifornite di acqua direttamente da uno della crew, mentre gli altri comuni mortali erano lì a guardare e a schifarsi. Ora sono lì fuori che aspettano. Arriva lo stage manager e se le porta dietro, prima varcano il cancello della venue e poi salgono su uno dei tourbus. Noi un po' ridiamo e un po' ci guardiamo schifate. Non potrebbe esserci niente di più lontano e in antitesi con il nostro modo di essere fan, con il nostro approccio alla musica e agli artisti...
Il tempo passa e uno alla volta tourbus (anche quello con le groupie) e furgoncini vari se ne vanno mentre noi, testardi, rimaniamo ad aspettare ancora, nella speranza che Brandon stia solo andando a cena ma che poi torni, per poterlo salutare con calma.
Invece ben presto rimaniamo solo noi ed è evidente che nessuno tornerà da quelle parti...poco male, stiamo lì a chiaccherare e a ridere, l'aria si è fatta meno calda e densa e si sta bene. Discutiamo di cosa fare il giorno dopo. Alla fine decidiamo di accompagnare in aeroporto chi ha l'aereo da prendere, sia mai che capiti qualche incontro ravvicinato...tanto l'aeroporto di Linate è veramente a due passi (per me, che ho prenotato in un hotel vicinissimo) e ci permetterà di salvarci per parte della mattinata dal caldo soffocante di Milano. Ci salutiamo e ci avviamo ognuno per la sua strada. Hotel, doccia, santa aria condizionata, uno sguardo alle foto, ai tweet, ai video, ai commenti della gente, poi la stanchezza prende il sopravvento.

A metà della mattina di sabato eccoci in aeroporto, dove poi incontreremo anche una ragazza che le altre avevano conosciuto in fila. Prendiamo qualcosa da mangiare e ci mettiamo comode ad aspettare il momento di salutare chi è in partenza, continuando a parlare della serata precedente. Relax totale! Ma ad un certo punto si avvicinano delle facce familiari...non è il figaccione quello? E poi ci sono i roadie...e le coriste! E quelli sono i musicisti di Brandon!! Oh oh, vuoi vedere che prende l'aereo qui anche lui? Agitazione a mille, chi teme di dover correre in bagno, chi di svenire, io e Cristina in preda a una crisi di tachicardia...in lontananza si vede J-man che avanza, poi trolley, e poi lui, Brandon, con il gatto morto in testa, le gambette magre magre e la t-shirt di Day & Age. Timide e timorose ci facciamo avanti, lo salutiamo...lui ha una faccia da sonno assurda, probabilmente l'hanno tirato già dal letto 5 minuti prima. Fa una tenerezza assoluta! E' un po' confuso, il sonno non gli permette di capire bene cosa succede lol qualche autografo, qualche parola, selfie (io no, perchè da brava scema e timida quale sono non ci ho proprio pensato...volevo solo fargli firmare il biglietto, ma era un po' di fretta e quando mi sono avvicinata per porgerglielo se ne stava già andando :( ). Comunque siamo riusciti a farci fare una foto di gruppo, tutti insieme, da Torey, a cui ho piazzato in mano la mia fotocamera senza tanti complimenti (ma poi l'ho ringraziato u.u). Devo dire che la foto è venuta bene, bravo Torey, ti sei superato! 


Mentre tutto questo succedeva, J-man ha continuato a guardarci con occhi colmi di odio, e ha continuato anche quando loro si sono accostati al banco del check in e noi siamo ritornate a sederci dov'eravamo sedute in precedenza. Non ci ha perse d'occhio finchè non se ne sono andati al gate...chissà che pericolo enorme rappresentavamo ai suoi occhi, oh, non siamo mica fan sudamericani a cui è concesso assaltare aeroporti e hotel per saltare letteralmente addosso a Brandon, e non siamo nemmeno inglesi che godono di uno status unico e irraggiungibile! 
Siamo rimaste lì ancora un po', tremanti e in stato confusionale per l'incontro ravvicinato fortuito appena vissuto, poi è arrivato il momento dei saluti anche per noi. Baci, abbracci e speranza di rivederci il prima possibile (quindi Killers sbrigatevi a tornare al lavoro tutti insieme!!), e meno di 24 ore dopo la partenza da casa ero di nuovo in macchina, sulla via del ritorno...
Ora vai di depressione post concerto, stavolta più per tutto quello che c'è stato attorno al concerto che per il live stesso, ma dopotutto queste trasferte non sono memorabili proprio anche e soprattutto grazie alla presenza di persone che le rendono tali? Devo però dire che mi sono mancate tanto le persone che erano assenti: voi sapete chi siete, sareste stati una ciliegina prelibata sulla torta! <3




Setlist

•Dreams Come True
•Can't Deny My Love
•Crossfire
•Magdalena
•Hard Enough
•Jenny Was a Friend of Mine
•Lonely Town
•Diggin' Up the Heart
•Human
•Untangled Love
•Swallow It
•Only the Young
•Mr. Brightside (Jacques Lu Cont Remix)

Encore:

•If Still It Can't Be Found (Joe Pug cover) with Joe Pug
•I Can Change
•Still Want You



venerdì 29 maggio 2015

Sì, no, forse

Brandon Flowers: ci vedremo a Milano tra una settimana. Con poca voglia da parte mia, perchè l'album non mi piace per niente, salvo solo una canzone. Ma vabbeh, ci vado per rivedere amici che non vedo da tantissimo tempo, per fare foto e per farmi una chiacchierata con l'uomo della consolle.

Ecco sì, questa è la mia stessa espressione di fronte al tuo album lol
http://www.billboard.com/articles/columns/rock/6561396/brandon-flowers-the-desired-effect-album-stream

Editors: biglietto preso tramite la prevendita del loro sito, pochi minuti dopo la transazione l'avevo già ricevuto via email e stampato, quanto amo la tecnologia!!

Loro, cioè gli Him: no, non mi è ancora passata la fissazione per loro, anzi, è in costante aumento. Ora sento proprio il bisogno di vederli dal vivo...
Hanno un mini tour in programma per l'estate, con una decina di date nell'Europa dell'Est. E in più una data solitaria in UK, a Nottingham per la precisione, a fine dicembre. Sto soffrendo tantissimo all'idea che loro saranno in giro e che quasi sicuramente non potrò vederli! Speravo che venissero anche da questi parti, non necessariamente in Italia...di andare a Nottingham in pieno inverno sarei anche tentata, ma non reggerei eventuali e probabili problemi dovuti al maltempo e alla neve. Come primo loro concerto voglio qualcosa che vada il più possibile liscio, e avventurarsi in terra anglosassone subito dopo Natale non corrisponde esattamente a questo criterio...ma non ho ancora perso le speranze, chissà cosa succederà nei prossimi mesi... ;)

U2: hanno cominciato da qualche giorno il loro nuovo tour, che li porterà a Torino per due date in settembre. Avrei voglia di andare, ma a parte il trascurabile fatto che i due concerti sono sold out, sinceramente ho poca voglia di farmi tutta la sfacchinata necessaria e indispensabile per assistere ad un concerto degli U2 sapendo che comunque non arriverò mai in transenna perchè c'è gente che si accampa anche due giorni prima per essere davanti...dei posti sulle gradinate non se ne parla, sia perchè costano uno sproposito sia perchè per me sarebbe una sofferenza essere così lontana dal palco...uff!

Imagine Dragons: per ora non ci penso, magari più avanti mi metto a cercare seriamente un biglietto, diciamo che il fatto di vedere gli Editors mi fa sentire meno triste per l'eventuale rinuncia ai fratellini dei Killers.

Per ora questo è quanto. Periodo tranquillo per me, ma non si può sempre vivere di soli concerti e trasferte (magari si potesse!! Ci farei la firma!)...


lunedì 27 aprile 2015

Editors all'orizzonte

10 giorni fa avevano lanciato la loro nuova traccia, No Harm, in un modo del tutto singolare, nascondendola in un album di cui però nessuno conosceva il titolo, e lasciando quindi ai fan il piacere di dare la caccia a questo nuovo brano. Oggi annunciano il tour europeo a supporto del loro quinto album, che deve ancora uscire. Parlo dei miei cari Editors! E' una gioia sapere che torneranno e che potrò rivederli a Bologna a fine novembre ^_^ Nei prossimi giorni comincia la prevendita dei biglietti, non me li farò scappare! 
Editors european tour


Tutto il fermento di stamattina è servito per farmi staccare un po' da quell'altra band che non nomino ma che nelle ultime settimane si è impossessata del mio lettore mp3. Non ascolto altro, giuro, non riesco a staccarmi da quella voce, da quelle chitarre, dal basso, dalla tastiera, da quei suoni cupi e melodici allo stesso tempo, a volte anche raffinati...è una cosa assurda ma non riesco a farci niente. Non si trattava di un'infatuazione passeggera ma di una vera e propria passione totale e travolgente. Più li ascolto e più canzoni scopro e più mi rendo conto che mi hanno letteralmente conquistata, che difficilmente se ne andranno dal posto profondo che hanno raggiunto dentro di me...ma basta parlare di loro, che questo post è dedicato ad altro!

Occupiamoci di No Harm. E' possibile ascoltarla sul sito degli Editors, su Spotify e Soundcloud, e ovviamente scaricarla da iTunes. E' una canzone in puro stile Editors, senza dubbio. Molto intensa, anche se secondo me manca un po' di batteria...devo studiarla meglio, per ora le ho concesso solo 3 ascolti (ehm...colpa della suddetta band che non nomino che sta monopolizzando le mie cuffie e le mie orecchie...XD).
Sono curiosissima di ascoltare l'intero album!



Potrei anche parlare di Brandon e dei singoli che sta lanciando (siamo già arrivati a 3, con relativi video), ma scelgo di non farlo. Non avrei belle cose da dire su quelle canzoni, quindi evito direttamente. Non so cosa gli stia succedendo, oltre a sembrare di colpo invecchiato di 10 anni ha prodotto della roba che...no davvero, qui entro in silenzio stampa che è meglio. Posso solo dire che la delusione è tanta, ma proprio tanta. Speravo in qualcosa di meglio rispetto a Flamingo e invece mi tocca rimpiangere il fenicottero, chi l'avrebbe mai detto?!? Bah...


lunedì 30 marzo 2015

A sort of love declaration

Devo dire che non si sta poi malaccio nel tunnel della dipendenza da HIM. Mi sto gustando i loro album uno alla volta e piano piano, per non scoprire subito tutte le carte. Per ora ho ascoltato bene tre album (oltre a Dark Light che conosco a memoria da anni però), mi piace molto il secondo, Razorblade Romance. 
Di Deep Shadows and Brilliant Highlights mi fa impazzire Pretending. Questa meraviglia mi sta entrando dentro in un modo talmente intenso e invasivo, potrebbe diventare una delle mie canzoni preferite di sempre. 


E' stregata, dev'esserci qualche sortilegio legato a lei, non mi stancherei mai di ascoltarla, posso lasciarla in repeat per ore e avere ancora un'immensa voglia di sentirla per altrettante ore. Assurdo.
Non so cosa ci mettano in quello che fanno gli HIM ma è incredibile la reazione che mi provocano. La mia inquietudine di fondo e la mia tendenza alla malinconia si rispecchiano alla perfezione in quelle canzoni, come una specie di richiamo primordiale e profondo...certo, non tutte mi fanno questo effetto (ma nemmeno di U2 e Killers mi piace tutto), tra le altre ce ne sono alcune che mi lasciano quasi indifferente ma tante sono valide e piacevoli da ascoltare, e tutto ciò concorre a farmi veramente amare la band!
Ma poi vogliamo parlare anche delle cover che questi signorini hanno fatto? Tipo Wicked Game, è rifatta in modo divino, Ville la interpreta magnificamente, le chitarre e il basso la incorniciano alla perfezione.

E un'altra cosa: il signor Valo quanto bravo è? Non stona praticamente mai, nemmeno dal vivo (o almeno nei video di concerti che ho visto finora, non  tanti in realtà), ha proprio una gran voce e una grandissima capacità di usarla, non solo nei suoi toni bassi ma anche in quelli più alti che non ti aspetteresti fosse in grado di raggiungere. Inoltre sembra essere una persona decisamente interessante, ma conosco ancora troppo poco di lui per sbilanciarmi di più :P 

Sta nascendo (quasi fuori tempo massimo, ma questo è un altro discorso) una nuova passione! Solo io so quanto desidero vederli dal vivo...spero che tornino sui palchi quanto prima! 
Insomma, lo sapevo che c'era un motivo per quella voglia di ascoltare Dark Light che mi arrivava all'improvviso dal nulla, ogni tanto. Avrei dovuto prestare attenzione a quel messaggio...così imparo a non buttarmi subito a capofitto nel mondo di una band di cui mi piace un album XD

martedì 24 marzo 2015

Music is life

Sarà la primavera. Sarà che ho raggiunto e sto raggiungendo obiettivi per me importanti e quindi sono soddisfatta. Sarà che ho voglia di ripartire, anche se non so per dove. Sarà che ho riscoperto una band di cui conoscevo pochissimo, e mi sto intrippando un sacco (ma su questo torno dopo)... cause e conseguenze si mescolano e si confondono e non so più se quello che provo dipende da come sto o se come sto dipende da quello che provo. Insomma, sono quasi al settimo cielo, diciamo al quinto o al sesto, sto bene, benissimo, e senza un motivo apparente. Che poi non è che c'è per forza bisogno di un motivo per stare bene, e comunque i motivi ci sono, ma non sono così eclatanti da determinare in toto il mio stato d'animo attuale. O forse lo sono messi tutti insieme, non lo so, non mi capisco, respiro felicità e spero che la giostra non si fermi troppo all'improvviso (perchè la felicità non è altro che una collezione di singoli momenti isolati, è fatta per non durare, per farti faticare e soffrire, se ne va senza chiederti il permesso e ti lascia spiazzato)...
Come sempre quando mi sento bene ho voglia e bisogno di cose nuove. Stavolta sono andata a ripescare una band che ho sempre considerato di sfuggita e in modo superficiale e di cui conoscevo giusto una manciata di canzoni: gli HIM. Ok, ridete pure, lo so, rido anch'io di me stessa. Ma la musica la vivo con la pancia prima che con la testa e se sento le farfalle nello stomaco quando ascolto qualcosa non mi importa di chi è, non ho problemi ad ammetterlo. Per dire, mi piacciono anche certe canzoni di Ligabue, da piccola ho concesso mezza opportunità a Biagio Antonacci, ho ascoltato e ascolto Skunk Anansie, Simple Minds, Daft Punk, Linkin Park, Smashing Pumpkins, Tokio Hotel (no dai qui scherzo, i Tokio Hotel proprio no, non esageriamo!). Ma torniamo ai finlandesi. Li avevo incontrati, musicalmente parlando, nel 2005 circa con l'album Dark Light, e non ero andata oltre. Ogni tanto mi riascoltavo quell'album e amen, mi piacevano un paio di canzoni, le altre erano trascurabili. Poi un giorno di qualche settimana ero lì con le cuffie sulle orecchie ed è arrivato il simil-colpo di fulmine. All'inizio si è trattato della voce del cantante, Ville Valo, che si abbina poco alle sue fattezze nordiche e delicate. Che voce! Mi ha colpita un punto particolare di una canzone che prima di allora avevo sentito centinaia di volte, ma non mi ci ero mai soffermata. L'ho riascoltata più volte, tornavo indietro nella traccia solo per risentire quei pochi secondi...insomma si capisce che al centro della prima fase del mio pseudo-innamoramento musicale c'è stata appunto la voce, profonda, cupa... Qualche giorno dopo il pesudo-innamoramento ha coinvolto anche il lato musicale vero e proprio, complice un altro album che è entrato nella mia playlist. Di questo album risalente alla giovinezza della band sono poche le canzoni che mi piacciono, però quelle che mi piacciono mi piacciono davvero, hanno un non so che, una certa drammaticità se così vogliamo chiamarla, che mi attrae alquanto. Tutte le altre, anche se non mi dicono molto, si fanno apprezzare dal punto di vista vocale. Non posso farci niente, quella voce mi ha stregata. Fosse anche solo un'infatuazione devo dire che è bella forte (sospiro). Ora con calma sto esplorando il loro universo e tra quello che sto scoprendo c'è roba che per me è degna di nota. Il genere gothic metal o gothic rock o qualsiasi altro modo si voglia usare per definirlo non è il mio preferito, in generale il metal non lo è - pur riconoscendo che ci sono delle perle notevoli anche nei repertori di famosi gruppi metal come Metallica e Avenged Sevenfold, per citare i primi che mi vengono in mente - però ci sto prendendo gusto a fare questo viaggio. Che poi, c'è da dire, non disdegno canzoni malinconiche e "cattive", ma è raro che mi colpiscano davvero fino a farmi venire voglia di scaricarmi l'intera discografia della band.
Per il momento mi sto soffermando poco sui testi e sul significato delle canzoni, sarà la tappa successiva, anche se si capisce bene lo stesso di cosa parlano.
Questa è attualmente una delle canzoni appena conosciute per cui ho più o meno perso la testa. Quella che invece mi ha condotta sulla via della perdizione è Play Dead (i titoli sono tutti un programma lol)



Per qualche minuto ho anche accarezzato l'idea di andare a vederli dal vivo da qualche parte (ammesso che facciano concerti in questo periodo), ma poi sono rinsavita un po' e ho accantonato il proposito. A meno che non vengano a suonare vicino a casa mia :P
Una cosa è certa: è fantastico lasciarsi trasportare così dalla musica!

Cambiamo totalmente argomento e genere e passiamo al fiore. Sua maestà Brandiva. E' proprio di ieri la notizia di una data italiana inserita nel suo tour europeo per la promozione del secondo album solista, The Desired Effect. Potremo vederlo a Milano il 5 giugno. Non so ancora se andrò, ma penso proprio di sì viste tutte le persone che potrò reincontrare in quell'occasione. L'organizzazione è in corso, sono ancora in alto mare ma ce la farò.
Sempre di ieri è l'arrivo ufficiale online del primo singolo del suddetto album, Can't Deny My Love. L'ho ascoltato. Ero prevenuta, lo sanno tutti, temevo di rimanere di nuovo delusa dai frutti del lavoro di Brandon...e invece mi piacicchia! Niente di eccezionale eh, e niente di originale, pura sonorità anni 80 con un pizzico di anni 90, un sacco di elementi presi in prestito da artisti dell'epoca - e mi sto impegnando per cercare di catturare cosa mi ricorda in certi punti - però non è brutta. Le coriste se le poteva risparmiare, però in fondo non fanno troppo danno.
Che dire? In realtà spero che le altre canzoni abbiano un po' più di carattere e siano più incisive, anche per giustificare fino in fondo la trasferta milanese di giugno. 
Si ricomincia? Si ricomincia! Questa è la vita che mi piace. Frenesia, ansia, batticuore, incertezza, orecchie che fanno male perchè ammaccate dalle cuffie, note, voci, nuove canzoni, viaggi da organizzare, amici, fiato spezzato.

Ok, credo di aver sproloquiato a sufficienza. Vado ad ascoltarmi Ville! :P

giovedì 5 febbraio 2015

Dragoni in arrivo

Tornano gli Imagine Dragons! Il loro secondo album, Smoke and Mirrors, uscirà a metà febbraio, sono già in circolazione 3 canzoni, tra cui l'ultima presentata, Shots, è la mia preferita. Non vedo l'ora di ascoltare tutto l'album! Sono un po' in ansia, spero che non mi deludano, il primo album mi è piaciuto davvero tanto e quindi le mie aspettative sono tarate molto in alto.
Ancora più esaltante è il loro ritorno sui palchi con un tour che partirà in primavera dall'America per arrivare in autunno qui in Europa, in particolare il 23 novembre a Milano, al Mediolanum Forum (dove ho visto anche i Killers ben 6 anni fa). La vendita dei biglietti comincia domani, in realtà è già cominciata per chi aveva pre-ordinato l'album, cosa che io non ho fatto. Non prenderò subito il biglietto, non sono ancora sicura di andare al concerto, ma farò il possibile per essere presente, sperando che non facciano sold out troppo in fretta...ho voglia di incontrarli! A Padova mi sono sfuggiti per un soffio, se riesco ad andare a Milano ce la metterò tutta per incontrarli e conoscerli di persona :D

Nell'attesa dell'album ecco Shots



sabato 24 gennaio 2015

Salvatelo

Il Fiore sta lavorando al suo secondo album solista, si sa. Si sa anche che gli piace cambiare look ad ogni nuova era musicale. Voci vaghe danno il suo album, il secondo, in uscita in primavera. E' normale quindi che cominci a pensare di fare qualche concertino qua e là, infatti a marzo sono già fissate due date in America Latina e poi a luglio la partecipazione ad un festival in Spagna. Sono uscite anche un paio di foto promozionali e qualche articoletto su riviste musicali, una di queste foto sembra appartenere alle riprese per il video del primo singolo e Brandon vi appare in mezzo al deserto vestito con un poncho nero (orrendo!). Ieri sera, a sorpresa (come quasi sempre quando si parla di Killers e Brandon) sono apparse delle foto fatte ad un concerto privato inserito nel contesto di un meeting internazionale di economia - credo - che si sta svolgendo in Svizzera. Concerto di Brandon solista, ovviamente. Lui sfoggia la giacca rosa tempestata di brillantini che aveva usato qualche mese fa durante gli ultimi concerti con la band, fedele al suo stile eccentrico. La giacca è passabile, potrei anche ammettere che è carina, ma quello che proprio non riesco a mandare giù è la capigliatura...è evidente che si è fatto la tinta - fino a qualche settimana fa il grigio imperversava tra i suoi capelli, ora all'improvviso tutti i fili argentati sono scomparsi per lasciare posto ad un colore uniforme e palesemente finto - e ha una pettinatura indefinibile, capelli lunghi come non li ha mai avuti, gonfi, strani, a volte un po' arruffati, a tratti sembra una parrucca o_O

http://instagram.com/hickeyda
Insomma, a me non piace! Ero una grande fan dei suoi capelli, ricordo sempre con nostalgia come li teneva nel lontano 2005, quello per me rimane il suo periodo migliore in fatto di look e di chioma, quindi non riesco proprio a digerire questo nuovo aspetto che ci sta presentando. Al contrario di quello che si augurano molte altre vittime io spero che per l'inizio del tour solista quei capelli incolti e tinti spariscano. Li sopporterei solo se le canzoni fossero le migliori in assoluto al mondo, e mi permetto di dubitare che lo siano, visti i precedenti...oh Brando, guardati allo specchio e ripigliati!