mercoledì 26 giugno 2013

Cose belle

Per conservare quel poco di sanità mentale che mi rimane ho deciso che a Londra il 22 giugno non è successo niente. I Killers non hanno suonato a Wembley e dopo anche al Garage. Anzi, Wembley e il Garage proprio non esistono!
Duuuunque, di cosa parliamo? Di qualche data interessante prevista per il prossimo autunno! Mi ero illusa di poter vedere gli Editors a Villafranca di Verona, e invece l'11 giugno, mentre ero a Roma per i Killers, ho saputo che il Perfect Day è stato cancellato. Annullato in toto. Motivazioni vaghe e poco credibili e in molti pensiamo che sia per colpa delle scarse vendite realizzate, ma dopotutto con le lineup ridicole che avevano organizzato cosa si aspettavano? Che la gente litigasse per accaparrarsi quei biglietti? Che imparino dai festival stranieri a organizzarsi come si deve e a chiamare artisti di rilievo! Quindi niente Editors a Verona :(
La loro data è stata riprogrammata (o forse era prevista comunque, boh) per il 10 ottobre all'Alcatraz di Milano, e stavolta non mancherò per nessuna ragione al mondo! 
Agli Editors e agli Imagine Dragons si aggiungono anche i White Lies, che il 16 novembre saranno ai Magazzini Generali per l'unica data italiana del 2013. Dopo aver sentito due delle canzoni del nuovo album non vedo l'ora di rivederli e di sentire live i loro nuovi lavori!
Per ottobre, novembre e dicembre sono quindi a posto per quanto riguarda la mia quota minima indispensabile di concerti! E per il 2014 spero in un calendario ricco come quello di quest'anno, vedrò di sfruttarlo il meglio possibile. Ma adesso è presto per pensarci ;)

martedì 25 giugno 2013

La decisione più stupida e più sbagliata di sempre

Qual è la decisione più stupida e più sbagliata che abbia mai preso?? C'è bisogno di chiederlo? E' quella di non andare a Wembley a vedere i Killers! Dopo aver quasi deciso di andare per ben 3 volte, con relativo controllo dei prezzi e degli orari dei voli, alla fine ho deciso di rinunciare...e me ne pentirò per tutta la vita!! Non tanto per il concerto a Wembley in sè, che a parte la ricomparsa di This River Is Wild (già fatta pochi giorni prima a Bruxelles, come prova) e una nuova canzone a metà tra il divertente e il sentimentale - scritta proprio in occasione del primo concerto in uno stadio dei Killers e dedicata alla loro carriera - non presentava particolari sorprese o perle - niente Sam's Town, niente Under The Gun o Sweet Talk o altre vecchie canzoni che i fans amerebbero alla follia risentire una volta ogni tanto, quanto per quello che è successo dopo....cioè un concerto a sorpresa (o meglio, annunciato con un tweet solo un'ora prima dell'inizio del set dei Killers a Wembley!) quasi gratis - 10 sterline - in un locale-bettola all'1.45, dopo il concertone allo stadio...le fortunate vittime che sono riuscite ad arrivare in tempo per poter essere uno dei circa 600 ammessi al cospetto dei Killers per quell'aftershow spettacolare si sono godute un'ora di musica eccezionale e una band in formissima e gasatissima. Under The Gun, Tranquilize, Indie Rock and Roll, Change Your Mind solo per citare le perle migliori di quel regalo spettacolare. E oltre alle canzoni era notevole lo stato di esaltazione ed entusiasmo di Brandon, il concerto a Wembley non è stato altro che il riscaldamento per il concerto a sorpresa al Garage!
Io ho vissuto tutto indirettamente grazie alla presenza a Londra di Denise, Lucia e Cristina F. Finchè si è trattato di Wembley e della sua setlist quasi uguale a tutte le altre stavo bene ed ero contenta che le mie amiche potessero essere presenti a rappresentare noi italiani e TKI. Quando ho saputo del concerto a sorpresa ho cominciato a sentire un nodo in gola e allo stomaco...dovevo esserci anch'io a correre per cercare di arrivare in tempo ed entrare al Garage, POTEVO esserci anch'io se solo avessi preso la decisione giusta...
Ieri, domenica, sono riuscita a reggere bene la tristezza e la delusione per non essere andata a Londra perchè sono stata via tutto il giorno con le bambine a cui faccio da baby sitter, ma quando sono tornata ieri sera ho cominciato ad accusare seriamente il colpo, mi è calata addosso una tristezza assurda che, affiancata da una feroce emicrania, mi ha accompagnato anche per tutto oggi. Non riesco a vedere i video e le foto di quei due concerti senza scoppiare a piangere, non riesco a smettere di pensare che avrei potuto esserci anch'io, che volevo esserci anch'io ma che stavolta ho deciso nel modo peggiore possibile. Continuo a darmi della stupida e non trovo pace in nessun modo. Non credo di essere mai stata così male per i Killers...eppure, come mi dicevo ieri per consolarmi, le mie splendide esperienze legate alla loro musica le ho avute, ero presente quando hanno suonato The Rising Tide per la prima volta, ero presente quando hanno fatto Here With Me per la prima volta, ero a Roma quando ci hanno fatto Under The Gun a sorpresa come regalo, ho sentito dal vivo molte canzoni che altre vittime pagherebbero oro per poter sentire...ma ripensare a tutto questo non basta, non riesco a fermare le lacrime e a dirmi che va bene così, che è sciocco piangere e stare male per due concerti, che in altre occasioni ho avuto delle fortune incredibili. Perchè sono mancata all'evento più importante per i Killers, a quello che aspettavano da una vita e che hanno voluto condividere e festeggiare con i loro fans in quel modo assurdamente bello. Il cuore mi diceva di andare e me l'ha ripetuto fino alla fine, quando 3 giorni prima del concerto sono andata a rivedere i prezzi dei voli...ma io ho ascoltato la ragione, la mia mente iper-razionale e fredda che mi diceva di non sprecare quei soldi e di accontentarmi di quello che avevo già avuto...e mai errore fu più grande e più stupido! Spero di riuscire a superare presto questo momento critico, anche e soprattutto perchè non riesco a gioire pienamente insieme alle 3 amiche che erano a Londra e che giustamente ora sono al settimo cielo.

E' doveroso linkare qualche video di quei due eventi unici, video che non ho ancora visto e che non so quando riuscirò a vedere senza essere assalita dalla nausea e dalle lacrime

Cominciamo con la Wembley song

 
poi This River Is Wild, l'altra ospite speciale del concerto allo stadio.

Tocca quindi ai video dell'afterparty:  Change Your Mind e Under The Gun


Mr. Brightside Glamorous Indie Rock and Roll  

Quanto scema sono stata a perdermi tutto questo?? La lezione che ho imparato da questa sofferta esperienza è: segui la voce del cuore e non quella della ragione! Come per tutte le altre pazzie fatte per i Killers, non mi sarei pentita nemmeno di questa. Meglio avere rimorsi - per aver speso troppo, per esempio - che rimpianti. Almeno il rimorso viene DOPO che si è fatto qualcosa, mentre il rimpianto è la conseguenza del NON aver fatto...
 

lunedì 17 giugno 2013

The Killers Italian Battle Born tour - parte 2 - 12 giugno 2013, Milano

Seconda e ultima (per ora!) parte della strepitosa trasferta.
Si riparte da Roma mercoledi mattina alle 10, con il frecciarossa diretto a Milano. Le intenzioni sono di arrivare con calma, andare in hotel a lasciare i bagagli e con ancora più calma andare a valutare la situazione all'Ippodromo del galoppo. Non abbiamo nessunissima intenzione di metterci in fila in quella giungla rovente che è Milano, e meno ancora pensiamo alla lotta per aggiudicarsi la transenna. Ci vedremo il concerto da più o meno lontano, senza sofferenze e patemi e senza rischiare di scioglierci per l'afa. Ahahahaha almeno questo era quello che ci eravamo ripromessi! A Milano ci accoglie un caldo micidiale che mi fa rimpiangere immediatamente lo splendido clima che abbiamo lasciato a Roma. Tempo di arrivare in hotel - 200 m dalla stazione della metro - per il check in e sono in un bagno di sudore. Denise, che aveva preso il treno un'ora prima di me e Claudia, è già all'ippodromo in perlustrazione e mi invia una foto per farmi vedere quanta poca gente c'è in fila. Che si fa, andiamo anche noi a metterci in coda sperando di guadagnare una buona posizione sotto il palco? Fatta! Rinfrescatina in bagno, cambio di abiti per lasciare spazio alla divisa da concerto, canotta bianca rulz, e poi via in direzione dell'ingresso della venue. Troviamo due file, una per ciascun lato dell'ingresso, e il numero di persone presenti non credo superi il centinaio. Si rianima in noi la speranza di riuscire ad arrivare in transenna, chi l'avrebbe immaginato? Ci sediamo all'ombra e cerchiamo di rilassarci nonostante il caldo notevole e l'umidità soffocante. La fila si allunga lentamente. Dopo un'oretta arrivano anche Lucia e Sara.
L'apertura dei cancelli è prevista per le 19, ma alle 16.30 minacciano di farci entrare per proseguire l'attesa all'interno dell'area dell'ippodromo. Tempismo perfetto...proprio in quei minuti Claudia e Denise sono andate a fare scorta di beni essenziali, tipo acqua e un cartellone per scrivere la frase che è ormai il nostro marchio di fabbrica (il cartellone della sera prima è rimasto appeso in transenna lol). Le chiamo, mando loro mille messaggi, ho l'angoscia che ci facciano entrare prima che loro siano di ritorno...e invece arrivano in tempo, tutte trafelate. Dopo una breve attesa ci fanno entrare davvero, ma ovviamente dentro è il caos! Lì la fila (fila? Con gente ammassata e altra gente che si intrufola in tutti i modi possibili per passare davanti) si fa sotto il sole, il bel sole cocente delle 16.30 di un 12 giugno di Milano...momenti di sconcerto e anche sconforto, nonchè di rabbia nei confronti dell'organizzazione assolutamente carente. Nessuno controlla la situazione in fila, ci dicono di lasciare libero un corridoio di passaggio per i membri della security ma poco dopo questo corridoio viene invaso dai furbastri che con nonchalance provano a scavalcare la fila, prontamente rimandati indietro da chi ormai ha deciso che se deve soffrire così tanto che almeno sia per una buona ragione, ossia la transenna. Nel frattempo arriva anche Cristina in compagnia di Monica, una dei vincitori del m&g di quella sera. Il tempo passa lentissimo e il caldo è quasi insopportabile, io e Claudia troviamo un po' di ristoro all'ombra di un albero nell'area bar, sorseggiando acqua ghiacciata e osservando il palco da lontano - e da dietro - mentre gli Stereophonics fanno il soundcheck. Poi riprendiamo il nostro posto in fila. Attimi di confusione e anche fastidio quando ci fanno spostare e compattare tutti, come se non fossimo già abbastanza stretti, perchè quelli della security devono portare delle tavole di legno e dell'altro materiale al di là della zona in cui siamo ammassati noi. Devono preparare il percorso su cui dovremo passare noi quando apriranno il cancello...e ovviamente in tutta la giornata non hanno trovato un momento migliore per farlo che quando la folla è tutta concentrata all'ingresso. Complimenti per l'intelligenza e l'esemplare organizzazione! Per fortuna il sole si è nascosto dietro un grande albero davanti a noi per cui siamo all'ombra. Ogni tanto un fremito percorre la massa di fans sudati e accaldati e per due volte ci compattiamo ancora di più, non si sa bene per quale motivo...finchè alle 18 ci ritroviamo tutti in piedi, belli schiacciati l'uno all'altro, ad aspettare l'apertura dei cancelli che avverrà come minimo dopo un'ora. Fantastico! La solita storia delle file ai concerti italiani, con attese infinite in piedi e tutti appiccicati gli uni agli altri perchè qualcuno non sa starsene seduto tranquillo e induce tutti gli altri ad alzarsi in piedi controvoglia per non perdere il posto mantenuto con fatica fino a quel momento. Arrivano le 19 e la security non accenna a farci entrare...anzi, si nota che sono tutti indaffarati al di là della transenna/cancello: stanno finendo di preparare la passerella su cui dovremo correre per arrivare al palco. Ah bene. Quindi stiamo aspettando perchè loro non hanno trovato un momento migliore per quel lavoro...morale della storia, aprono con ben mezz'ora di ritardo! Dopo aver superato indenne il cancello per il controllo del biglietto, con animali che spingono oltre ogni buon senso sperando forse di uccidere qualcuno eliminando così qualche rivale nella battaglia per la prima fila, ecco la temuta corsa verso il palco...che si rivela più breve e meno traumatica del previsto. Seconda fila centralissima e possiamo sederci, per fortuna all'ombra anche qui, per riposarci e riprenderci sia fisicamente che mentalmente dal pomeriggio appena trascorso. Per essere quelle che non avevano intenzione di fare file e che ancora meno pensavano ad arrivare davanti, direi che il posto che abbiamo guadagnato è di tutto rispetto! Brave noi!! Anche Lucia e Sara, e poi Cristina, Monica e Silvia riescono ad arrivare in seconda fila anche se un po' più laterali di noi. Che l'attesa abbia inizio.

Dopo meno di un'ora ecco i nostri amici Stereophonics, Mr Jones ha sempre i suoi capelli stupendi e il chitarrista mi fa troppo ridere per le smorfie che fa, per le fossette sulle guanche quando sorride e per il modo in cui incita il pubblico. Pubblico che risponde un pelino meglio rispetto a quello di Roma. Le 3 ragazze che ho davanti a me sembrano essere capitate lì per sbaglio: non muovono un braccio, non cantano, non sembrano per niente interessate, se ne stanno appoggiate alla transenna come se non stesse succedendo niente. E il peggio è che si comporteranno così anche durante il set dei Killers, suscitando in me un nervosismo incredibile! Che cacchio ci vieni a fare in transenna ad un concerto dei Killers se non salti, non balli, non ti agiti, non dimostri in nessun modo il tuo entusiasmo? Se non conoscere i testi delle canzoni - e le ragazze in questione conoscevano solo Human, ma nemmeno tutta - non è una colpa, non partecipare per nulla al concerto dopo che hai sofferto per arrivare in prima fila la ritengo una cosa stupidissima! Ma va beh... Palco pronto, le luci non si spengono...i Killers fanno il loro ingresso con Mr. Brightside, secondo quella che è diventata la loro scaletta classica. Seguono Spaceman e The Way It Was, bellissima dal vivo, preceduta dall'introduzione di Brandon simile a quella della sera precedente "Ciao Milano. Noi siamo i ragazzi della città del peccato. Did you bring your rosaries tonight? We'll try not to corrupt you"


Si va avanti con una scaletta praticamente uguale a quella di Roma, con una piccola variante su Shadowplay quando, alla fine della canzone, noi continuiamo a sostenere il core di oh oh oh oh oh tanto che Brandon ci imita e riprende a cantarli, mentre anche gli strumenti si associano a lui per un finale esplosivo.
E' quasi commovente vedere come vengono accolte le canzoni di Battle Born, se le avessero suonate tutte qui in Italia all'inizio del loro Battle Born tour sono sicura che non ne avrebbero eliminate così tante dai live.
Somebody Told Me viene aperta da quell'intro fenomenale che avevo già avuto la fortuna di sentire l'autunno scorso.
Ad un certo punto Brandon si piazza dietro il suo pianoforte...e ci regala una reprise di Human colma di sentimento, solo lui e le note del piano, e noi che cantiamo al buio...senza interruzione comincia un'altra canzone, Here With Me, presto seguito dal resto della band. Questo brano non è uno dei miei preferiti dell'album ma fatto così risulta davvero bello!

For Reasons Unknown, Frome Here On Out e Dustland entusiasmanti come la sera prima (c'erano dubbi?) e anche la cover è la stessa, Volare (Nel Blu Dipinto Di Blu).

Con Read My Mind il pubblico si scatena ancora di più, tanto che Brandon ad un certo punto tenta di prendere il sopravvento sulle nostre voci scherzando con un "My turn, my turn".


Si conclude la prima parte del set, e mentre aspettiamo che tornino sul palco ci chiediamo se ci saranno sorprese degne di quelle di Milano...il ritorno in scaletta di Jenny si fa perdonare l'assenza di Bones o di altre chicche - confermando che Under The Gun a Roma è stata un'eccezione dovuta allo spettacolare pubblico. Brandon ci chiede cosa vogliamo sentire, le voci si dividono equamente tra chi chiede Bones e chi vorrebbe Battle Born...e parte When You Were Young, il pezzo finale con cui i Killers ci salutano, non senza aver prima ringraziato "Goodnight, we love you, thank you" (Brandon), seguito dal "Thank you" di Ronnie che uscendo dal palco si ferma proprio davanti al microfono


Nella scaletta in teoria c'era anche Flesh & Bone ma non l'hanno eseguita :(
Anche stasera Brandon ha sorriso un sacco, evidentemente soddisfatto dalle reazioni e dalla partecipazione del pubblico. Degni di nota sono i momenti in cui si sbottona un bottone della camicia per poi riabbottonarselo quando calano le luci, in un giochetto di cui solo lui conosce il senso ma che fa troppo ridere, oppure lo starnuto che gli scappa mentre è girato di spalle, ma che viene prontamente visto da Lucia e Sara, con conseguenti risate. Dave è stato un mostro, non credo di averlo mai visto così esaltato e in forma. Sarà merito della presenza tra il pubblico della sua compagna e di suo figlio, avvistati da Cristina ai margini del pubblico. Su Ronnie non c'è bisogno di dire molto, è il nostro mitico Ronnie Vannucci che viene acclamato ogni volta che le luci si concentrano su di lui. Anche Mark sembra essersi goduto appieno la serata, nel suo stile sobrio e pacato da dio del rock e del basso.
Purtroppo nemmeno stasera siamo stati onorati della presenza di Battle Born e della passeggiata in transenna di Brandon che accompagna la canzone. Come a Roma, il palco è troppo alto e privo di scaletta. Scaletta che se ci fosse stata sarebbe stata sicuramente utilizzata da Brandon per raggiungere la prima fila e fare festa insieme a noi, da tanto era esaltato e contento in entrambe le serate :D

Saluti di rito all'uomo della consolle, che non  manca di consegnarci la setlist che aveva tenuto da parte per noi, e poi usciamo rimanendo imbottigliati per qualche minuto nella marea umana che cerca di varcare la soglia dell'ippodromo. Altra nota negativa per l'organizzazione...ma pazienza, presto siamo fuori, a cercare di capire se e dove è possibile incontrare la band. Dopo aver percorso il perimetro di mezzo ippodromo senza notare niente di rilevante ai vari ingressi, tra cui quello principale, e messi a dura prova da caldo e stanchezza, desistiamo dal nostro proposito. Una coca cola bella ghiacciata mi farà riprendere la capacità di connettere. Andiamo in hotel, dove Claudia deve riprendere la sua valigia che aveva lasciato lì poche ore prima, e prima di salutarci ridiamo per qualche minuto all'ingresso scherzando sulla nostra dipendenza da concerti e su quanto ci sarebbe utile iscriverci a qualche gruppo di auto-aiuto per cercare di ritornare a comportarci come persone normali. Quindi doccia, stupenda splendida tanto desiderata mai così amata doccia, dopo esserci rese conto che il condizionatore della stanza non funziona (a dire il vero prima ci siamo rese conto che il telecomando non ha le batterie...colpo di genio di Sara, prende le batterie del telecomando della tv...ma il condizionatore non si accende comunque...Sara torna in reception - 4 piani 4 di scale - per provare a farsi dare delle batterie nuove, ma alla fine il condizionatore rimane inutilizzabile) e quindi costrette a spalancare la finestra per non morire soffocate in quella minuscola mansarda...ma la stanchezza è troppa, per cui nonostante il caldo mi addormento praticamente all'istante. 
Il giorno dopo abbiamo il treno alle 12.30 e possiamo fare tutto con calma, compreso prendere un fantastico caffè zero alla stazione e un big mac da mangiare poi in treno. Ma parliamo del treno...perchè se la trasferta si è aperta con il frecciargento in ritardo, si chiude con il frecciabianca a cui manca un vagone, ovviamente il vagone su cui avrei il mio posto. Parlo con il capotreno, mi dice che sì effettivamente hanno tolto un vagone, di sedermi dove trovo posto che poi passerà a comunicarmi dove è stato riprogrammato il mio posto e quello delle altre persone che come me dovevano salire sul vagone 4. Passa il controllore che non sa niente di tutta la storia, ma poco dopo torna il capotreno indicandomi dove posso andarmi a sedere, mentre il controllore mi dice che, se non fosse stato possibile trovarmi un posto, mi avrebbero fatta accomodare in prima classe per scusarsi dell'inconveniente. Va beh, andata anche questa. Arrivo a Vicenza e prendo al volo (letteralmente visto che parte dopo 4 minuti) il regionale che mi porta a Lerino. Se la mattina avevo poca voce, ma ce l'avevo comunque, arrivo a casa con le corde vocali totalmente inutilizzabili! Colpa del mix composto da due concerti in due sere consecutive, in cui non mi sono certo tirata indietro al momento di cantare a squarciagola, e dall'aria condizionata dei treni, come sempre eccessiva. Solo oggi, lunedi 17, mi sta tornando un po' di voce...
E ora manca esattamente un mese al terzo capitolo dell'avventura italiana dei Killers! Dopo Lucca non so quando potrò rivedere i miei Killers...quindi per ora cerco di non pensarci, mi cullo nei miei splendidi ricordi, mi rivedo qualche video cercando di non piangere come una fontana e di non farmi sommergere dalla malinconia e dalla nostalgia...Killers, thank you, I love you!



Setlist  

• Mr Brightside   
• Spaceman 

• The Way It Was 

• Smile Like You Mean It
       
• Bling 
 
• Shadowplay 

• Miss Atomic Bomb 

• Human 
 

• Somebody Told Me
• Here With Me (Human acoustic snippet intro)
• For Reasons Unknown  
• From Here On Out  

• A Dustland Fairytale 

• Volare (Nel blu dipinto di blu) (Dean Martin cover) 

• Read My Mind 

• Runaways 

• All These Things That I've Done  

 
 Encore:     


• Jenny Was A Friend Of Mine  
• When You Were Young
   


domenica 16 giugno 2013

The Killers Italian Battle Born tour - parte 1 - 11 giugno 2013, Roma

Questa volta sarà estremamente difficile raccontare tutto. Per il semplice fatto che questo tutto è troppo, in tutti i sensi. La data di Roma è stata la migliore in assoluto di tutte quelle che ho fatto. Mai vista, sentita, sperimentata tanta energia e tanto amore reciproco tra band e pubblico! Già di base un concerto dei Killers è quasi un'esperienza magica, ma le due date italiane, Roma e Milano, sono state qualcosa di unico, una parentesi nel tempo e nello spazio, un'incredibile sequenza di eventi speciali. Tutto si è incastrato alla perfezione, come se dietro ci fosse un programma preciso...Come per esempio il fatto che, prima volta in assoluto da quando seguo i Killers, non avevo ancora comprato il biglietto per Roma, decisa a provare il tutto per tutto per tentare di vincerlo con uno dei millemila concorsi che continuavano a spuntare fuori...e ho fatto benissimo, perchè non ho vinto niente ma ho potuto usufruire della prevendita Postepay fun che mi ha permesso di prendere un biglietto Priority - ingresso riservato 15 minuti prima - allo stesso prezzo del biglietto normale. Colpi di fortuna che capitano proprio nel momento giusto!
Ovviamente certe fortune devono essere per forza compensate da sfighe di uguale portata, che non tardano a manifestarsi: treno per Roma in ritardo di mezz'ora (poco male, tanto quel giorno dobbiamo solo fare shopping) e 40 minuti di fila al ritiro bagagli alla stazione Termini alla fine del pomeriggio. Nel frattempo però da Sephora incontriamo un commesso fan dei Killers, con cui chiacchieriamo per 5 minuti su concerti, band e quant'altro. Poi a casa di Laura scopriamo che il giorno dopo, il giorno del concerto, è previsto uno sciopero dei controllori di volo francesi...e i Killers dovrebbero arrivare in volo a Roma proprio da Parigi. E lì si scatena il panico. Cosa succede se annullano il loro volo? Se non riescono ad arrivare per tempo a Roma e sono costretti a cancellare il concerto? Con questi pensieri in testa e un'angoscia costante affrontiamo la serata, sperando che almeno il meteo sia dalla nostra parte, visto che per il giorno dopo sembra che siano previste piogge e temporali qua e là. Certo, non vogliamo soffocare per il caldo, ma nemmeno passare un'altra giornata come quella di Villafranca, a combattere pioggia, freddo, umido, grandine...
La mattina dopo andiamo in fila al botteghino Postepay fun - tenere a mente questo dettaglio per dopo - alle 10, trovando davanti una sola persona. Ottimo! Le ore passano nella tranquillità totale, la temperatura è meravigliosa, all'ombra fa quasi freddo, non c'è calca - siamo in meno di 20 - l'unico neo è l'ansia per lo sciopero dei controllori, finchè i Killers non saranno ufficialmente arrivati a Roma non potrò rasserenarmi. Facciamo passeggiate esplorative nei dintorni, arrivando fino a pochi passi dal palco visto che è ancora tutto aperto e nessuno si preoccupa di vedere che ci aggiriamo da quelle parti.
L'apertura dei cancelli è prevista per le 18.30 e alle 18 un tizio della security viene a dirci che dobbiamo andare a ritirare i biglietti presso un altro sportello, che quello dedicato a Postepay fun non va bene. Cosa?? Ma come? Nel frattempo all'altro sportello sono arrivati dei ragazzi giunti da Napoli con un viaggio organizzato che dava diritto all'ingresso anticipato. Sono lì da 15 minuti e pretendono di stare davanti a noi perchè "siete voi ad aver sbagliato cancello, noi eravamo al cancello giusto". Cercano di trovare tutte le scuse del mondo per giustificare la loro arroganza, hanno visto che eravamo lì da ben prima di loro ma se ne fregano e ci prendono in giro perchè chiediamo che venga rispettato l'ordine di arrivo. Non senza malumori, frecciatine, prese in giro continue da parte loro riusciamo a intrufolarci alla testa della piccola coda che si è creata. Mannaggia, ogni volta c'è qualcosa che fa accrescere l'ansia, mai che vada tutto liscio dall'inizio alla fine! Questi concerti hanno un prezzo da pagare in ansia veramente alto!
Comunque sia, riusciamo a entrare per primi. Io e Sara siamo proprio le prime a correre verso il palco, in una corsa che si rivela più lunga e complessa del previsto. A metà corsa un paio di tizi della security pretendono di vedere i nostri pass, ignari del fatto che abbiano già aperto i cancelli "ma come, hanno già cominciato a farvi entrare?"...nessuno sa dirci da che parte dobbiamo andare, arriviamo davanti al palco ed è tutto transennato, non si può passare...io e Sara ci guardiamo allibite, poi Sara si lancia, sposta una transenna aprendo un piccolo varco ed eccoci che corriamo per le ultime decine di metri fino alla transenna. Siamo tra i primi 5 ad aver raggiunto la meta. Arrivano poche altre persone e poi più nulla per svariati minuti...scopriremo più tardi che gli altri vengono fatti tornare indietro e rientrare da quello che era previsto come il giusto accesso al palco, e che noi eravamo stati fatti passare per sbaglio..no comment! L'importante è che alla fine ci siamo tutti e siamo tutti in transenna, posizione ottima, sotto la saetta. Laura e Denise nel frattempo aspettano all'ingresso generale, e pur entrando un bel po' dopo di noi riescono comunque a raggiungere una buonissima posizione. Fantastico! 
Ora non resta che aspettare l'inizio del set degli Stereophonics.

Veniamo a loro, gli Stereophonics. Piacevolissimi da ascoltare, Kelly Jones ha dei capelli strepitosi. Peccato che interagisca pochissimo con il pubblico, qualche frase qua e là, il titolo delle canzoni, un ringranziamento e basta. Il pubblico è discreto, canta le canzoni che conosce e reagisce tutto sommato bene a quelle che non conosce. 
E poi tocca a loro, ai Killers. Che per fortuna sono riusciti a partire da Parigi per onorare il loro appuntamento con l'Italia. Durante la solita infinita preparazione del palco scorgiamo due tizi della security che si passano di mano una setlist - loro devono organizzare tutto quello che riguarda i fuochi d'artificio. La curiosità si fa dilagante, cosa ci faranno? Si riesce a capire che la canzone di apertura non è la solita Mr. Brightside ma Somebody Told Me, e già questo è un evento per i Killers, che di solito fanno scalette-fotocopia. Di più non riusciamo a vedere, quindi rimane l'interrogativo su Battle Born in chiusura e su altre ipotetiche sorprese e/o variazioni.

Ed è finalmente ora! Si spengono le luci, parte la musica dell'intro, che mi mette sempre, sempre, i brividi, e poi arrivano loro, cominciando con una trascinante Somebody Told Me. Il pubblico si scatena. Segue Spaceman, accolta anche lei con un travolgente entusiasmo. Quindi, prima di The Way It Was, Brandon saluta e fa le presentazioni a modo suo, con un bellissimo "Ciao Roma, la capitale del mondo, la città eterna. Noi siamo i ragazzi della città del peccato. Did you bring your rosaries tonight? We'll try not to corrupt you" pronunciato a modo suo, ma che infiamma il pubblico.

Dopo Smile Like You Mean It Brandon va al piano e inaspettatamente (non era prevista nella setlist) canta qualche strofa di Heart Of A Girl, fermandosi ad un certo punto per lasciare cantare noi...scena da brividi


Dopo qualche altro brano ampiamente previsto ecco una nuova sorpresa: Brandon che gioca con noi citando alcune frasi di Flesh&Bone e ridacchiando...e poi comincia a cantare la canzone, tra le nostre urla di contentezza e soddisfazione. Anche From Here On Out è spettacolare, con Brandon che prima di cominciare la canzone ci chiede se ci siamo portati le scarpe da ballo,e poi lo chiede agli altri 3 sul palco. Segue il gioco di cori tra noi e lui che cresce di intensità fino a esplodere in un gioioso delirio collettivo. Ora tocca a Dustland, ma prima Brandon ci fa una dichiarazione d'amore con il cuore in mano e gli occhi che brillano di felicità, stupore, soddisfazione "You guys are a wonderful wonderful crowd to us, thank you very much. Making us feel good, making us feel good inside". Come si fa a rimanere indifferenti? In pratica ci ha appena detto che siamo uno dei pubblici migliori, se non proprio il migliore, che si sia mai trovato davanti *__*  

 
La cantano tutti, ma proprio tutti! Subito dopo Dustland un'altra novità: la cover di Volare, nella versione inglese di Dean Martin  


Niente, ormai questi ragazzi della città del peccato si sono conquistati in piendo il pubblico del Rock in Roma, è uno spettacolo sentirci cantare e vederci così partecipi ed è uno spettacolo vedere la soddisfazione negli occhi di Brandon, Mark, Ronnie e Dave. Addirittura durante Runaways Brandon cambia le parole e così la frase "we got engaged on a friday night" diventa "we got engaged on a tuesday night". E' proprio innamorato di noi :))  
Dopo la breve pausa dell'encore, durante la quale la folla non fa che chiamarli a gran voce perchè tornino sul palco, parte Bones...inaspettata anche questa!

Subito dopo...il momento più intenso della serata, un evento non solo inaspettato ma anche assolutamente unico..."Somebody had a request up over here, we've decided we're gonna honour your request, which we don't normally do, but it just felt... it felt right tonight, so we're gonna do it. We're gonna dust one off, you ready?" Si capisce la grandezza della cosa? Non hanno MAI fatto una cosa del genere, non hanno mai esaudito una richiesta proveniente dal pubblico...o meglio, l'avevano fatto l'anno scorso a Villafranca facendoci Romeo&Juliet ma gliel'avevamo chiesto la sera precedente quindi avevano avuto il tempo per parlarne insieme e prepararsi...invece questa volta l'hanno fatta lì, su due piedi, per farci un regalo, per ringraziarci della splendida partecipazione che stavamo dimostrando...  


Il concerto si conclude con una fantastica When You Were Young. In tutto questo, come non citare l'energia e l'entusiasmo di Ronnie, che ad un certo punto ha smesso di suonare e si è fermato a guardarci estasiato e sorridente? Che ha rotto delle bacchette nella foga di suonare? Che ha alzato il pugno in saluto dopo le ovazioni dirette a lui da un pubblico che lo adora? Ad un certo punto ha addirittura tirato una bacchetta verso Claudia, che però colta di sorpresa non è riuscita ad afferrarla facendola rimbalzare indietro, chissà dove. O come non citare Mark e Dave, gasatissimi, Mark ha addirittura sorriso e pure più volte ed ha anche ridacchiato quando ha visto il nostro ormai storico cartellone? O Ted, che ci ha osservati stupito, quasi sconvolto per quello che vedeva sotto il palco? Per non parlare di Brandon, che ha smesso di cantare un sacco di volte per lasciar cantare noi, che non ha mai smesso di sorridere, che ha fatto un sacco di gesti inaspettati dettati dall'entusiasmo e della felicità, che ha dialogato ininterrottamente con noi, sia a parole che con gli occhi... E' stato tutto eccezionale. Farfalle nello stomaco, un nodo in gola per l'emozione, la testa leggera, brividi e commozione...quando mai ho assistito ad uno spettacolo così grande?!?    
Sara riesce a farsi lanciare dal palco il foglio su cui Brandon aveva scritto la pronuncia della frase su Roma città eterna e su loro che provengono dalla città del peccato, e ci sbellichiamo dalle risate nel leggerla.    

Appena riusciamo a riprenderci andiamo a salutare l'uomo della consolle che - c'è bisogno di dirlo? - ci ha tenuto da parte un paio di copie della setlist. Caro lui! Proviamo ad aspettarli fuori, senza sapere che se ne sono andati subito dopo il concerto e che in quel momento sono in centro a Roma a mangiare un gelato...alle 2.30 ci arrendiamo e torniamo verso casa di Laura, anche perchè il giorno dopo dobbiamo andare a Milano per la seconda parte della trasferta.
  
   
Setlist  
 
• Somebody Told Me    
• Spaceman   
• The Way It Was 
• Smile Like You Mean It    
• Heart of a Girl (partial)       
• Bling     
• Shadowplay   
• Miss Atomic Bomb   
• Human   
• Flesh & Bone    
• For Reasons Unknown    
• From Here On Out    
• A Dustland Fairytale   
• Volare (Nel blu dipinto di blu) (Dean Martin cover)   
• Read My Mind   
• Runaways   
• Mr Brightside   
• All These Things That I've Done  

 Encore:   

• Bones   
• Under The Gun   
• When You Were Young  
 

domenica 9 giugno 2013

Ci siamo quasi

Venerdi (7 giugno) è stato il compleanno di Hot Fuss. Da 9 anni questo album fa parte delle nostre vite e delle nostre librerie musicale. E da 9 anni i Killers sono ufficialmente al lavoro per proporre una musica di qualità.
E domani si parte per Roma, a cui seguirà Milano, per una due giorni di concerti, caldo, file e si spera tanto divertimento. Sto finendo di preparare la valigia, qui piove ma nei prossimi giorni è previsto bel tempo. L'ansia, la solita ansia pre trasferta e pre concerti è già lì pronta ad esplodere. Prego che i 4 di Las Vegas siano in forma e so che noi, pubblico italiano, li faremo sentire accolti e felici di suonare ancora una volta per noi!
Ready to rock!