lunedì 17 giugno 2013

The Killers Italian Battle Born tour - parte 2 - 12 giugno 2013, Milano

Seconda e ultima (per ora!) parte della strepitosa trasferta.
Si riparte da Roma mercoledi mattina alle 10, con il frecciarossa diretto a Milano. Le intenzioni sono di arrivare con calma, andare in hotel a lasciare i bagagli e con ancora più calma andare a valutare la situazione all'Ippodromo del galoppo. Non abbiamo nessunissima intenzione di metterci in fila in quella giungla rovente che è Milano, e meno ancora pensiamo alla lotta per aggiudicarsi la transenna. Ci vedremo il concerto da più o meno lontano, senza sofferenze e patemi e senza rischiare di scioglierci per l'afa. Ahahahaha almeno questo era quello che ci eravamo ripromessi! A Milano ci accoglie un caldo micidiale che mi fa rimpiangere immediatamente lo splendido clima che abbiamo lasciato a Roma. Tempo di arrivare in hotel - 200 m dalla stazione della metro - per il check in e sono in un bagno di sudore. Denise, che aveva preso il treno un'ora prima di me e Claudia, è già all'ippodromo in perlustrazione e mi invia una foto per farmi vedere quanta poca gente c'è in fila. Che si fa, andiamo anche noi a metterci in coda sperando di guadagnare una buona posizione sotto il palco? Fatta! Rinfrescatina in bagno, cambio di abiti per lasciare spazio alla divisa da concerto, canotta bianca rulz, e poi via in direzione dell'ingresso della venue. Troviamo due file, una per ciascun lato dell'ingresso, e il numero di persone presenti non credo superi il centinaio. Si rianima in noi la speranza di riuscire ad arrivare in transenna, chi l'avrebbe immaginato? Ci sediamo all'ombra e cerchiamo di rilassarci nonostante il caldo notevole e l'umidità soffocante. La fila si allunga lentamente. Dopo un'oretta arrivano anche Lucia e Sara.
L'apertura dei cancelli è prevista per le 19, ma alle 16.30 minacciano di farci entrare per proseguire l'attesa all'interno dell'area dell'ippodromo. Tempismo perfetto...proprio in quei minuti Claudia e Denise sono andate a fare scorta di beni essenziali, tipo acqua e un cartellone per scrivere la frase che è ormai il nostro marchio di fabbrica (il cartellone della sera prima è rimasto appeso in transenna lol). Le chiamo, mando loro mille messaggi, ho l'angoscia che ci facciano entrare prima che loro siano di ritorno...e invece arrivano in tempo, tutte trafelate. Dopo una breve attesa ci fanno entrare davvero, ma ovviamente dentro è il caos! Lì la fila (fila? Con gente ammassata e altra gente che si intrufola in tutti i modi possibili per passare davanti) si fa sotto il sole, il bel sole cocente delle 16.30 di un 12 giugno di Milano...momenti di sconcerto e anche sconforto, nonchè di rabbia nei confronti dell'organizzazione assolutamente carente. Nessuno controlla la situazione in fila, ci dicono di lasciare libero un corridoio di passaggio per i membri della security ma poco dopo questo corridoio viene invaso dai furbastri che con nonchalance provano a scavalcare la fila, prontamente rimandati indietro da chi ormai ha deciso che se deve soffrire così tanto che almeno sia per una buona ragione, ossia la transenna. Nel frattempo arriva anche Cristina in compagnia di Monica, una dei vincitori del m&g di quella sera. Il tempo passa lentissimo e il caldo è quasi insopportabile, io e Claudia troviamo un po' di ristoro all'ombra di un albero nell'area bar, sorseggiando acqua ghiacciata e osservando il palco da lontano - e da dietro - mentre gli Stereophonics fanno il soundcheck. Poi riprendiamo il nostro posto in fila. Attimi di confusione e anche fastidio quando ci fanno spostare e compattare tutti, come se non fossimo già abbastanza stretti, perchè quelli della security devono portare delle tavole di legno e dell'altro materiale al di là della zona in cui siamo ammassati noi. Devono preparare il percorso su cui dovremo passare noi quando apriranno il cancello...e ovviamente in tutta la giornata non hanno trovato un momento migliore per farlo che quando la folla è tutta concentrata all'ingresso. Complimenti per l'intelligenza e l'esemplare organizzazione! Per fortuna il sole si è nascosto dietro un grande albero davanti a noi per cui siamo all'ombra. Ogni tanto un fremito percorre la massa di fans sudati e accaldati e per due volte ci compattiamo ancora di più, non si sa bene per quale motivo...finchè alle 18 ci ritroviamo tutti in piedi, belli schiacciati l'uno all'altro, ad aspettare l'apertura dei cancelli che avverrà come minimo dopo un'ora. Fantastico! La solita storia delle file ai concerti italiani, con attese infinite in piedi e tutti appiccicati gli uni agli altri perchè qualcuno non sa starsene seduto tranquillo e induce tutti gli altri ad alzarsi in piedi controvoglia per non perdere il posto mantenuto con fatica fino a quel momento. Arrivano le 19 e la security non accenna a farci entrare...anzi, si nota che sono tutti indaffarati al di là della transenna/cancello: stanno finendo di preparare la passerella su cui dovremo correre per arrivare al palco. Ah bene. Quindi stiamo aspettando perchè loro non hanno trovato un momento migliore per quel lavoro...morale della storia, aprono con ben mezz'ora di ritardo! Dopo aver superato indenne il cancello per il controllo del biglietto, con animali che spingono oltre ogni buon senso sperando forse di uccidere qualcuno eliminando così qualche rivale nella battaglia per la prima fila, ecco la temuta corsa verso il palco...che si rivela più breve e meno traumatica del previsto. Seconda fila centralissima e possiamo sederci, per fortuna all'ombra anche qui, per riposarci e riprenderci sia fisicamente che mentalmente dal pomeriggio appena trascorso. Per essere quelle che non avevano intenzione di fare file e che ancora meno pensavano ad arrivare davanti, direi che il posto che abbiamo guadagnato è di tutto rispetto! Brave noi!! Anche Lucia e Sara, e poi Cristina, Monica e Silvia riescono ad arrivare in seconda fila anche se un po' più laterali di noi. Che l'attesa abbia inizio.

Dopo meno di un'ora ecco i nostri amici Stereophonics, Mr Jones ha sempre i suoi capelli stupendi e il chitarrista mi fa troppo ridere per le smorfie che fa, per le fossette sulle guanche quando sorride e per il modo in cui incita il pubblico. Pubblico che risponde un pelino meglio rispetto a quello di Roma. Le 3 ragazze che ho davanti a me sembrano essere capitate lì per sbaglio: non muovono un braccio, non cantano, non sembrano per niente interessate, se ne stanno appoggiate alla transenna come se non stesse succedendo niente. E il peggio è che si comporteranno così anche durante il set dei Killers, suscitando in me un nervosismo incredibile! Che cacchio ci vieni a fare in transenna ad un concerto dei Killers se non salti, non balli, non ti agiti, non dimostri in nessun modo il tuo entusiasmo? Se non conoscere i testi delle canzoni - e le ragazze in questione conoscevano solo Human, ma nemmeno tutta - non è una colpa, non partecipare per nulla al concerto dopo che hai sofferto per arrivare in prima fila la ritengo una cosa stupidissima! Ma va beh... Palco pronto, le luci non si spengono...i Killers fanno il loro ingresso con Mr. Brightside, secondo quella che è diventata la loro scaletta classica. Seguono Spaceman e The Way It Was, bellissima dal vivo, preceduta dall'introduzione di Brandon simile a quella della sera precedente "Ciao Milano. Noi siamo i ragazzi della città del peccato. Did you bring your rosaries tonight? We'll try not to corrupt you"


Si va avanti con una scaletta praticamente uguale a quella di Roma, con una piccola variante su Shadowplay quando, alla fine della canzone, noi continuiamo a sostenere il core di oh oh oh oh oh tanto che Brandon ci imita e riprende a cantarli, mentre anche gli strumenti si associano a lui per un finale esplosivo.
E' quasi commovente vedere come vengono accolte le canzoni di Battle Born, se le avessero suonate tutte qui in Italia all'inizio del loro Battle Born tour sono sicura che non ne avrebbero eliminate così tante dai live.
Somebody Told Me viene aperta da quell'intro fenomenale che avevo già avuto la fortuna di sentire l'autunno scorso.
Ad un certo punto Brandon si piazza dietro il suo pianoforte...e ci regala una reprise di Human colma di sentimento, solo lui e le note del piano, e noi che cantiamo al buio...senza interruzione comincia un'altra canzone, Here With Me, presto seguito dal resto della band. Questo brano non è uno dei miei preferiti dell'album ma fatto così risulta davvero bello!

For Reasons Unknown, Frome Here On Out e Dustland entusiasmanti come la sera prima (c'erano dubbi?) e anche la cover è la stessa, Volare (Nel Blu Dipinto Di Blu).

Con Read My Mind il pubblico si scatena ancora di più, tanto che Brandon ad un certo punto tenta di prendere il sopravvento sulle nostre voci scherzando con un "My turn, my turn".


Si conclude la prima parte del set, e mentre aspettiamo che tornino sul palco ci chiediamo se ci saranno sorprese degne di quelle di Milano...il ritorno in scaletta di Jenny si fa perdonare l'assenza di Bones o di altre chicche - confermando che Under The Gun a Roma è stata un'eccezione dovuta allo spettacolare pubblico. Brandon ci chiede cosa vogliamo sentire, le voci si dividono equamente tra chi chiede Bones e chi vorrebbe Battle Born...e parte When You Were Young, il pezzo finale con cui i Killers ci salutano, non senza aver prima ringraziato "Goodnight, we love you, thank you" (Brandon), seguito dal "Thank you" di Ronnie che uscendo dal palco si ferma proprio davanti al microfono


Nella scaletta in teoria c'era anche Flesh & Bone ma non l'hanno eseguita :(
Anche stasera Brandon ha sorriso un sacco, evidentemente soddisfatto dalle reazioni e dalla partecipazione del pubblico. Degni di nota sono i momenti in cui si sbottona un bottone della camicia per poi riabbottonarselo quando calano le luci, in un giochetto di cui solo lui conosce il senso ma che fa troppo ridere, oppure lo starnuto che gli scappa mentre è girato di spalle, ma che viene prontamente visto da Lucia e Sara, con conseguenti risate. Dave è stato un mostro, non credo di averlo mai visto così esaltato e in forma. Sarà merito della presenza tra il pubblico della sua compagna e di suo figlio, avvistati da Cristina ai margini del pubblico. Su Ronnie non c'è bisogno di dire molto, è il nostro mitico Ronnie Vannucci che viene acclamato ogni volta che le luci si concentrano su di lui. Anche Mark sembra essersi goduto appieno la serata, nel suo stile sobrio e pacato da dio del rock e del basso.
Purtroppo nemmeno stasera siamo stati onorati della presenza di Battle Born e della passeggiata in transenna di Brandon che accompagna la canzone. Come a Roma, il palco è troppo alto e privo di scaletta. Scaletta che se ci fosse stata sarebbe stata sicuramente utilizzata da Brandon per raggiungere la prima fila e fare festa insieme a noi, da tanto era esaltato e contento in entrambe le serate :D

Saluti di rito all'uomo della consolle, che non  manca di consegnarci la setlist che aveva tenuto da parte per noi, e poi usciamo rimanendo imbottigliati per qualche minuto nella marea umana che cerca di varcare la soglia dell'ippodromo. Altra nota negativa per l'organizzazione...ma pazienza, presto siamo fuori, a cercare di capire se e dove è possibile incontrare la band. Dopo aver percorso il perimetro di mezzo ippodromo senza notare niente di rilevante ai vari ingressi, tra cui quello principale, e messi a dura prova da caldo e stanchezza, desistiamo dal nostro proposito. Una coca cola bella ghiacciata mi farà riprendere la capacità di connettere. Andiamo in hotel, dove Claudia deve riprendere la sua valigia che aveva lasciato lì poche ore prima, e prima di salutarci ridiamo per qualche minuto all'ingresso scherzando sulla nostra dipendenza da concerti e su quanto ci sarebbe utile iscriverci a qualche gruppo di auto-aiuto per cercare di ritornare a comportarci come persone normali. Quindi doccia, stupenda splendida tanto desiderata mai così amata doccia, dopo esserci rese conto che il condizionatore della stanza non funziona (a dire il vero prima ci siamo rese conto che il telecomando non ha le batterie...colpo di genio di Sara, prende le batterie del telecomando della tv...ma il condizionatore non si accende comunque...Sara torna in reception - 4 piani 4 di scale - per provare a farsi dare delle batterie nuove, ma alla fine il condizionatore rimane inutilizzabile) e quindi costrette a spalancare la finestra per non morire soffocate in quella minuscola mansarda...ma la stanchezza è troppa, per cui nonostante il caldo mi addormento praticamente all'istante. 
Il giorno dopo abbiamo il treno alle 12.30 e possiamo fare tutto con calma, compreso prendere un fantastico caffè zero alla stazione e un big mac da mangiare poi in treno. Ma parliamo del treno...perchè se la trasferta si è aperta con il frecciargento in ritardo, si chiude con il frecciabianca a cui manca un vagone, ovviamente il vagone su cui avrei il mio posto. Parlo con il capotreno, mi dice che sì effettivamente hanno tolto un vagone, di sedermi dove trovo posto che poi passerà a comunicarmi dove è stato riprogrammato il mio posto e quello delle altre persone che come me dovevano salire sul vagone 4. Passa il controllore che non sa niente di tutta la storia, ma poco dopo torna il capotreno indicandomi dove posso andarmi a sedere, mentre il controllore mi dice che, se non fosse stato possibile trovarmi un posto, mi avrebbero fatta accomodare in prima classe per scusarsi dell'inconveniente. Va beh, andata anche questa. Arrivo a Vicenza e prendo al volo (letteralmente visto che parte dopo 4 minuti) il regionale che mi porta a Lerino. Se la mattina avevo poca voce, ma ce l'avevo comunque, arrivo a casa con le corde vocali totalmente inutilizzabili! Colpa del mix composto da due concerti in due sere consecutive, in cui non mi sono certo tirata indietro al momento di cantare a squarciagola, e dall'aria condizionata dei treni, come sempre eccessiva. Solo oggi, lunedi 17, mi sta tornando un po' di voce...
E ora manca esattamente un mese al terzo capitolo dell'avventura italiana dei Killers! Dopo Lucca non so quando potrò rivedere i miei Killers...quindi per ora cerco di non pensarci, mi cullo nei miei splendidi ricordi, mi rivedo qualche video cercando di non piangere come una fontana e di non farmi sommergere dalla malinconia e dalla nostalgia...Killers, thank you, I love you!



Setlist  

• Mr Brightside   
• Spaceman 

• The Way It Was 

• Smile Like You Mean It
       
• Bling 
 
• Shadowplay 

• Miss Atomic Bomb 

• Human 
 

• Somebody Told Me
• Here With Me (Human acoustic snippet intro)
• For Reasons Unknown  
• From Here On Out  

• A Dustland Fairytale 

• Volare (Nel blu dipinto di blu) (Dean Martin cover) 

• Read My Mind 

• Runaways 

• All These Things That I've Done  

 
 Encore:     


• Jenny Was A Friend Of Mine  
• When You Were Young
   


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