giovedì 13 settembre 2012

The Killers - 10 settembre 2012, London

Iniziamo con il racconto del viaggio, che è stato un'avventura dentro l'avventura. Io e Cristina arriviamo a Stansted nella tarda mattinata di domenica 9 settembre per trovare una giornata calda e soleggiata, la più calda dell'estate ci dicono. 27 gradi a Londra in effetti non sono frequenti. Aspettiamo Lucia e poi tutte insieme saliamo sul bus Terravision. E lì comincia l'incubo. Il bus era rimasto sotto il sole per chissà quanto prima della partenza, dentro c'è un caldo allucinante, niente aria condizionata e niente finestrini da aprire. Non si respira. Senza parlare dell'aria calda proveniente da ruote e motore che ci arriva da una strana apertura sul fondo, sotto il tappetino che riveste il corridoio tra le file di sedili. Dopo mezz'oretta comincio a non sentirmi bene, mi appoggio con la testa al sedile davanti sperando che il fatto di staccare la schiena dal sedile imbottito che mi tiene un caldo assurdo mi sia un po' di sollievo. Ma niente, va sempre peggio, sento le mani e le braccia che cominciano a formicolare, le gambe che tremano, la testa leggera e un sempre più pesante senso di nausea. Alla fine sono costretta a chiedere all'autista di accostare per poter scendere a prendere una boccata d'aria. Fuori ci saranno 10 gradi in meno rispetto all'interno dell'autobus, dopo qualche respiro profondo mi sento già molto meglio. Quando risalgo mi sdraio su due sedili che erano vuoti e mi faccio il resto del viaggio così, sperando che la nausea non torni. Arrivate a Victoria Station festeggiamo perchè possiamo di nuovo respirare, c'è un po' di venticello e si sta così bene! Ci prendiamo un gelato, comincio a sentirmi meglio, certo che non è il modo migliore per cominciare la trasferta ma per fortuna è tutto passato.
Andiamo a fare il check in all'hotel e poi ci concediamo un pomeriggio a spasso in centro, tra Oxford Street e il London bridge. 


Sto ancora smaltendo il caldo sofferto sul pulman e in maniche corte sto benissimo, nonostante il vento freddo che soffia e la temperatura che si abbassa rapidamente dopo il tramonto. Ceniamo con una buonissima pizza da Pizza Hut, poi mi prendo anche un ice milk shake che mi rinfresca, che goduria!
Niente baldoria la sera, ma a letto presto per essere fresche e riposate il giorno dopo!

Lunedi 10 settembre siamo già tutte alzate prima che suoni la sveglia, così andiamo a fare colazione e poi ci avviamo con calma verso il Forum, che dista una decina di minuti a piedi. Quando arriviamo sono quasi le 9 e ci sono una decina di persone davanti a noi. Saluto la prima tipa che incontro e in risposta vengo indirizzata in malo modo alla fine della mini-fila. Se per caso avessi avuto voglia di fare amicizia ed essere cordiale con le vittime inglesi, loro hanno fatto subito in modo di farmi passare la voglia. Poco importa, con Cristina e Lucia si sta bene e non mancano le occasioni per ridere. Dopo pochi minuti arrivano due simpatiche ragazze svedesi, le uniche con cui parleremo durante la giornata e che si dimostrano gentili, forse perchè come noi non fanno parte di nessuna cricca di cortigiane...Il tempo ci fa impazzire, se c'è il sole fa davvero caldo, ma se arrivano le nuvole e si alza il vento in pochi secondi ci si congela, e questi repentini cambiamenti si alternano con una frequenza elevatissima, è tutto un metti-togli strati di vestiti. A turno facciamo delle brevi perlustrazioni nei dintorni, per comprare qualcosa da bere e degli snack e per controllare cosa succede (cioè niente, calma piatta per tutta la mattinata). Durante una di queste perlustrazioni incontro l'uomo della consolle, che scherzando mi chiede cose ci faccio lì e di che concerto parlo.
Accanto a noi parcheggiano i furgoncini del catering che scaricano tonnellate di cibo: frutta e verdura di tutti i tipi, cibo confezionato, bevande, friggitrice e altre pentole e stoviglie. Che la cornucopia di frutti a cui ha accennato Brandon in un'intervista recente abbia a che fare con tutto questo ben di dio e non con le canzoni nuove?
In ordine sparso andiamo a prendere il pranzo da Pret a manger, poi arriva Elisa, la mia "ospite". Ogni tanto due gocce di pioggia ci fanno temere il peggio, ma ogni volta si tratta appunto solo di due gocce che smettono subito, per fortuna.
Verso le due e mezza comincia a esserci trambusto davanti all'entrata di servizio, gli uomini della security predispongono una transenna (che sono venuti a prendere in prestito da quelle che hanno messo dove siamo noi per delimitare la fila) in mezzo al marciapiede, chiaro segnale che sta per arrivare qualcuno che vogliono proteggere dall'assalto di noi fans. Io ho fatto in tempo a mangiare solo metà del mio pranzo, e sono lì con il sacchetto dei panini in mano, la fotocamera nell'altra mano e lo zaino cacciato in qualche modo sulla spalla. Di lì a pochi minuti arriva un furgoncino da cui esce Mark che entra senza degnarci di uno sguardo,e Dave, che saluta ma che entra anche lui senza fermarsi. Dopo di lui arrivano anche Brandon e Ronnie. Vengono subito presi in ostaggio dalle solite persone, che avendo già decine di foto con loro ritengono di avere la precedenza e se li accaparrano per foto e autografi. Io, timida e timorosa di disturbare, non oso passare davanti agli altri come invece hanno fatto gli altri con me, così perdo l'occasione per avere una foto con Ronnie o un autografo da uno dei due, che rimangono fuori qualche minuto prima di affrettarsi a entrare per il soundcheck. Torniamo alla fila solo per correre di nuovo all'entrata secondaria dopo non molto, quando torna fuori Dave. Anche con lui non ho fortuna, c'è sempre qualcun altro più spigliato di me che se lo ruba. Pazienza...


L'attesa prosegue lenta ma nemmeno troppa noiosa, la fauna che abbiamo davanti è così divertente da osservare e studiare! Arrivano le vippesse, ovviamente loro sono in guest list, scendono dal taxi direttamente davanti all'ingresso e senza guardare nè salutare nessuno (chissà che brutto colpo per le cortigiane che bramano ogni segno da parte delle due) entrano nella venue. Dopotutto sono delle vippesse, no? Mica si possono mescolare alla plebe!
A metà pomeriggio arrivano quelli della BBC a controllare i biglietti, all'inizio non sembrano riconoscere i nostri, ma alla fine è tutto ok e ci attaccano un bollino numerato che ci garantirà l'accesso. Alle 6 in punto aprono e ci fanno incanalare in quattro diverse file per farci entrare dopo aver controllato borse e biglietti: come al solito questo è il solito modo per farsi superare da chi è dietro ma capita nella fila più veloce. Poco male, riusciamo a finire in transenna lo stesso, dal lato di Dave, ma il palco è così piccolo che siamo allo stesso tempo quasi davanti alla saettona. Sul pavimento sotto la saettona è attaccata una setlist, da dove siamo non si vede nulla ma sfrutto lo zoom della mia fotocamera per riprenderla nella speranza di riuscire a leggere le tracce...e ci riesco! Scopriamo così che oltre ad avere una scaletta un po' diversa dal solito ci saranno anche Flesh&Bone (che non vedevo l'ora di sentire dal vivo) e una canzone del tutto nuova, Here With Me. Pochi secondi di esaltazione e poi mi ricompongo.

Alle 7 comincia il dj set di Zane Lowe. Che mi fa quasi addormentare sulla transenna, ma davvero pensa che quel genere di musica possa piacere al pubblico dei Killers? Per fortuna poco prima delle 8 se ne va per lasciare posto a loro! 
E finalmente eccoli sul palco, accolti come sempre da un pubblico estasiato e fremente.


Inizio con Runaways, e io senza un motivo preciso mi ritrovo con le lacrime che mi scorrono sulle guance. Brandon mi guarda e sorride, non so se sia perchè mi ha riconosciuta o perchè gli fa ridere vedere che c'è qualcuno che piange già dopo 2 minuti dall'inizio del concerto. Per le successive 3 canzoni la scaletta è uguale a quelle dei concerti precedenti, ma alla quinta traccia ecco che arriva Flesh&Bone. Brandon si stupisce quasi che sappiamo le parole (anche se non tutte, personalmente). Di nuovo ecco le lacrime scendermi sulle guance, e di nuovo Brandon che mi fissa...solo che mi becca in un momento in cui non sto cantando perchè non so le parole di quel tratto, così gli sorrido e lui ricambia in modo quasi impercettibile.
Ronnie, nonostante non sia lontano, è nascosto dalla saettona e riesco a vederlo solo in alcuni momenti. 


Il pubblico è fantastico, nessuno spinge o sgomita, nessuno cerca di passare davanti, si sta belli comodi anche in transenna e si riesce a muoversi senza problemi nonostante stiamo tutti saltanto, ballando, cantando e agitando le braccia nell'aria. Fossero tutti così i concerti!
For Reasons Unknown e poi è il turno di Miss Atomic Bomb, che adoro da quando l'ho sentita di persona dal vivo. Anche qui lacrimuccia, e anche qui sguardo del Fiore...Questa canzone Brandon la canta benissimo, toccandosi una spalla e un braccio con un sorrisino e un'espressione molto maliziosa durante la strofa "Well all that I wanted was a little touch, a little tenderness and truth"! Il solito provocatore :)


Alla successiva canzone, Human, espongo il cartellone di The Killers Italia (lo stesso che avevo a Londra l'anno scorso!). Dave lo guarda, lo guarda anche Mark che è dalla parte opposta del palco. Brandon gli lancia uno sguardo per due volte...verso metà canzone lo tolgo perchè voglio godermi il concerto saltanto e alzando le mani senza impicci di mezzo.
Dave, proprio davanti a noi, ogni tanto ci guarda e fa una linguaccia, ma per la maggior parte del tempo se ne sta nel suo mondo, guarda per aria, forse cerca gli alieni. Comunque è in formissima.


Mark, dall'altra parte del palco, si esibisce di fronte a un pubblico/circo formato da gente con boa di piume rosa, orecchie rosa di pelo, maracas illuminate da led colorati, e si mette a suonare con un piede appoggiato su una delle casse, in uno dei momenti di massima esaltazione in cui l'abbia mai visto. 


Brandon sorride e ammira il pubblico in continuazione, ora guarda le prime file, ora guarda la balconata, ora guarda verso il fondo del locale. Ha quell'espressione di chi è soddisfatto di quello che vede ma che in fondo in fondo se l'aspettava. A Verona ha sorriso molto di più e in modo diverso, molto più sorpreso, quasi che non si aspettasse le reazioni che osservava. Là camminava ad un metro da terra per la felicità e la soddisfazione, qui a Londra è sì contento ma in un modo diverso, più contenuto. 

La saettona, con le sue luci che cambiano colore, mi ha finalmente conquistata e posso dire che mi piace e che sul palco fa la sua figura!

Con When You Were Young e una cascata di coriandoli di carta velina rossa e bianca a forma di K e saetta si conclude la parte di concerto che è stata trasmessa in diretta audio da BBC. Ma per noi che siamo lì al HMV Forum c'è un breve encore, con un'altra nuova canzone, Here With Me. Non sembra malaccio, anche se il testo a detta di chi l'ha decifrato non è proprio il massimo. Chiusura con A Dustland Fairytale, un piacevole cambiamento dalla solita scaletta.

Sudatissime ed abbastanza distrutte ci avviamo verso l'uscita. Passo dalla postazione dell'uomo della consolle per salutarlo, notando che sul desk c'è il regalino che gli abbiamo fatto noi per il suo compleanno e che gli abbiamo consegnato a Verona! Quindi usciamo e andiamo subito a comprare dell'acqua perchè stiamo morendo disidratate! Dopo ci mettiamo ad aspettare all'entrata di servizio insieme ad altre decine di persone, nella speranza che i 4 escano. Passa il tempo, alcuni furgoncini vanno e vengono, per un secondo esce Dave ma rientra subito. Mi sa che l'hanno mandato fuori a valutare la situazione, e quando lui ha riferito che tra le decine di persone in attesa ci sono anche le vippesse gli altri hanno deciso di andarsene senza passare a salutare i fans. Sta di fatto che ben presto i tizi della security vengono a dirci che i membri della band se ne sono già andati. Nessuno di noi gli crede e rimaniamo lì, col vento sferzante che mette a dura prova la nostra resistenza. Passano i minuti e la folla diminuisce, rimaniamo sempre in meno e nonostante continuino a ripeterci che la band non c'è più noi non desistiamo. Alla fine, dopo le 11, quando gli ultimi furgoncini vengono occupati dagli ultimi membri della crew rimasti e quindi se ne vanno, ammettiamo che quelli della security ci avevano detto il vero e che abbiamo aspettato per nulla. Se da un lato mi dispiace che per la seconda volta di fila ad un concerto a Londra a cui sono presente anch'io i Killers non escono (ma erano usciti nel pomeriggio, quindi non ha senso lamentarsi), dall'altro mi consola un po' sapere che anche nella loro amata Londra non sempre escono, che non è un comportamento che tengono solo negli altri paesi che amano meno.
Infreddolite e stanche torniamo all'hotel con in mente i ricordi e le sensazioni di una bella giornata e di un concerto speciale.



Setlist

• Runaways
• Somebody Told Me
• Smile Like You Mean It
• Spaceman
• Flesh And Bone
• For Reasons Unknown
• Miss Atomic Bomb
• Human
• Read My Mind
• Mr. Brightside
• All These Things That I've Done
• When You Were Young

Encore:
• Here With Me
• A Dustland Fairytale


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