giovedì 20 settembre 2012

Battle Born addiction

Giusto per rimanere in tema di dipendenze assassine.
Battle Born. Ufficialmente uscito il 17 settembre su iTunes e il 18 in versione fisica nei negozi, io l'avevo pre-ordinato da play.com, mi è stato spedito la settimana scorsa ed è arrivato - nemmeno a farlo apposta - il 18 mattina, facendomi saltare di gioia davanti alla cassetta della posta. Per fortuna nessuno mi ha vista...
Comunque me lo stavo ascoltando a oltranza già da qualche giorno, complice uno streaming su iTunes (anche se personalmente non potevo ascoltarlo, come tutti gli italiani, l'album si trovava in giro tranquillamente). Se è vero che adesso mi ha totalmente conquistata, devo ammettere che le prime reazioni sono state di tutt'altra natura. Ero spaesata, non mi ci ritrovato, le canzoni erano troppo diverse da quello a cui ero abituata, troppo strane, troppo nuove. Mi sono trovata spiazzata, quasi spaventata, non sapevo da che parti girarmi e da dove cominciare a prendere in mano quelle canzoni per cercare di capirle. Alcune le conoscevo già, e ho solo dovuto familiarizzare con la loro versione studio (Miss Atomic Bomb, Flesh And Bone, The Rising Tide), altre mi sono piaciute subito, anzi, mi sono sentita intrigata al primo ascolto (Carry Me Home, Deadlines And Commitments, Battle Born), per le altre ho avuto bisogno di pù tempo. Già al secondo ascolto le sentivo meno lontane, meno estranee. E più le ascoltavo più mi entravano nella testa e mi facevano sentire le farfalle nello stomaco e spuntare le lacrime. 
E' un album assolutamente non facile da capire e per niente immediato, non è adatto a quelli che cercano le canzonette che fanno colpo subito. E' fatto di brani elaborati, molto strutturati e variegati, che richiedono una certa dose di tempo e di ascolti per essere metabolizzati e compresi fino in fondo, e quindi apprezzati.
Trovo che nel complesso sia un album molto molto valido, un lavoro maturo, con canzoni molto diverse ma continui richiami, a volte quasi impercettibili, tra l'una e l'altra. Non mi sarebbe piaciuta una presenza maggiore delle chitarre, ma non mi lamento perchè le parti strumentali hanno dei momenti eccezionali, tanto che non riesco più a staccarmene e da giorni ascolto solo questo! E' uno di quei dischi che, se gli permetti di entrarti dentro, non te ne liberi più, diventa parte di te, lo senti nella testa e nella pancia.

Flesh And Bone: mi ci è voluto qualche ascolto per accettare questa versione, abituata com'ero alla potenza della versione live. Non che questa sia meno bella, ma forse è meno d'impatto. Rimane uno dei capolavori del disco.
Runaways: è il primo singolo e di lei si sa già tutto. Nell'album sta proprio bene, si integra con le altre.
The Way It Was: mi è piaciuto fin da subito l'inizio. La canzone non è per niente male, la sento triste ma anche aperta alla speranza...
Here With Me: testo che lascia un po' a desiderare, anche la canzone non è un granchè, decisamente meglio la versione live (che ho sentito una volta sola, forse era l'elemento novità unito alla felicità per essere presente alla prima esecuzione live della canzone a farmela apprezzare, vedremo l'impressione che ne avrò le prossime volte che potrò sentirla dal vivo).
A Matter Of Time: molto carica, anche di questa mi ha colpito fin da subito l'inizio. Canzone eccezionale.
Deadlines And Commitments: è quella che mi ha colpito ed entusiasmato di più al primo ascolto, strana, particolare, ti lascia un messaggio ma non riesci a decifrarlo. Rimane una delle mie preferite dell'album, una gran bella canzone, e il modo di cantare di Brandon, salendo in alto di tonalità, stranamente mi piace. Sarà che ha imparato a usare davvero bene la voce anche sulle note alte.
Miss Atomic Bomb: l'ho adorata immediatamente, anche perchè è molto simile alla versione live, per cui è stata un porto sicuro a cui approdare all'interno dell'album quando le altre canzoni mi stavano causando sentimenti contrastanti. E' intensa, si percepisce la sofferenza dietro la storia che racconta, Brandon è un genio nel trasformare le sensazioni, le emozioni, i sentimenti in parole!
The Rising Tide: un po' diversa dalla versione che avevo sentito l'anno scorso a Londra sia nella musica che nel testo, ma continua a piacermi. Per me avrà sempre un significato speciale!
Heart Of A Girl: la canzone più uduica dell'album, con Brandon che in certi punti sembra proprio Bono, sia nel modo di cantare che proprio nella voce. Non è una delle mie preferite, la trovo un po' troppo lenta, ma ha un suo perchè e oggettivamente è una bella canzone.
From Here On Out: avevo sentito dal vivo anche questa, non male ma sicuramente non è tra le mie preferite. E' molto veloce e ritmata, quasi allegra.
Be Still: al primo ascolto non l'ho nemmeno finita...batteria elettronica, lenta, lagnosa...il testo è molto valido, peccato per il lato musicale vero e proprio, che non mi piace assolutamente. C'è la alternate version che è un po' più animata, soprattutto dal punto di vista strumentale, ed è meno brutta della versione "standard", ma lo stesso questa canzone la salto tranquillamente.
Battle Born: parte molto bene, nella prima strofa inciampa un po', ma poi si riprende alla grande. E' un altro dei capolavori dell'album, sia per il testo che per la musica e per il cantato. Più la conosco e più la amo. La parte finale, in cui Brandon conclude con la frase "the welcome home" mi fa stare fisicamente male per quanto mi piace e il perchè mi piaccia così tanto e mi faccia stare così va al di là delle mie capacità di espressione.
Carry Me Home (bonus track): è bellissima ma anche un po' triste, non so perchè l'abbiano messa tra le bonus track quando meritava di stare nell'album molto più di altre canzoni. C'è una parte più o meno a metà che mi toglie il fiato...
Flesh And Bone (Jacques Lu Cont Remix): credo di non averla mai ascoltata tutta, di solito non mi piacciono i remix, non ne comprendo il senso, e questo non fa eccezione. Si poteva evitare.
Prize Fighter (bonus track): altro pezzo che non si sa come e perchè sia finito tra le bonus track, visto che non è per niente da buttare.

Per l'ennesima volta è come se i Killers fossero entrati nella mia mente, nei miei sogni, per carpirne quello che più mi piace e trasformarlo poi in musica, in note, in strofe. E' incredibile come mi fa sentire la loro musica, come se sapessero esattamente cosa e come suonare per colpirmi, per commuovermi e farmi battere forte il cuore e venire i brividi...prima di loro solo gli U2 sono riusciti a farmi stare così, a farmi innamorare così di una manciata di canzoni!

Quindi, cari assassini, prova superata egregiamente!


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