venerdì 17 febbraio 2012

The Killers, Franz Ferdinand, White Lies - 14 luglio 2009, Roma

E' giunto il momento del RomaRock, o Rock in Roma che dir si voglia, al temutissimo ippodromo Le Capannelle, ubicato in mezzo al nulla.
Mi ospita a casa sua la santa Laura, arrivo con l'aereo il giorno prima. Questa volta mancano Linda e Stefano, per cause di forza maggiore purtroppo non possono essere presenti.
Il giorno prima del festival ci studiamo tutte le strategie possibili immaginabili per affrontare preparate la giornata che ci attende.
La mattina del 14 alle 9 circa siamo in fila. Ci porta santa Laura in macchina. Più tardi riparte per andare a prendere Denise all'aeroporto. La fila è già discreta, non tanto da mettere in dubbio che arriveremo in transenna, ma abbastanza da farci capire che dovremo impegnarci anche stavolta.
Per le prime orette il caldo è sopportabile, riusciamo ad approfittare della poca ombra creata dalla cancellata dell'ippodromo e dagli alberi, ma ben presto il sole è bello alto in cielo e roventissimo! Ma niente paura, siamo super organizzate!! Il giorno prima abbiamo fatto una super spesa e grazie ad una borsa termica di Laura abbiamo un kit di sopravvivenza formidabile: acqua, coca cola, gatorade, Red Bull. Il caldo, il sole che scotta, le ore di attesa non ci fanno paura! 


Per ripararci un po' dal solleone mettiamo in campo tutta la nostra creatività! Usando un ombrellone e i cavi della batteria che Laura ha in macchina e i cartelloni che mi sono portata io per eventuali banner costruiamo un'opera ingegneristica all'avanguardia, il Raccoon Camp! 


Per qualche ora il nostro accampamento ci fornirà un discreto riparo dal sole e dal caldo, finchè quelli della security non ci innaffiano con il tubo dell'acqua, causando il crollo di parte della struttura...
Laura e Denise hanno deciso che in questa occasione non staranno in transenna ma si prenderanno un bel posto in tribuna, ma devono lo stesso fare la fila insieme a me e Claudia perchè i posti in tribuna sono pochi e soprattutto essendo la tribuna posta lateralmente i posti più vicini saranno presi d'assalto. Insomma, ce la si può prendere con comodo ma non troppo!
Tutto sommato la giornata passa in modo piacevole, nonostante il sudore e la stanchezza della lunga attesa. Sentiamo parte del soundcheck, qualche giro di basso, un po' di batteria, ci esaltiamo. Ci si prepara mentalmente alla corsa devastante (stando a sentire chi l'ha già affrontata) che ci porterà alla transenna. Sappiamo che non è un percorso lineare ma che ad un certo punto dobbiamo fare quasi una svolta a U. Sarà una bella sfida. A metà pomeriggio i tizi della security cominciano a spostare le transenne per prepararsi al momento dello strappo del biglietto e dell'ingresso. E ci accorgiamo che, fregandosene dell'ordine di arrivo dei presenti, decidono di istituire 3 punti di controllo dei biglietti in corrispondenza di 3 "curve" del serpentone creato dalla gente in fila...peccato che, mentre al primo punto ci sono effettivamente le persone che sono arrivate per prime la mattina, agli altri due punti ovviamente ci sono persone arrivate molto dopo, che per una botta di culo si troveranno ad entrare prima di noi che siamo arrivati alle 9 e che ci siamo incolonnati dietro ai presenti. Se fossimo arrivati 4 ore dopo ora saremmo in uno dei punti fortunati! Cosa ci si può fare? Niente, perchè siamo in Italia e qui funziona sempre tutto alla membro di segugio, anche le file per i concerti! 
Ovviamente a causa di questa novità l'agitazione è alle stelle, ora abbiamo il terrore (motivatissimo!) di non riuscire ad arrivare in transenna, se passano davanti anche quelli arrivati dopo sarà davvero una lotta all'ultimo sangue. Gli ultimi minuti in piedi prima dell'apertura sono quasi intollerabili. Per fortuna i geni della security decidono di farci entrare a scaglioni di 15: 15 dal primo punto di controllo, 15 dal secondo, 15 dal terzo, e via così. Noi non rientriamo nei primi 15...prima di noi entreranno una cinquantina di persone...possiamo ancora farcela per la transenna, vuoi che non abbia posto per più di una cinquantina di persone? Tenendo conto che molti preferiscono stare al centro anche se non proprio in prima fila...cerco di essere ottimista ma l'angoscia mi sta divorando. Per fortuna arriva il nostro momento. Dopo le ore di attesa e caldo la corsa è massacrante, non finisce più, gira di qua, gira di là, dov'è il palco? segui gli altri, non farti superare, dai che manca poco...TRANSENNA!! Laterale sulla destra, dalla parte di Dave, ce l'ho fatta! Claudia mi raggiunge, ricominciamo a respirare, ci sediamo e aspettiamo che il cuore torni ad un ritmo normale. La bocca riarsa dalla sete, sudore ovunque. Per fortuna abbiamo la transenna, possiamo appoggiarci per riprenderci un po', e oltretutto ci fa anche un po' di ombra. Che sospiro di sollievo essere lì. Ormai la parte difficile e ansiogena è passata, da adesso in poi solo divertimento, emozioni, musica!

Saltiamo la parte di vuoto tra l'arrivo alla transenna e l'inizio del festival. 
Arrivano sul palco i White Lies. Li conosco già, apprezzo le loro canzoni, ma sinceramente non mi sono mai documentata su di loro e non so cosa aspettarmi. Col senno di poi devo ringraziare i Killers perchè forse senza di loro non avrei mai assistito ad un concerto dei White Lies e non me ne sarei mai innamorata! E' la loro prima data in Italia, sono impacciatissimi e soprattutto giovanissimi! La battuta che sorge spontanea è che li hanno messi a suonare per primi perchè sono così piccoli che devono finire presto per andare a letto presto :-)
Si vede che sono emozionati, ma se la cavano benone, le loro hit sono ben accolte dal pubblico che le conosce bene.
Per quanto mi riguarda è amore a prima vista. La cosa che mi colpisce di più è che il vocione di Harry provenga da quel ragazzino timido e immobile sul palco, come un bambino alla sua prima recita all'asilo. Mi fa una tenerezza incredibile! Per non parlare di Jack, con quel caschetto di capelli mossi dall'aria del ventilarore e le guanche rosse per il caldo, l'emozione e lo sforzo.


Dopo il loro breve set (dopotutto hanno solo un album all'attivo) il palco viene allestito per i Franz Ferdinand. Anche loro non li ho mai visti dal vivo, però li conosco un po' meglio di quanto conosco i White Lies.
Fin da subito dimostrano un'energia e una padronanza del palco spettacolari. Hanno organizzato uno show di tutto rispetto, rimango incantata a guardare le immaginie sullo sfondo dietro di loro o a vedere come si muovono. Alex è affascinante da morire, ci sa veramente fare, è una sorpresa continua. Nick è scatenato, ad un certo punto scende dal palco e corre davanti alla transenna facendo impazzire la prima fila. Colori e luci strepitosi!


Sono sconvolta (in positivo ovviamente) dalla loro performance, guardo Claudia e le dico che ho paura che i Killers non sappiano fare di meglio, ho la netta impressione che lo show dei Franz Ferdinand sia impareggiabile. Insomma, ho paura che i Killers non siano in grado di reggere il confronto con questi mostri da palcoscenico! Claudia mi conferma di avere lo stesso timore...Brandon, Dave, Mark, Ronnie, dovrete mettercela tutta per dimostrare quello che valete!
I Franz se ne vanno dopo aver riscosso un enorme e meritato successo.

Ed eccoci a noi, pezzenti! Soliti preparativi del palco infiniti, solita attesa con la tachicardia che peggiora di minuto in minuto, solita pelle d'oca.
Salgono sul palco dopo il solito countdown, accolti da un pubblico elettrizzato. Brandon non ha la giacca con le piume, ma quella tutta nera con delle perline luccicanti sulle spalline, una delle mie preferite (sicuramente la preferisco a quella col fagiano). E' contento, sorride, ringrazia, sorride ancora. Gli piace il pubblico italiano, è un pubblico caloroso e partecipe, un pubblico che regala soddisfazioni!
La big K svetta sul palco in tutto il suo splendore!


Il loro concerto non presenta novità rispetto a quelli precedenti, scaletta invariata, niente degno di nota. Ma in realtà è tutto degno di nota, temevo che dopo i Franz Ferdinand loro avrebbero fatto fatica a stupire la folla e invece mi rendo conto che come al solito ci stanno regalando uno spettacolo fantastico, carico, coinvolgente e travolgente.
Brandon guarda più volte dalla nostra parte (e sorge spontaneo il solito dubbio: che ci abbia riconosciute?), gli eye contact sono numerosi e micidiali. Dave ci fa le smorfie, noi ridiamo, lo chiamiamo, lui ride e fa il pagliaccio davanti a noi, è uno spettacolo nello spettacolo avere a che fare con lui!


E poi...durante Mr Brightside la scena epica. Non sempre Brandon si tocca il petto mentre canta le strofe di questa canzone, non so se stavolta lo farà ma in caso sono pronta a immortalarlo. Mille volte mi sono lasciata sfuggire quel gesto che fa andare in tilt praticamente tutti i fans dei Killers, ma questa volta sono preparata!! Vediamo se mi accontenta...si ma oddio cosa fa? Si piazza proprio davanti a noi e ci regala un momento colmo di enfasi, così sentito, così vissuto, così intenso... Scatto e non riesco a credere che il tutto si sia svolto a tre metri da me. Sembra troppo perfetto, troppo bello per essere vero, eppure la foto parla chiaro, me la riguardo, è una delle foto più belle che mi sia mai capitato di fare!


Il concerto prosegue, ci sono le ultime 4 canzoni. Altri eye contacts. Credo di essere ormai del tutto senza voce ma non importa, canto lo stesso il più possibile fino alla fine. 
Ronnie si alza dalla sua postazione per il rito del lancio della bacchetta e...individua Denise e Laura in tribuna e lancia verso di loro una bacchetta O_O peccato che la suddetta bacchetta colpisca un dito di Laura (causando un brutto livido) per poi precipitare qualche gradino sotto, dove qualcuno che non è il destinatario se la accaparra tutto contento. Peccato per la sfortuna e per la bacchetta persa, quello che conta è il gesto e per questo Ronnie è un grande!
Escono dal palco, lasciandoci lì stordite e accaldate, soddisfatte, felici, malinconiche. Ora è davvero tutto finito, chissà quando li rivedrò, continueranno il loro tour altrove e chissà cosa faranno in futuro...

Proviamo a cercare l'uomo della consolle ma non lo troviamo nel suo "recinto", e visto che quelli della security hanno fretta di farci uscire non lo cerchiamo oltre e ce ne andiamo. Fuori ritroviamo Denise e Laura, c'è anche Sara e altre persone che conosciamo di "fama" o di vista. Andiamo ad aspettarli davanti all'ingresso da cui ci hanno fatti entrare nel pomeriggio. I cretini della security inventano qualche balla per spingerci ad andarcene, cose tipo "sono già andati via", "non escono da qua", eccetera, ma l'esperienza insegna che non bisogna credere a una sola parola di quello che dicono. Dopotutto siamo in pochi,meno di una ventina di persone. Altri stanno aspettando ad un altro ingresso, alla fine nessuno sa da dove usciranno, in queste situazioni conta sempre tanto la fortuna.
Dopo un'attesa nemmeno troppo lunga ecco che da lontano compare Brandon, accompagnato dall'immancabile J-man. E' l'uomo più felice della terra (Brandon, non J-man). Tra noi e lui una transenna. Lo salutiamo, lui sembra riconoscere alcuni di noi e risponde "Hey, hi!". Fa qualche autografo e poche foto, J-man ha fretta di portarselo via. Mentre siamo tutti concentrati su Brandon spuntano anche Dave e Ronnie, vedono che siamo con Brandon e fanno marcia indietro, andandosene senza nemmeno arrivare alla transenna...ancora mi chiedo il perchè di quel loro comportamento, a sapere che si sarebbero defilati senza nemmeno darci il tempo di raggiugerli li avrei rincorsi e chiamati ad alta voce (ehm, si, voce...quale voce?). Purtroppo prima che ce ne rendiamo conto sono già scomparsi, ci hanno lasciati lì con Brandon, che nel frattempo se ne sta andando trascinato via da J-man.

In teoria noi di TKI avremmo un regalo da consegnare a ciascuno di loro, come facciamo visto che in pratica si è fatto vedere solo Brandon? Idea!! Proviamo ad aspettarli davanti all'hotel in cui presumiamo che alloggino! Di corsa con l'auto di Laura torniamo in centro a Roma e ci piazziamo davanti all'hotel. Non siano nemmeno sicure che stiano davvero lì...Non si vede nessuno, nessun movimento, niente di sospetto. L'alternativa è che una di noi entri nell'hotel, chieda di loro, e in caso di risposta negativa lasci lì i loro regali facendo finta che siano da parte di qualcuno dell'organizzazione e dicendo che devono essere recapitati ai Killers. Stiamo in macchina a progettare come fare, cosa dire, come comportarci. Il problema è che siamo reduci da un concerto! Sporche, sudate, spettinate, conciate come delle barbone, non ci farebbero nemmeno varcare la soglia dell'hotel! A malincuore rinunciamo al nostro piano per la consegna dei regali e ce ne torniamo a casa di Laura...e fine della giornata, della fatica, delle risate, delle canzoni, delle emozioni...per noi è anche la fine del Day&Age tour, non si può dire che siamo tristi ma siamo consapevoli che non li rivedremo tanto presto...meglio ripensare alla giornata appena vissuta e imprimere a fondo nella memoria tutti quei ricordi, aggiunti ai ricordi meravigliosi dei concerti precedenti...la post gig depression è già in agguato, la sento che si sta insinuando dentro di me e mescolandosi alla stanchezza mi fa venire voglia di piangere...
A presto, Killers! Just take your time, but not too much time!



Setlist

•  Human
•  This Is Your Life
•  Somebody Told Me
•  For Reasons Unknown (extended)
•  The World We Live In
•  Joyride
•  I Can't Stay
•  Bling (Confession Of A King) extended
•  Shadowplay (Joy Division cover)
•  Smile Like You Mean It
•  Spaceman
•  A Dustland Fairytale
•  Read My Mind
•  Mr. Brightside
•  All These Things That I've Done

    Encore:
•  Bones
•  Jenny Was A Friend Of Mine
•  When You Were Young

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