mercoledì 31 agosto 2011

I Killers in studio!

I Killers sono davvero in studio e stanno davvero lavorando al nuovo album! Questo significa che presto (anche se è un presto relativo...nessuno ha ancora idea di quanto ci metteranno a completare il lavoro) avremo delle nuove canzoni e un nuovo tour!! Sperando che stavolta le date vengano gestite un po' meglio e non annunciate alla rinfusa e con poche settimane di anticipo come facevano di solito...

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martedì 30 agosto 2011

3-concerti-in-5-giorni - parte 2: The Killers - 20 agosto 2008, Dublin

Arrivata a casa da Budapest il 19 agosto verso l'ora di pranzo, all'alba del 20 sono di nuovo in viaggio, stavolta per l'Irlanda.
In aeroporto a Dublino ci si ritrova con Claudia e Laura, che ci ha preparato un dettagliatissimo fascicolo con tutti i riferimenti e le informazioni utili per la trasferta


Denise era arrivata la sera prima ed è già all'Academy che ci aspetta e prova a tenerci il posto. Corsa in taxi, con il tassista che si interessa ai motivi per cui siamo a Dublino, e arrivo all'Academy intorno a mezzogiorno. Davanti a noi ci sono una trentina/quarantina di persone (e tante altre ci passeranno davanti nel corso del pomeriggio con le scuse più diverse...). Raggiungiamo Denise, affidiamo i nostri bagagli (si, siamo arrivati direttamente dall'aeroporto senza passare prima in appartamento!) ad altri compagni di viaggio che non verranno al concerto con noi e ci sediamo per terra ad aspettare. L'attesa, questa compagna costante nella vita dei fans!! Decidiamo di fare uno striscione per Ronnie, dopo che a Budapest ci aveva detto di avere parenti in Italia ed era stato così disponibile con noi ci sembra il minimo. Mentre Denise e Claudia si occupano della scritta le vittime inglesi intorno a noi mangiano, si truccano, ci passano davanti, ridono come galline, leggono il nuovo numero di NME con Brandon in copertina... Si ferma un furgoncino da cui scendono vari personaggi tra cui Ray che ci passa accanto, io e Claudia lo salutiamo e lui ci riconosce dopo averci viste allo Sziget e ci saluta "Hi girls!". E' gratificante, davvero tanto gratificante, essere riconosciuti e salutati amichevolmente da qualcuno che lavora con i Killers!
Arriva il momento di entrare e comincia a salirmi l'ansia. So che la venue è piccolissima (600-700 posti) ma non so bene cosa aspettarmi, come reagirò una volta che sarò dentro...


Controllo del biglietto, ingresso, controllo delle borse, braccialetto anche stavolta (e che braccialetto!! Fighissimo!) e poi corsa folle seguendo gli altri, verso non so nemmeno io cosa...finchè mi ritrovo in seconda fila, centralissima proprio sotto il microfono di Brandon!! A un metro dal palco, che è bassissimo e vicinissimo. Quando mi rendo conto di quanto piccolo è quel posto e di quanto vicino è il palco mi sento quasi mancare, mi manca il respiro, ho il cuore che batte all'impazzata, mi vengono dei brividi assurdi, guardo Claudia che è nella mia stessa situazione, le dico che non so se sopravviverò a quella serata, ho davvero paura di non reggere all'emozione di avere i Killers così vicini, il palco si può toccare sporgendosi dalla transenna, e allungandosi un attimino di più si potrebbe toccare anche l'asta del microfono di Brandon...


Come band di apertura ci sono gli Halloween Town, quelli del Captain...e sinceramente posso dire che sono trascurabilissimi!
Tachicardia e brividi per l'emozione e per l'ansia mi accompagnano per tutto il tempo dell'attesa. Sto ancora peggio di come stavo al mio primo concerto, continuo a guardare il palco, la big K, la batteria di Ronnie, è tutto così vicino, troppo vicino, questo è un sogno e io sto dormendo nel mio letto...poi entrano loro, sono veri, sono qui davanti a me, sono uno dei pochi fortunati che è qui per questo warmup show intimo, ho fatto una pazzia assurda per poter essere qui...non è un sogno, è realtà!! Realizzo che sono sveglia e che sta tutto succedendo per davvero, e sono la persona più felice del mondo *_*
Il concerto è speciale, in tutti i sensi. Si vede che loro sono contenti di essere lì, in un posto così piccolo, ad un concerto intimo con i loro fans più appassionati. Brandon sorride un sacco, gli eye contacs non si contano, la prima volta che mi fissa dritto negli occhi rimango pietrificata, non ho nemmeno la forza di urlare, troppo emozionante...mi giro verso Claudia, uno sguardo e ci siamo dette tutto... 


Ronnie si cambia la maglietta a metà concerto, denudandosi di fronte a noi... 
Ci regalano una versione speciale di Shadowplay, con una reprise favolosa, una cosa che non avevano mai fatto prima e che non faranno mai più. Siamo davvero fortunate! Inoltre ci becchiamo la versione acustica di Smile Like You Mean It, con il violino di Ray e Brandon al pianoforte, una vera chicca, ancora più coinvolgente di quella "classica".
Finalmente posso fare delle foto decenti, il pubblico è relativamente tranquillo e la vicinanza al palco aiuta tantissimo!



Passiamo una splendida serata. Tutto sembra perfetto, la venue, l'atmosfera, loro 4 che sono meravigliosamente contenti e che danno il massimo, la compagnia... Quando loro escono di scena mi sento davvero tanto frastornata, mai avrei creduto di poter vivere dei momenti così intensi. Usciamo con calma a respirare l'aria fresca e frizzante della sera dublinese e decidiamo di fare il giro dell'isolato per cercare di individuare l'uscita secondaria dell'Academy. Lì troviamo una manciata di vittime che aspettano, sperando in quello in cui speriamo anche noi. In tutto non siamo più di una decina, tutte non inglesi. Perchè le inglesi, furbe!, sono rimaste ad aspettare all'ingresso principale dopo aver visto una limousine parcheggiata lì vicino. No comment!
Dopo poco che aspettiamo arriva l'uomo della consolle con un sacchetto del McDonald's, era andato a rifocillarsi! Ci vede e decide di regalarci le setlist anche a sto giro! E' o non è adorabile?!? 

pic by Claudia
Siamo tutti tranquilli e abbastanza rilassati, la porta è lì davanti a noi, se qualcuno esce non potrà sfuggirci!
Ad un certo punto la suddetta porta si apre e per un istante compare Brandon, ancora in abiti da concerto, fa capolino per chiamare Ray e altre persone della crew che sono fuori a fumare. Io sono la più vicina alla porta e forse una delle poche a notare che quello è Brandon...un grido mi si strozza in gola (e per fortuna, altrimenti avrei fatto una figura pessima con lui a mezzo metro da me!!), ho gli occhi spalancati e non capisco più niente, mi giro a guardare le altre, per cercare di capire se è stata un'allucinazione...il signor Fiori nel frattempo è già rientrato...rimango lì con il cuore in gola e le mani che tremano... 
L'attesa prosegue, se è uscito Brandon una volta ci sono buone possibilità che esca ancora e che escano anche gli altri per incontrare i pochissimi fans che li aspettano.
E infatti, ecco che finalmente Brandon esce per noi!! Camicia verde, quella vista in tante foto e che sembra essere il suo capo preferito del momento, jeans e sneackers, barbetta di due giorni. Il top, la mia morte! 

la camicia verde - pic by Pamela Littky
Mi passa accanto, a pochi centimentri, gli dico "Hi Brandon" e lui si gira per ricambiare timidamente il saluto. Comincia a fare autografi, io sono rimasta un po' in disparte, non mi sono buttata subito addosso a lui come hanno fatto altre vittime. Sono lì con la mia setlist in mano che aspetto il momento opportuno per farmela firmare. Momento che sembra non arrivare mai, perchè c'è sempre qualcun altro che si intrufola tra me e Brandon...Prendo coraggio e gli porgo il foglio, lui non lo vede, aspetto titubante per qualche secondo e poi glielo metto ancora più vicino chiedendogli esplicitamente l'autografo. Lui quasi sottovoce mi dice "Oh sorry" rendendosi conto che stavo aspettando da un po', e nel firmare mi sfiora la mano. Cioè...Brandon mi ha sfiorato la mano con una delle sue, quelle mani che amo alla follia...potevo morire all'istante e sarei stata giustificata, invece deglutisco e cerco di stare calma, avrò tempo e modo dopo per lasciarmi andare all'isteria e all'esultanza per quello che è appena successo... 
In tutto ciò, c'è una scena esilarante che va assolutamente raccontata! Una ragazza spagnola (che poi scopriremo essere incline a romanzare in modo assurdo tutto quello che riguarda Brandon) decide di farsi fare l'autogrado sulla maglietta, ad altezza tetta. Brandon non sembra per niente contento dell'idea, è serio e ha l'espressione quasi scocciata. Lei insiste, lui allora prende con la mano sinistra un lembo della maglietta e la tira verso di sè in modo da stare il più lontano possibile dalla ragazza, e in tutta fretta svolge quel compito che dev'essergli sembrato ridicolo e disgustoso, quindi si allontana da lei. 
E poi una cosa fantastica, che mi ero quasi dimenticata, la famosa scena del pannarello!! Praticamente finiti gli autografi Brandon vuole restituire il pennarello, ma non sa di chi è quindi si aggira tra di noi un po' sperso con sto pennarello in mano, finchè non lo piazza davanti al naso di Claudia chiedendo chi è il propretario...si può benissimo immaginare come potesse stare Claudia in quell'istante, con la mano di Brandon appiccicata al viso! E' praticamente sotto shock, ma trova la forza di dirgli che no, il pennarello non è suo, e allora lui continua la sua ricerca allontanandosi...
E' il momento delle foto!! Spunta la prima fotocamera, e Brandon non ne sembra entusiasta, ma si sottopone al rito senza fiatare. Uno alla volta tutti ottengono la foto. Io la scatto a Claudia, Denise e Laura che si sono accaparrate Brandon. Poi però mi rendo conto che io la foto con lui la devo ancora fare! Mi affretto a mettermi al suo fianco, dopo aver lasciato la fotocamera a non ricordo più quale delle socie. Gli chiedo se possiamo fare sta benedetta foto, con un sorrisino mi dice "Of course", ci mettiamo vicini vicini, lui non capisce bene da che parte deve guardare perchè non ha capito chi ci farà la foto, così gli indico la mia amica. Non mi ha messo la mano sulla spalla, e mi chiedo se sarò l'unica sfigata al mondo a cui Brandon non ha messo la mano sulla spalla durante la foto...mentre mi sto ponendo questa domanda e mi sto già considerando vittima di questa ingiustizia cosmica ecco che mi si fa ancora più vicino, fianco a fianco,mi circonda le spalle con il braccio destro e mi appoggia la mano sulla spalla. Allora io prendo coraggio e gli cingo il fianco con il mio di braccio, appoggiandogli la mano a livello del bacino più o meno. Ok, sto toccando Brandon. Pochi secondi, ma che sembrano non finire mai. Abbracciata a Brandon, appoggiata a lui, con il suo braccio intorno alle mie spalle, la mano che mi stringe la spalla destra, e la mia mano che stringe il suo fianco...assaporo ogni minimo istante di quel monento, ogni sfumatura, voglio che rimanga tutto impresso nella mia memoria per sempre. Ho un sorriso ebete stampato sulla faccia... Ecco, è tutto concluso, io e Brandon ci separiamo, dice che deve andare e Jeremy insiste per portarlo via... Lo guardiamo andarsene a piedi, con la sua camminata da papera che ci fa ridere come delle cretine. Continuo a ripensare a quello che mi è appena successo, non avrei mai pensato di riuscire a mantenere la calma di fronte a lui, di riuscire a comportarmi da persona normale, di riuscire a stargli davanti senza fare cose stupide...e invece è andata così, sono fiera di me stessa, ho saputo controllare le mie reazioni u.u Mi dispiace solo non aver pensato di fargli delle foto mentre era lì a pochi centimetri da me, ma forse è andata meglio così, ho evitato di infastidirlo con le flashate in faccia e le millemila foto manco fosse un'attrazione da circo o un animale dello zoo...
Super contenti per l'incontro fortunatissimo con Brandon, decidiamo di continuare a tentare la fortuna e di provare ad aspettare per vedere se escono anche gli altri 3. Non abbiamo idea di quello che sta per accadere... Proprio nel momento in cui Linda e Stefano, appena arrivati in città per il concerto del giorno dopo, riescono a raggiungerci sul retro dell'Academy, ecco che esce Ronnie!! Veloci come la luce tiriamo fuori il nostro striscione, che al concerto non siamo riusciti a mostrargli. Lui sta salendo su un pulmino con i vetri oscurati...pensiamo che non ci abbia visti...sentiamo bussare, ci guardiamo intorno e capiamo che è lui che da dentro il pulmino sta bussando per salutarci e farci capire che ha visto lo striscione!!!! Qualcuno ci fa anche una foto (lo capiamo perchè nonostante i vetri oscurati si vede un flash)... Che dire? Se la perfezione esiste, l'ho appena sperimentata. Si ok, poteva andare meglio, potevano uscire anche Dave e Mark, ma posso davvero volere di più? Loro li avevo incontrati pochi giorni prima, mi mancava solo Brandon ed ho incontrato anche lui. Mi viene da piangere, troppe emozioni troppo intense...ma sarebbe un pianto di felicità (e una volta raggiunto l'appartamento, sotto le coperte, in silenzio, un piantino me lo sono fatto per scaricare un po' la tensione, per liberarmi di quello che non ho potuto dire nei momenti frenetici in cui tutto quello che è successo stava appunto succedendo). E' ora di dormire, che il giorno dopo ci aspetta la parte conclusiva della mitica avventura!




Setlist

•  For Reasons Unknown
•  Somebody Told Me
•  Shadowplay (Joy Division cover)
•  Sweet Talk
•  Bones
•  Tranquilize
•  When You Were Young
•  Under The Gun
•  This River Is Wild
•  Sam's Town
•  Smile Like You Mean It (acoustic)
•  Read My Mind
•  Spaceman
•  Mr. Brightside

    Encore:
•  Jenny Was A Friend Of Mine
•  Neon Tiger
•  All These Things That I've Done

lunedì 29 agosto 2011

3-concerti-in-5-giorni - parte 1: The Killers - 17 agosto 2008, Budapest

Dedicato a chi c'era ma anche a chi non c'era!

Complice una lista lunghissima di ricordi concertiferi postata da un'amica di facebook mi è venuta la voglia impellente di mettermi sul serio a raccontare della mia iniziazione assassina. Volevo aspettare qualche altro giorno per racimolare i ricordi, ma l'ispirazione va assecondata! Quindo sfodero le mie doti da scrittrice (ahahahah!) e via!

Allora, del 16 agosto ho già detto, non avevo detto del viaggio in treno per Budapest, fatto di notte e durato 15 ore, con millemila controlli dei documenti alle frontiere, con l'aria condizionata sparata al massimo e la felpetta che non mi bastava per riscaldarmi, con i sedili che dopo un po' erano diventati scomodissimi...Ma vabbeh, sorvoliamo!

Budapest è una bellissima città, il 16 io e le socie ci facciamo una bella passeggiata


Ad un certo punto crediamo di avere le allucinazioni:


ma...è Brandon versione Sam's Town che suona? Cosa ci fa qui? Che coincidenza, sembra proprio il suo sosia! Tutte gli facciamo una foto, questo incontro ci mette ancora di più di buon umore, chissà che sia di buon auspicio (e lo sarà, ma noi non possiamo ancora saperlo)!

Il giorno dopo è il fatidico 17 agosto, facciamo tutto con massima calma, Denise e Claudia che erano già state allo Sziget assicurano che lì non c'è tutta la frenesia di accaparrarsi la transenna che si incontra altrove, che si può andare anche in tarda mattinata ottenendo un buonissimo posto. Ma l'ansia ce l'abbiamo lo stesso, io poi che sto per affrontare il mio primo concerto dei Killers... Insomma, per farla breve verso le 11 ci avviamo verso la Obuda Island, l'isola in mezzo al fiume in cui si svolge il festival. Presenti i biglietti all'ingresso, ti mettono il braccialetto (il mio primo braccialetto concertifero!! L'ho tenuto per una settimana, insieme a quello che mi avrebbero messo al Marlay Park pochi giorni dopo ahahah!) e poi puoi girare come e dove vuoi all'interno dell'area del festival. Noi ovviamente andiamo subito a piazzarci davanti al main stage! Sono le 11.30 e siamo le prime in assoluto, quindi prima fila centralissima per noi. La mia prima transenna killeriana *_* 


Le prime ore di attesa trascorrono tranquillissime, c'è il sole ma non scotta troppo e c'è una piacevole brezza, si sta proprio bene, arriva un po' di gente ma è sempre tutto calmissimo. Prepariamo uno striscione per salutare i Killers e avvisarli che ci rivedremo a Dublino dopo qualche giorno. L'uomo della consolle lo vede e viene a salutarci e a scambiare due chiacchiere con noi (e da lì inizia una bella amicizia tra la sottoscritta e Potato u.u), sul palco vediamo Ray, Ben e altra gente della crew, stanno cazzeggiando, l'atmosfera è proprio rilassata.
Il pubblico inizia a essere bello numeroso. Cominciano i set delle band previste per il pomeriggio, e tra una manciata di ragazzine che urlano in continuazione "Pete we love you!" rivolte a Pete Doherty e i fuochi sparati da dei cannoni proprio davanti a noi, che ci abbrustoliscono un po', durante la performance della band metal ungherese, il tempo passa abbastanza in fretta. C'è già pogo, bisogna spingere e sgomitare e pestare piedi per rimanere al proprio posto, c'è sempre chi tenta di fare il furbo e di passare davanti, magari con la scusa di appoggiarsi alla transenna...la security ci offre acqua e ci si scambia sguardi divertiti nei momenti di ressa peggiore, alla fine è divertente, fa tutto parte del gioco.
L'ultima band prima dei Killers finisce...e comincia quella che sembra l'attesa più lunga del mondo! 


La preparazione del palco sembra durare secoli, si sta avvicinando il tramonto, io sono agitata come non mai, mezza disidratata per il caldo dovuto alla folla, già piena di lividi e ammaccature dovuti alla lotta per rimanere in transenna...quando mi rendo conto che stanno per salire sul palco non capisco più niente...Mark, Ronnie, Dave, Brandon, sono proprio davanti a me, a pochi metri, stiamo respirando la stessa aria...Brandon è elegantissimo, giacca nera su camicia bianca, cravatta...urlo, trattengo le lacrime, ho le farfalle che fanno acrobazie nello stomaco...il mio primo concerto dei Killers è cominciato!! 


Cerco inutilmente di fare qualche foto decente, ma il pogo è troppo, vengono tutte male, e poi non ho troppa voglia di stare lì ferma per inquadrare bene, mi accontento di qualche scatto mosso e penso a divertirmi!
Sento dal vivo per la prima volta Spaceman, che adoro fin dal primo momento che l'hanno fatta, meno di un mese prima. Si salta, si canta, si urla, si ride, si piange, sono diventata insensibile a botte e sgomitate, non sento minimamente la stanchezza, è bellissimo essere lì, davanti ai Killers, sotto il loro palco, a cantare con loro le mie canzoni preferite! Abbiamo la fortuna di beccarci Sweet Talk, Under The Gun e Tranquilize...

Il concerto finisce, troppo presto per i miei gusti...ma, noi non lo sappiamo ancora, la nostra serata magica non è per niente conclusa!
Ci avviamo verso lo stand dei vari tecnici, l'uomo della consolle ci aveva detto di passare a salutarlo dopo il concerto. E lì ci fa una mega sorpresa : ci regala la setlist del concerto, una a testa!! Quanto è adorabile quell'uomo! Continuiamo a girare per il festival, nella speranza di fare incontri interessanti. Ci uniamo ad un gruppetto di persone che sta aspettando non si sa cosa davanti ad una rete...ed ecco che pochissimo dopo spunta Dave! Fa qualche autografo sporgendosi da sopra la rete, ci saluta e se ne va. Qualcuno dei presenti si allontana soddisfatto, ma a noi non basta, per cui decidiamo di rimanere ancora, magari arrivano anche gli altri 3...passa qualche minuto e succede una cosa che ha dell'incredibile: il ragazzo che presidia l'ingresso dell'area vip (la rete da cui è spuntato Dave era appunto la rete che delimitava la vip lounge) decide di regalare un pass a Sara o__O!! Appena io e lei ci rendiamo conto appieno della cosa cacciamo un urlo sincronizzato, mentre Denise e Claudia ci guardano un po' stralunate. Abbiamo un pass per la vip lounge, e lì dentro molto probabilmente ci sono i Killers!! Sara entra ed esce dopo pochissimi minuti esaltata perchè ha visto Mark e Dave, quindi la facciamo rientrare per andare a farsi fare foto e autografo con loro. La invitano addirittura a sedersi al tavolo a cui stanno loro! Quando esce Sara prendo io il pass ed entro. Vedo subito Mark e Dave, che gira accompagnandosi ad un secchiello (si, un secchiello, di quelli che usano i bambini per giocare in spiaggia) pieno di un qualche intruglio alcolico. Mi faccio fare l'autografo, chiedo una foto che mi viene subito concessa...WOWOWOWOW!! Ho appena vissuto il mio primo concerto dei Killers e ho incontrato metà della band!!
Quando esco cominciamo a elaborare una strategia per poter entrare tutte e 4. Preso atto del fatto che il ragazzo all'ingresso è irremovibile e non ci concederà mai di passare in 4 con un solo pass, e che entrare una alla volta, da sole, è abbastanza triste (e soprattutto io non so bene l'inglese!), decidiamo che una di noi andrà a chiedere dei pass per le altre 3 a Mark o a Dave. Ma...nessuna vuole andare! Denise dice che per lei va bene anche così, che non è essenziale avere foto e autografi, Sara non se la sente, Claudia è troppo timida...e io, oltre che timida, NON CONOSCO L'INGLESE!! Dopo un bel po' di trattative, piuttosto che rinunciare all'occasione, decido di entrare io, e vada come deve andare. Una pazzia l'ho già fatta (decidere di andare a vederli a Dublino), posso farne un'altra! Entro, cerco Dave, lo trovo abbracciato a delle donzelle bionde, più ubriaco di quanto non fosse prima, guanciotte rosse e voce incerta. Mi avvicino e cerco di spiegarmi nel migliore dei modi...dopo due o tre volte che gli ripeto la stessa domanda, intuisce cosa voglio...fa un cenno ad un ragazzo che gli stava accanto...e il ragazzo tira fuori dalla tasca un pass e me lo porge!! No ma ci rendiamo conto?? Ho chiesto un pass a Dave Keuning dei Killers e lui me l'ha dato!! Ma davvero tutto questo sta succedendo a me? Ommioddio faccio fatica a crederci...Ringrazio Dave (che spero fosse abbastanza ubriaco da essersi dimenticato di me e della mia figura di merda con il mio inglese penoso!) e corro fuori dalle altre. Ora abbiamo due pass, possiamo entrare due alla volta. Rientro con Denise, lei si fa la foto con il Captain, poi vediamo Ronnie che si sta allontanando. Lo raggiungiamo, prima che abbia il tempo di andarsene, e lo salviamo da una ragazza che lo stava importunando ahahahah! Per ringraziarci ci condede foto e autografo. Mi mette la mano sulla spalla e stringe fortissimo. Caro il mio Ronnie, che tesoro che è. Due paroline con lui, che poi ci saluta e se ne va, e usciamo di nuovo. Rientro, stavolta con Claudia. Ormai sono di casa in quell'angolino carino di festival! Incontriamo subito Dave, che mi riconosce da prima e mi saluta sorridendo "Oh, hiiii!". Claudia vuole la foto con lui, mi lascia la sua macchinetta (e io non so che è impostata sulla funzione video...). Loro due si mettono in posa, io faccio per scattare ma non scatta, parte invece la registrazione di un video e questa è la scena che segue...


Dave non ha capito niente di quello che sta succedendo (e te credo, è ubriachissimo!) e pretende di spiegarci come usare la fotocamera!! Fenomenale! Questo momento mitico è diventato famoso come la scena del "You gotta hold the button down!" Io e Claudia siamo cappottate dalle risate!! Proseguiamo con gli incontri, dopo Mark(patana!) ecco che ci passa davanti Ray. Lo salutiamo, lui ricambia tutto contento, ci riconosce per averci viste in transenna fin dalla mattina e per averci viste preparare lo striscione...gli chiediamo foto e autografo ed è contentissimo di esaudire le nostre richieste.
Purtroppo di Brandon non c'è alcuna traccia, immaginiamo che sia già andato a dormire - con il pigiama coi topi e l'orsetto di peluche lol. Più che soddisfatte (io sono semplicemente al settimo cielo, meglio di così non poteva andare, non ho incontrato Brandon ma tutti gli altri si!) torniamo in ostello per il meritato riposo. Ma prima di dormire ci riguardiamo le foto e va a finire con me e Sara che rotoliamo letteralmente sul pavimento ridendo come delle invasate per colpa dell'espressione di Mark-patana nelle foto!

Il giorno dopo, avendo il treno di ritorno nel pomeriggio, decidiamo di fare un giro di perlustrazione per cercare di beccarli fuori dall'hotel. Abbiamo avuto una soffiata da un informatore segreto e sappiamo dove alloggiano, quindi ci appostiamo tranquille nel parchetto di fronte, aspettando fiduciose. Avvistiamo Mark, che sembra andarsene per i fatti suoi da solo, e poi anche Ronnie, che invece sembra venire dalla nostra parte. Con il cuore in gola per l'emozione ci avviciniamo e lo salutiamo. Riconosce me e Denise dalla sera prima...rimane a chiacchierare piacevolmente con noi per un bel po' di minuti (io non capisco niente di quello che lui, Claudia e Denise dicono...), scopriamo che ha parenti a Montefiascone, ci dice che i Killers verranno presto in Italia...ci facciamo altre foto con lui, che è disponibilissimo, quindi ci saluta e scappa via.
Ed è giunto anche il momento di prendere sto benedetto treno per tornare a casa (da cui ripartiremo dopo poche ore per Dublino!). Tralasciando i litigi con dei portoghesi maleducati che ci avevano rubato i posti, tralasciando la fatica e tutto il resto...sono ancora frastornata per tutto quello che è successo nelle ultime 24 ore, tante cose, forse troppe per essere tutte concentrate in una volta sola...tutto così bello e perfetto...se non fossi così stanca e felice mi metterei a piangere per il mix di emozioni fantastiche appena vissute.
Ma su, non c'è tempo per cullarsi nei ricordi, mi attendono altri 2 concerti che saranno altrettanto emozionanti!




Setlist

•  For Reasons Unknown
•  Somebody Told Me
•  Shadowplay (Joy Division cover)
•  Sweet Talk
•  Bones
•  Smile Like You Mean It (old skool)
•  Tranquilize
•  When You Were Young
•  Under The Gun
•  Sam's Town
•  Read My Mind
•  Spaceman
•  Mr. Brightside

    Encore:
•  Jenny Was A Friend Of Mine
•  This River Is Wild
•  All These Things That I've Done

mercoledì 24 agosto 2011

3-concerti-in-5-giorni - l'inizio dell'avventura

Ed è giunta l'ora di incamminarci nel racconto di quello che ho soprannominato 3-concerti-in-5-giorni, cioè del viaggio della speranza che si è svolto tra il 15 e il 22 agosto 2008 e che mi ha portata prima in Ungheria e poi a Dublino per vedere 3 volte i Killers.
Ma partiamo dall'inizio-inizio, cioè da quando a inizio estate è saltata fuori all'improvviso la notizia della partecipazione dei Killers allo Sziget. Da qualche mese frequentavo il forum italiano dei Killers (quello che adesso è deceduto), avevo fatto amicizia con alcune persone, ancora si pensava con tristezza all'Heineken Jammin Festival dell'anno prima saltato - e con lui anche il concerto dei Killers previsto per una delle serate del festival - per colpa di una tromba d'aria, si seguiva con trepidazione l'uscita di nuove date estive degli assassini fatta con il contagocce. Una capatina in Italia da parte loro era da escludere, perciò alcuni ragazzi si erano già organizzati per andare a vedere i Killers al Marlay Park, a Dublino, il 21 agosto. Io era arrivata troppo tardi e mi ero persa questa occasione...ma il destino ha voluto che spuntasse questa nuova data, 17 agosto, a Budapest. Dopo i primi attimi di agitazione, sono bastati pochi scambi di parole con gli amici del forum per capire che quello sarebbe stato il mio battesimo dei Killers, non me lo sarei perso per niente al mondo! Gli altri erano esaltati, allo Sziget per i Killers c'erano stati l'anno precedente ed erano entusiasti di tornarci sempre per loro! Detto fatto, nel giro di pochi giorni avevamo in mano i biglietti del treno - gli ultimi posti rimasti, a detta dell'impiegato della stazione - e quelli del concerto (anzi, dei concerti, visto che il 16 agosto ci siamo visti i R.E.M.)!
E' cominciata l'attesa, le settimane che mi separavano dalla partenza per Budapest sembravano non passare mai, per fortuna lo studio mi impegnava un po'. Ma non era tutto qui, altre sorprese mi aspettavano dietro l'angolo...infatti a metà luglio è stato annunciato un nuovo concerto killeriano!! 20 agosto, warmup show a Dublino, all'Academy, venue da circa 700 posti, un concertino di riscaldamento in vista del Marlay Park. Panico. Agitazione a mille. Desiderio assurdo di andare. Gli altri non avevano dubbi, avevano già l'aereo prenotato per Dublino, il 20 sarebbero stati già lì, non potevano mancare a quel concertino intimo. Io non sapevo cosa fare, avrei dovuto prenotare l'aereo e i prezzi erano alle stelle, e poi non avevo il biglietto del Marlay Park, che era sold out...ma è bastata una breve insistenza di Claudia e Denise per convincermi, non potevo lasciarmi sfuggire un'occasione del genere!! Stavo per fare una pazzia assurda! E tutti gli aspetti che erano in sospeso si sarebbero sistemati in qualche modo, avevo fiducia.
Il giorno dopo ho affrontato la mia prima prevendita assassina (e che prevendita, erano disponibili pochissime centinaia di biglietti, roba che sono andati via tutti in una manciata di minuti)...avevo la nausea, tremavo, non sapevo se ce l'avrei fatta...ma alla fine ne sono uscita vincitrice, mi sono accaparrata i biglietti per me e per Claudia!! Bene, ora rimaneva da organizzare tutto il resto. Aereo...mi sono rassegnata a sborsare 350 € (il giorno prima il volo costava 250 €, ma non potevo prenderlo senza la certezza di avere il biglietto del concerto)...biglietto per il Marlay Park...io ero anche disposta a vagare sola soletta per Dublino mentre i miei amici erano al concerto, visto che sembrava impossibile trovare un biglietto. Invece alla fine, grazie anche all'intercessione di Claudia, ho trovato una ragazza che vendeva un biglietto...non ci potevo credere!! Avrei visto i Killers 3 volte in due paesi diversi nel giro di 5 giorni! Stava per cominciare una delle estati più magiche della mia vita...

3-concerti-in-5-giorni - parte 1: The Killers - 17 agosto 2008, Budapest

3-concerti-in-5-giorni - parte 2: The Killers - 20 agosto 2008, Dublin

3-concerti-in-5-giorni - parte 3: The Killers - 21 agosto 2008, Dublin 

martedì 9 agosto 2011

R.E.M. - 16 agosto 2008, Budapest

Questo post sarà breve, al concerto degli R.E.M. abbiamo deciso di andare solo perchè eravamo già a Budapest per il concerto dei Killers della sera successiva (quel concerto e gli eventi che ci hanno condotti ad arrivare fino a quel punto saranno il tema del prossimo post!) e abbiamo preso al volo l'occasione per vedere anche Michael Stipe e soci, visto anche il costo bassissimo del biglietto (32 €, se ricordo bene, che è una cifra davvero bassa per un festival).
Io, Denise e Claudia siamo arrivate al festival poco, pochissimo prima dell'orario previsto per la loro esibizione, e infatti eravamo ben lontane dal palco, ma ci siamo divertite lo stesso cantando e saltando. Non c'è bisogno di dire quanto siano bravi, anche se in pratica li abbiamo potuti vedere solo dal maxischermo. Questa è gente navigata, che ha anni e anni di tour alle spalle e che sa fare egregiamente il suo lavoro, intrattenendo magnificamente il pubblico.
Tra l'altro quella sera c'era anche un'eclissi parziale di luna, ogni tanto tra una canzone e l'altra scrutavamo il cielo per seguirne la progressione...

Una sola parola sulla setlist: fenomenale! Degna di un concerto esclusivamente loro, non di un festival, vista soprattutto la lunghezza!

Sorvoliamo sugli inconvenienti con conseguente quasi-incazzatura di Denise sulla via del ritorno e sul fatto che tra i miei cimeli concertiferi non c'è traccia del biglietto di questa serata, che qui voglio solo racconti e ricordi che facciano sorridere! ;-)

Setlist
•  Living Well Is the Best Revenge
•  What's the Frequency, Kenneth?
•  Bad Day
•  Drive
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domenica 7 agosto 2011

U2 - 20 luglio 2005, Milano

Ho voglia e bisogno di pensieri positivi e di bei ricordi...quindi sono andata a ripescare dalla memoria questo concerto. Il mio primo concerto uduico. 
Dopo anni di passione per la loro musica finalmente ecco la possibilità di vederli dal vivo (nel 2001 mi erano sfuggiti per un soffio...).
Avevo letto da qualche parte che i supporter sarebbero stati i Killers. I KILLERS!! Quello sarebbe stato l'evento del secolo, U2 e Killers la stessa sera e sullo stesso palco! Sembrava troppo bello per essere vero...e infatti ben presto ho saputo che i Killers facevano da supporter solo per alcune date del tour degli U2...a noi non sarebbero toccati loro, ma gli Ash. La tristezza enorme del non poter vedere i Killers per la prima volta è stata mitigata solo dalla consapevolezza che avrei visto la mia band preferita in assoluto, ma porterò sempre con me l'amarezza per quella splendida occasione sfumata.

Eccoci io, Mars e Pol, i miei storici amici uduici, pronti a partire per Milano. Biglietti per il primo anello blu – avevo anche fatto un pensierino al prato, ma sarei stata da sola e allora vada per la tribuna, tanto più che nessuno di noi all'epoca aveva l'adsl e quindi non ce l'avremmo mai fatta ad accaparrarci quei benedetti biglietti per il prato – alle 18 con il cuore in gola per l'emozione varchiamo i cancelli di San Siro. Scopriamo di avere dei posti davvero buoni e ci sediamo ad aspettare con impazienza l'inizio del concerto.


I ricordi sono tanti, e nitidi. L'emozione assurda nel vedere entrare loro 4, dopo una vita che li seguivo e li adoravo finalmente erano davanti (si fa per dire) a me!! La partecipazione del pubblico, canzoni cantate a memoria dalla prima all'ultima sillaba, applausi, urla, calore in tutti i sensi. Io e i miei due amici che saltiamo come ossessi per tutta la durata del concerto, mentre qualche personaggio vicino a noi ci guarda come se fossimo dei fenomeni da baraccone. Cacchio, alzate il culo da quelle seggioline e saltate e urlate anche voi, siete ad un concerto rock, ad un concerto degli U2, non potete starvene lì seduti e zitti a guardare male chi si sta godendo al massimo questo momento! Bono che indossando una giacca di pelle si lamenta del caldo che fa a Milano. Ma tesoro, è metà luglio e siamo in Italia e tu hai una giacca di pelle, ovvio che hai caldo! Qui partono i deliri miei e dei miei compagni di avventura, con la frase "fa caldo qui stasera" che è ancora adesso un tormentone, e la nostra risposta virtuale a Bono "cavate a giaca, semo, che xe luglio e par forsa fa caldo!". 
I ragazzi di U2place realizzano una coreografia in ricordo del padre di Bono, scomparso da non molto...come sempre il pubblico italiano si dimostra uno dei migliori e calorosi - se non IL migliore e il più caloroso - del mondo!
Alla fine siamo tutti e 3 sudati fradici e senza più voce, stanchi ma estremamente felici, eccitati, esaltati come non mai. Ci intrufoliamo nel prato e arriviamo fino alla transenna, mentre tutti vanno dalla parte opposta e i tizi della security ci chiedono poco gentilmente di andarcene. Ma ce la facciamo a stare qualche secondo vicini al palco, a respirare quell'aria ancora satura dell’adrenalina e delle emozioni di chi ha vissuto il concerto da lì. Nel tragitto di ritorno a casa non facciamo che riparlare del concerto, ricordare momenti particolari, ridere, fare i cretini, Achtung Baby come colonna sonora e noi che usiamo la poca voce residua per urlare a squarciagola quelle canzoni. Che serata magica!!
Ancora adesso quello è un concerto che rimane particolarmente speciale, che ricordo con affetto e gioia, non tanto e non solo per la performance dei 4 irlandesi, ma anche e soprattutto per il meraviglioso momento che ho potuto vivere insieme ai miei due amici.


Setlist

•  Vertigo
•  I Will Follow
•  The Electric Co.
•  Elevation
•  New Year's Day
•  Beautiful Day
•  I Still Haven't Found What I'm Looking For
•  All I Want Is You
•  City Of Blinding Lights
•  Miracle Drug
•  Sometimes You Can't Make It On Your Own
•  Love And Peace Or Else
•  Sunday Bloody Sunday
•  Bullet The Blue Sky
•  Miss Sarajevo
•  Pride (In The Name Of Love)
•  Where The Streets Have No Name
•  One

    Encore:
•  Zoo Station
•  The Fly
•  With Or Without You
•  Original Of The Species

    Encore 2:
•  All Because Of You
•  Yahweh
•  Vertigo

giovedì 4 agosto 2011

I Big Talk in tour in UK

Piccola parentesi di attualità.

E' di oggi l'annuncio di 3 date dei Big Talk (progetto solista di Ronnie Vannucci, batterista dei Killers) nel Regno Unito :
-24 settembre - The Arches, Glasgow
-26 settembre - Manchester Academy, Manchester
-28 settembre - Scala, Londra
Per me è quasi impossibile riuscire ad andare,quindi Ronnie guai a te se non fai altre date in Europa e soprattutto se non fai una capatina in Italia!! Se ci diserti non te lo perdonerò mai, sappilo!

mercoledì 3 agosto 2011

Premesse e antefatti (in disordine)

Il primo racconto concertifero lo faccio slittare a uno dei prossimi giorni, prima ci sono delle premesse doverose da fare, un corollario alle esperienze live di questi anni.
-Fino a un anno e mezzo fa ero una studentessa squattrinata, e fino al 2008 ero una studentessa squattrinata molto impegnata nello studio e con poco tempo per tutto il resto. Adesso sono una ex studentessa in cerca di lavoro e quindi ancora squattrinata come ai vecchi tempi. Questo per dire che non ho i miliardi che sembrano avere molte altre persone che seguono perennemente la loro band preferita in tour (ogni riferimento alle "solite vittime inglesi" è da considerarsi puramente casuale), non ho nemmeno dei genitori che mi sostengono nelle mie pazzie e nei miei viaggi della speranza. In sintesi, ogni concerto e ogni trasferta che posso permettermi sono decisamente sudati e sono il risultato di scelte e decisioni oculate e di rinunce.
-Sempre fino al 2008 ero senza adsl a casa (evviva il progresso tecnologico in Italia!), usavo saltuariamente la connessione dell'università per scaricare abusivamente materiale dei Killers ma non potevo seguirli con l'assiduità con cui li seguo adesso. Poi nel marzo del 2008 è arrivata sta benedetta adsl e da allora il mio mondo è cambiato!
-Conosco gli U2 da quando avevo 11 anni, li seguo quindi praticamente da sempre, ma il rapporto con loro è molto tranquillo e rilassato, se mi perdo un loro concerto non è una tragedia e sopporto abbastanza bene di non parlare di loro anche per settimane intere. Sono la mia band preferita in assoluto.
-Conosco i Killers dai loro esordi, ho cominciato ad informarmi di più su di loro a metà del 2005 e mi sono perdutamente innamorata della loro musica dopo l'uscita di Sam's Town. Sono strettamente e assolutamente dipendente da loro, poco ci manca che mi vengano le crisi isteriche quando annunciano un concerto a cui non posso andare, conosco vita morte e miracoli di loro e della loro musica (la musica può avere vita e morte? Boh, non so, so per certo che i miracoli li fa). Nel 2005 e 2006 mi sono persa i loro concerti per motivi di studio - ma all'epoca ero davvero tanto presa dall'università e non mi pesava rinunciare ai concerti. Me ne sarei pentita amaramente più tardi...Mi sarei persa anche il concerto all'HJF del 2007, se non fosse che tutti sanno com'è andata a finire quella volta.
-Dal 2008 - volente o nolente torno sempre a quel benedetto anno - faccio parte dello staff di TKI, primo e unico sito italiano (non ufficiale) dedicato ai Killers. Insomma, forse si capisce quanto contano per me e quanto sono disposta a fare per loro...Non sono salita sul tourbus, non ho le trasferte spesate, però le mie bellissime soddisfazioni le ho avute lo stesso. Tutto merito della PASSIONE!
-Apprezzo e seguo, anche se in modo molto meno assiduo, altri artisti; alcuni ho avuto la fortuna di vederli dal vivo, per altri aspetto solo l'occasione giusta.

Ok, fine delle premesse e degli antefatti. Non sono brava a scrivere quindi non ho creato questo blog per dare sfoggio delle mie (non)abilità ma per raccontare dei frammenti preziosi della mia vita, per condividerli con chi c'era, anche se magari solo con il pensiero, o con chi all'epoca ancora non mi conosceva e si è perso le "dirette" di quelle esperienze. Esperienze a cui ripenso sempre con il sorriso sulle labbra, tanta gratitudine per averle vissute, una nostalgia infinita mista all'emozione sottile derivante dal sapere che ci saranno altre avventure simili...

martedì 2 agosto 2011

Why this blog?

Circa 3 anni fa per una serie di coincidenze più o meno casuali ho messo un piede nel mondo della musica live. E ne sono stata trascinata dentro in modo totale e irrecuperabile.
Avevo già vissuto qualche evento live negli anni precedenti, ma niente a che vedere con la folgorazione che ho subito al primo concerto dei Killers, il 17 agosto 2008. Da allora non sono più stata la stessa persona e ho capito quanto importante erano per me la musica, i concerti, i festival...file con il sole cocente o al freddo più pungente, amici che vedi una volta all'anno ma che porti nel cuore, band che insegui in giro per l'Europa perchè hai bisogno dei loro concerti come dell'aria che respiri, batticuore, brividi e farfalle nello stomaco quando capisci che stanno per salire sul palco, corse folli per arrivare in transenna, panico misto a gioia pura quando viene annunciato un nuovo concerto...finalmente mi sono decisa a raccontare la parte più intensa e felice di questi ultimi (o primi...) 3 anni!