martedì 30 agosto 2011

3-concerti-in-5-giorni - parte 2: The Killers - 20 agosto 2008, Dublin

Arrivata a casa da Budapest il 19 agosto verso l'ora di pranzo, all'alba del 20 sono di nuovo in viaggio, stavolta per l'Irlanda.
In aeroporto a Dublino ci si ritrova con Claudia e Laura, che ci ha preparato un dettagliatissimo fascicolo con tutti i riferimenti e le informazioni utili per la trasferta


Denise era arrivata la sera prima ed è già all'Academy che ci aspetta e prova a tenerci il posto. Corsa in taxi, con il tassista che si interessa ai motivi per cui siamo a Dublino, e arrivo all'Academy intorno a mezzogiorno. Davanti a noi ci sono una trentina/quarantina di persone (e tante altre ci passeranno davanti nel corso del pomeriggio con le scuse più diverse...). Raggiungiamo Denise, affidiamo i nostri bagagli (si, siamo arrivati direttamente dall'aeroporto senza passare prima in appartamento!) ad altri compagni di viaggio che non verranno al concerto con noi e ci sediamo per terra ad aspettare. L'attesa, questa compagna costante nella vita dei fans!! Decidiamo di fare uno striscione per Ronnie, dopo che a Budapest ci aveva detto di avere parenti in Italia ed era stato così disponibile con noi ci sembra il minimo. Mentre Denise e Claudia si occupano della scritta le vittime inglesi intorno a noi mangiano, si truccano, ci passano davanti, ridono come galline, leggono il nuovo numero di NME con Brandon in copertina... Si ferma un furgoncino da cui scendono vari personaggi tra cui Ray che ci passa accanto, io e Claudia lo salutiamo e lui ci riconosce dopo averci viste allo Sziget e ci saluta "Hi girls!". E' gratificante, davvero tanto gratificante, essere riconosciuti e salutati amichevolmente da qualcuno che lavora con i Killers!
Arriva il momento di entrare e comincia a salirmi l'ansia. So che la venue è piccolissima (600-700 posti) ma non so bene cosa aspettarmi, come reagirò una volta che sarò dentro...


Controllo del biglietto, ingresso, controllo delle borse, braccialetto anche stavolta (e che braccialetto!! Fighissimo!) e poi corsa folle seguendo gli altri, verso non so nemmeno io cosa...finchè mi ritrovo in seconda fila, centralissima proprio sotto il microfono di Brandon!! A un metro dal palco, che è bassissimo e vicinissimo. Quando mi rendo conto di quanto piccolo è quel posto e di quanto vicino è il palco mi sento quasi mancare, mi manca il respiro, ho il cuore che batte all'impazzata, mi vengono dei brividi assurdi, guardo Claudia che è nella mia stessa situazione, le dico che non so se sopravviverò a quella serata, ho davvero paura di non reggere all'emozione di avere i Killers così vicini, il palco si può toccare sporgendosi dalla transenna, e allungandosi un attimino di più si potrebbe toccare anche l'asta del microfono di Brandon...


Come band di apertura ci sono gli Halloween Town, quelli del Captain...e sinceramente posso dire che sono trascurabilissimi!
Tachicardia e brividi per l'emozione e per l'ansia mi accompagnano per tutto il tempo dell'attesa. Sto ancora peggio di come stavo al mio primo concerto, continuo a guardare il palco, la big K, la batteria di Ronnie, è tutto così vicino, troppo vicino, questo è un sogno e io sto dormendo nel mio letto...poi entrano loro, sono veri, sono qui davanti a me, sono uno dei pochi fortunati che è qui per questo warmup show intimo, ho fatto una pazzia assurda per poter essere qui...non è un sogno, è realtà!! Realizzo che sono sveglia e che sta tutto succedendo per davvero, e sono la persona più felice del mondo *_*
Il concerto è speciale, in tutti i sensi. Si vede che loro sono contenti di essere lì, in un posto così piccolo, ad un concerto intimo con i loro fans più appassionati. Brandon sorride un sacco, gli eye contacs non si contano, la prima volta che mi fissa dritto negli occhi rimango pietrificata, non ho nemmeno la forza di urlare, troppo emozionante...mi giro verso Claudia, uno sguardo e ci siamo dette tutto... 


Ronnie si cambia la maglietta a metà concerto, denudandosi di fronte a noi... 
Ci regalano una versione speciale di Shadowplay, con una reprise favolosa, una cosa che non avevano mai fatto prima e che non faranno mai più. Siamo davvero fortunate! Inoltre ci becchiamo la versione acustica di Smile Like You Mean It, con il violino di Ray e Brandon al pianoforte, una vera chicca, ancora più coinvolgente di quella "classica".
Finalmente posso fare delle foto decenti, il pubblico è relativamente tranquillo e la vicinanza al palco aiuta tantissimo!



Passiamo una splendida serata. Tutto sembra perfetto, la venue, l'atmosfera, loro 4 che sono meravigliosamente contenti e che danno il massimo, la compagnia... Quando loro escono di scena mi sento davvero tanto frastornata, mai avrei creduto di poter vivere dei momenti così intensi. Usciamo con calma a respirare l'aria fresca e frizzante della sera dublinese e decidiamo di fare il giro dell'isolato per cercare di individuare l'uscita secondaria dell'Academy. Lì troviamo una manciata di vittime che aspettano, sperando in quello in cui speriamo anche noi. In tutto non siamo più di una decina, tutte non inglesi. Perchè le inglesi, furbe!, sono rimaste ad aspettare all'ingresso principale dopo aver visto una limousine parcheggiata lì vicino. No comment!
Dopo poco che aspettiamo arriva l'uomo della consolle con un sacchetto del McDonald's, era andato a rifocillarsi! Ci vede e decide di regalarci le setlist anche a sto giro! E' o non è adorabile?!? 

pic by Claudia
Siamo tutti tranquilli e abbastanza rilassati, la porta è lì davanti a noi, se qualcuno esce non potrà sfuggirci!
Ad un certo punto la suddetta porta si apre e per un istante compare Brandon, ancora in abiti da concerto, fa capolino per chiamare Ray e altre persone della crew che sono fuori a fumare. Io sono la più vicina alla porta e forse una delle poche a notare che quello è Brandon...un grido mi si strozza in gola (e per fortuna, altrimenti avrei fatto una figura pessima con lui a mezzo metro da me!!), ho gli occhi spalancati e non capisco più niente, mi giro a guardare le altre, per cercare di capire se è stata un'allucinazione...il signor Fiori nel frattempo è già rientrato...rimango lì con il cuore in gola e le mani che tremano... 
L'attesa prosegue, se è uscito Brandon una volta ci sono buone possibilità che esca ancora e che escano anche gli altri per incontrare i pochissimi fans che li aspettano.
E infatti, ecco che finalmente Brandon esce per noi!! Camicia verde, quella vista in tante foto e che sembra essere il suo capo preferito del momento, jeans e sneackers, barbetta di due giorni. Il top, la mia morte! 

la camicia verde - pic by Pamela Littky
Mi passa accanto, a pochi centimentri, gli dico "Hi Brandon" e lui si gira per ricambiare timidamente il saluto. Comincia a fare autografi, io sono rimasta un po' in disparte, non mi sono buttata subito addosso a lui come hanno fatto altre vittime. Sono lì con la mia setlist in mano che aspetto il momento opportuno per farmela firmare. Momento che sembra non arrivare mai, perchè c'è sempre qualcun altro che si intrufola tra me e Brandon...Prendo coraggio e gli porgo il foglio, lui non lo vede, aspetto titubante per qualche secondo e poi glielo metto ancora più vicino chiedendogli esplicitamente l'autografo. Lui quasi sottovoce mi dice "Oh sorry" rendendosi conto che stavo aspettando da un po', e nel firmare mi sfiora la mano. Cioè...Brandon mi ha sfiorato la mano con una delle sue, quelle mani che amo alla follia...potevo morire all'istante e sarei stata giustificata, invece deglutisco e cerco di stare calma, avrò tempo e modo dopo per lasciarmi andare all'isteria e all'esultanza per quello che è appena successo... 
In tutto ciò, c'è una scena esilarante che va assolutamente raccontata! Una ragazza spagnola (che poi scopriremo essere incline a romanzare in modo assurdo tutto quello che riguarda Brandon) decide di farsi fare l'autogrado sulla maglietta, ad altezza tetta. Brandon non sembra per niente contento dell'idea, è serio e ha l'espressione quasi scocciata. Lei insiste, lui allora prende con la mano sinistra un lembo della maglietta e la tira verso di sè in modo da stare il più lontano possibile dalla ragazza, e in tutta fretta svolge quel compito che dev'essergli sembrato ridicolo e disgustoso, quindi si allontana da lei. 
E poi una cosa fantastica, che mi ero quasi dimenticata, la famosa scena del pannarello!! Praticamente finiti gli autografi Brandon vuole restituire il pennarello, ma non sa di chi è quindi si aggira tra di noi un po' sperso con sto pennarello in mano, finchè non lo piazza davanti al naso di Claudia chiedendo chi è il propretario...si può benissimo immaginare come potesse stare Claudia in quell'istante, con la mano di Brandon appiccicata al viso! E' praticamente sotto shock, ma trova la forza di dirgli che no, il pennarello non è suo, e allora lui continua la sua ricerca allontanandosi...
E' il momento delle foto!! Spunta la prima fotocamera, e Brandon non ne sembra entusiasta, ma si sottopone al rito senza fiatare. Uno alla volta tutti ottengono la foto. Io la scatto a Claudia, Denise e Laura che si sono accaparrate Brandon. Poi però mi rendo conto che io la foto con lui la devo ancora fare! Mi affretto a mettermi al suo fianco, dopo aver lasciato la fotocamera a non ricordo più quale delle socie. Gli chiedo se possiamo fare sta benedetta foto, con un sorrisino mi dice "Of course", ci mettiamo vicini vicini, lui non capisce bene da che parte deve guardare perchè non ha capito chi ci farà la foto, così gli indico la mia amica. Non mi ha messo la mano sulla spalla, e mi chiedo se sarò l'unica sfigata al mondo a cui Brandon non ha messo la mano sulla spalla durante la foto...mentre mi sto ponendo questa domanda e mi sto già considerando vittima di questa ingiustizia cosmica ecco che mi si fa ancora più vicino, fianco a fianco,mi circonda le spalle con il braccio destro e mi appoggia la mano sulla spalla. Allora io prendo coraggio e gli cingo il fianco con il mio di braccio, appoggiandogli la mano a livello del bacino più o meno. Ok, sto toccando Brandon. Pochi secondi, ma che sembrano non finire mai. Abbracciata a Brandon, appoggiata a lui, con il suo braccio intorno alle mie spalle, la mano che mi stringe la spalla destra, e la mia mano che stringe il suo fianco...assaporo ogni minimo istante di quel monento, ogni sfumatura, voglio che rimanga tutto impresso nella mia memoria per sempre. Ho un sorriso ebete stampato sulla faccia... Ecco, è tutto concluso, io e Brandon ci separiamo, dice che deve andare e Jeremy insiste per portarlo via... Lo guardiamo andarsene a piedi, con la sua camminata da papera che ci fa ridere come delle cretine. Continuo a ripensare a quello che mi è appena successo, non avrei mai pensato di riuscire a mantenere la calma di fronte a lui, di riuscire a comportarmi da persona normale, di riuscire a stargli davanti senza fare cose stupide...e invece è andata così, sono fiera di me stessa, ho saputo controllare le mie reazioni u.u Mi dispiace solo non aver pensato di fargli delle foto mentre era lì a pochi centimetri da me, ma forse è andata meglio così, ho evitato di infastidirlo con le flashate in faccia e le millemila foto manco fosse un'attrazione da circo o un animale dello zoo...
Super contenti per l'incontro fortunatissimo con Brandon, decidiamo di continuare a tentare la fortuna e di provare ad aspettare per vedere se escono anche gli altri 3. Non abbiamo idea di quello che sta per accadere... Proprio nel momento in cui Linda e Stefano, appena arrivati in città per il concerto del giorno dopo, riescono a raggiungerci sul retro dell'Academy, ecco che esce Ronnie!! Veloci come la luce tiriamo fuori il nostro striscione, che al concerto non siamo riusciti a mostrargli. Lui sta salendo su un pulmino con i vetri oscurati...pensiamo che non ci abbia visti...sentiamo bussare, ci guardiamo intorno e capiamo che è lui che da dentro il pulmino sta bussando per salutarci e farci capire che ha visto lo striscione!!!! Qualcuno ci fa anche una foto (lo capiamo perchè nonostante i vetri oscurati si vede un flash)... Che dire? Se la perfezione esiste, l'ho appena sperimentata. Si ok, poteva andare meglio, potevano uscire anche Dave e Mark, ma posso davvero volere di più? Loro li avevo incontrati pochi giorni prima, mi mancava solo Brandon ed ho incontrato anche lui. Mi viene da piangere, troppe emozioni troppo intense...ma sarebbe un pianto di felicità (e una volta raggiunto l'appartamento, sotto le coperte, in silenzio, un piantino me lo sono fatto per scaricare un po' la tensione, per liberarmi di quello che non ho potuto dire nei momenti frenetici in cui tutto quello che è successo stava appunto succedendo). E' ora di dormire, che il giorno dopo ci aspetta la parte conclusiva della mitica avventura!




Setlist

•  For Reasons Unknown
•  Somebody Told Me
•  Shadowplay (Joy Division cover)
•  Sweet Talk
•  Bones
•  Tranquilize
•  When You Were Young
•  Under The Gun
•  This River Is Wild
•  Sam's Town
•  Smile Like You Mean It (acoustic)
•  Read My Mind
•  Spaceman
•  Mr. Brightside

    Encore:
•  Jenny Was A Friend Of Mine
•  Neon Tiger
•  All These Things That I've Done

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