domenica 4 dicembre 2011

White Lies - 2 dicembre 2011, Padova

Come on!!
Eccomi a parlare di un signor concerto! Una delle esperienze pià gratificanti della mia vita, in tutto e per tutto, dall'inizio alla fine. Una serata indimenticabile e ricca di emozioni e ricordi preziosi da conservare.
Venue singolare, il Gran Teatro Geox, molto più grande di quanto mi aspettassi e in cui tutto è molto ben organizzato. Locale diverso dalle solite location per concerti, infatti ospita anche spettacoli di altro tipo, ma si sta facendo un buon nome per i concerti. E a me non dispiace affatto, visto che si trova a poco più di mezz'ora di strada da casa mia!
Immaginando che, come ad altri concerti dei White Lies, non ci sarà la folla assatanata a fare la fila fin dal mattino, decido di andare là per metà pomeriggio, con calma,rilassata. Arrivo alle 17 circa, davanti a me ci sono 2 ragazze, che presto vengono raggiunte da altre 2 amiche. Due tizie arrivano alla chetichella e si piazzano davanti a tutti di fronte alla porta, diventando di fatto le prime della fila. Nessuno fa storie, siamo talmente in pochi che per 2 persone in più o in meno davanti non cambia nulla. Ogni tanto arriva qualcun altro, alle 18 siamo una ventina. Mi raggiunge Cristina e ridiamo della stranezza di quella situazione, abituate a code estenuanti di ore e ore in mezzo a persone maleducate. Poco dopo le 18.30 ci fanno entrare, ma solo per non farci stare al freddo. Gentilezza rara in Italia quando si tratta di concerti. L'interno del teatro è spettacolare, c'è un bar, vendono caramelle di mille tipi e noccioline caramellate, c'è un bagno che sembra quello di un hotel a 5 stelle, c'è anche il tempo di lasciare la giacca nel guardaroba. Theo (degli Hurts) amerebbe questo posto.


Dopo un'altra oretta di attesa finalmente ci fanno entrare davvero. Non c'è nemmeno bisogno di correre, siamo talmente in pochi che riempiamo a mala pena la transenna. Posticino tattico non proprio al centro, ma un po' sulla sinistra, sapendo che Harry si mette in quel punto...e mai mossa fu più azzeccata, visto che finisco esattamente di fronte alla sua postazione, con precisione millimetrica (ma questo lo scoprirò solo dopo l'esibizione dei gruppi spalla)!
C'è davvero poca gente ma pian piano il pubblico aumenta. Non ho alcun dubbio che prima dell'inizio del set dei White Lies il teatro si sarà riempito.
Si inizia con i Charlestones, band di ragazzetti alquanto bruttini che si lasciano scambiare tranquillamente per dei giovanotti inglesi, se non fosse che il "grazie" del cantante è troppo perfetto...e infatti verso la fine piazza lì una frase in italiano che mi fa capire che di inglese hanno ben poco, a parte la musica e l'abbigliamento. Sono friulani!


Mi piacciono parecchio, hanno un buon sound e dei pezzi orecchiabili e freschi, ricordano i Kooks. Si fanno apprezzare.
Dopo di loro arrivano i Duke Spirit, questi sono davvero inglesi, ma non mi dicono niente...fanno una serie di canzoni una identica all'altra, la cantante si dimena un sacco sul palco ma è l'unica nota degna di attenzione di tutto il loro set. Anche le luci sono da dimenticare, con flash rapidissimi di luci colorate che ti accecano e ti impediscono di fare foto decenti.
E finalmente tocca ai miei cari White Lies!! Dietro di noi ormai è tutto pieno, come immaginavo che sarebbe successo. Personale velocissimo a sistemare il palco e preparare tutto quello che serve, alle 21.30 entrano in scena loro!
Harry non fa che sorridere, incita il pubblico e il pubblico risponde benissimo (c'era da dubitarne? Il pubblico italiano è uno dei migliori del mondo u.u). Dice che è contento di essere di nuovo in Italia, sorride ancora.


Guarda incessantemente negli occhi noi della prima fila, è un eye-contact dietro l'altro, ti fissa negli occhi e poi ti sorride, e se tu gli sorridi di rimando ti sorride ancora di più. Roba da far svenire all'istante qualsiasi fangirl! E il suo modo di cantare...migliora di volta in volta, ad ogni concerto a cui assisto lo sento più sicuro, più maturo, si avventura in toni che una volta gli erano vietati, sta proprio imparando a usare bene la voce. 


Fanno Taxidermy, una delle mie preferite. Non avendo letto le setlist dei concerti precedenti non me l'aspettavo, e quando partono le prime note mi spuntano le lacrime, è un regalo, l'ennesimo regalo che ricevo da un concerto.
Per non parlare di Come Down acustica, con Harry che canta impettito e concentrato, a occhi chiusi e mano sul cuore, senza chitarra, accompagnato solo dalle percussioni di Jack. Emozione pura!


Il pubblico è in delirio, nonostante siano molto statici sul palco sono uno spettacolo da vedere. Più tardi Tommy ci farà i complimenti "great crowd, great show".
Scaletta secondo me ben pensata, con pezzi del primo album alternati a pezzi del secondo, canzoni più "energetiche" alternate a brani più cupi e riflessivi. Peace & Quiet dal vivo mi piace sempre di più, con la parte strumentale alla fine che mi fa venire i brividi ogni volta...
Rientrano per l'encore e Harry felice come un bambino di fronte ai regali di Natale dice ridendo "We're back!", accolto dall'esultanza del pubblico. Dopo le 3 canzoni dell'encore salutano e fanno l'inchino, e quindi se ne vanno, sempre sorridendo. 

http://www.granteatrogeox.com/foto-white-lies-padova/
Già prima non avevo molta voce, reduce da un raffreddore, ma adesso sento proprio la gola che brucia e "gratta".
Lotta tra i fans per accaparrarsi una setlist o un plettro, con i tecnici sul palco che danno e non danno e fanno arrabbiare una ragazza, che alla fine però riuscirà a ottenere quello che desidera grazie all'aiuto di uno dei ragazzi della security.
Usciamo dalla sala, ci calmiamo e ci rinfreschiamo un po'. Mentre la gente comincia ad andarsene io e Cristina, presto raggiunte da altri ragazze e ragazzi, proviamo a capire da dove potrebbero uscire loro. Troviamo un gruppetto di persone ammassate vicino ad un cancello che sembra chiuso...qualcuno dice che un paio di ragazze sono riuscite ad entrare, laggiù ci sono i tourbus quindi è per forza il posto giusto. Alcuni ragazzi e ragazze scavalcano il cancello ma subito dopo ci si accorge che è aperto e che possiamo passare senza problemi! Ci fiondiamo dentro e un po' timorosi ci avviciniamo ai tourbus. Sembra che nessuno ci noti e se ci notano non sono interessati a noi e tantomeno a mandarci via. Rimaniamo lì ad aspettare, fa freddo, è buio, ma l'occasione è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire, niente reti, transenne, cancellate a dividerci da loro! Alcuni decidono di andare a spiare da una finestrella chiusa e scorgono Harry all'interno, dentro al backstage c'è musica ad alto volume e lui (per fortuna!) non si accorge di quelli che da fuori lo spiano. Purtroppo Cristina se ne deve andare perchè il giorno dopo lavora e non può fare tardissimo...
L'attesa continua, finchè verso mezzanotte e mezza arriva Jack bla bla bla. E' gentilissimo, carinissimo, firma autografi a chiunque, fa le dediche per le persone che non hanno potuto venire al concerto, accetta di fare le foto con tutti e vuole anche rivederle per vedere se sono riuscite bene! Gli chiedo come sta e se è stanco e lui parte con un blablabla di cui capisco ben poco, ma lui non si cura del fatto che non gli dico più nulla, continua a parlare e sorridere. Racconta varie cose, tra cui l'intenzione di suonare presto dal vivo nuove canzoni, anche se non nomina date o eventi particolari in cui succederà. E' semplicemente adorabile! Ci assicura che anche gli altri usciranno e torna dentro. 
Aspettiamo, aspettiamo, cominciamo a congelarci sul serio, scende qualche goccia di pioggia, aspettiamo...esce qualche tecnico e membro della crew, esce Robert, loro si fanno aspettare...ma alla fine la perseveranza viene premiata! All'una e mezza Harry, Charles e Tommy escono insieme portandosi dietro borsoni e trolley enormi, diretti al tourbus. Vengono accolti da un mormorio di contentezza e di eccitazione, ci sorridono da lontano. Gli andiamo incontro ma senza assalirli, sono contenta che i fans siano tutti educati, tranquilli nonostante il momento sia di quelli da urlo, molto rispettosi dei 3 ragazzi e dei loro spazi e tempi. Non sono sicura che in circostanze identiche ma con altre band i fans si comporterebbero allo stesso modo esemplare... Harry sorride, Tommy cerca di deviare il percorso per ficcare subito la valigia sul tourbus, ci dicono che mettono su i bagagli e che tornano fuori immediatamente. Detto fatto, eccoli lì a nostra disposizione. La gentilezza di quei ragazzi ha qualcosa di eccezionale, hanno una parola per tutti, foto e autografi a non finire, se gli chiedi qualcosa rispondono, ti ringraziano dopo che ti sei fatto fare la foto con loro e sorridono tutti un sacco. E' un momento memorabile, per tutti, chi li vede e li incontra per la prima volta, chi ha già numerose foto con loro ma rimane sempre piacevolmente stupito dalla loro gentilezza e disponibilità. Pioviggina ancora, tutti sono stati accontentati al 100%, li lasciamo salire sul bus e ci allontaniamo per avviarci verso le auto, verso l'hotel, verso la fermata dell'autobus... Nonostante sia mezza paralizzata dal freddo e abbia una certa fame, non faccio che sorridere come un'ebete ripensando all'immensa fortuna che ho avuto per l'ennesima volta. Ok, i White Lies sono facili da avvicinare e da incontrare, non hanno un idiota come J-man a tirarli per la giacca impedendo loro di passare del tempo con i fans e di accontentarli...però è sempre un'emozione un incontro di questo tipo, stare davanti ai tuoi idoli, parlare con loro, abbracciarli per la foto e vedere come dopotutto sono rimasti dei ragazzi normali, semplici e gentili fino all'inverosimile. Ti fanno venire voglia di salire in macchina all'istante per seguirli e non perderti nemmeno uno dei loro prossimi concerti con allegati incontri ravvicinati!



Setlist

•  A Place To Hide
•  Strangers
•  To Lose My Life
•  Is Love
•  Holy Ghost
•  E.S.T.
•  Streetlights
•  The Price Of Love
•  Farewell To The Fairground
•  From The Stars
•  Taxidermy
•  Peace & Quiet
•  Come Down
•  Death

    Encore:
•  Unfinished Business
•  The Power & The Glory
•  Bigger Than Us

venerdì 18 novembre 2011

Qualche news concertifera

Ecco un bel po' di date di vari artisti

Planet Funk 
- 18 novembre (stasera) - Vox Club, Nonantola (Modena)
- 19 novembre - Hiroshima Mon Amour, Torino
- 17 dicembre - Circolo Arci Fuoriorario (ingresso riservato ai soci), Taneto di Gattanico (Reggio Emilia)
- 7 gennaio - Estragon, Bologna

Wombats
- 4 dicembre - New Age (ingresso riservato soci Arci), Roncade (Treviso)
- 5 dicembre - Magazzini Generali, Milano

Red Hot Chili Peppers
- 10 dicembre - Palaolimpico, Torino
- 11 dicembre - MediolanumForum, Milano

Spin Doctors
- 29 gennaio - Bloom, Mezzago (Monza e Brianza)

Guano Apes
- 25 gennaio - Magazzini Generali, Milano

Nada Surf 
- 23 febbraio - Bloom, Mezzago (Monza e Brianza)

Kasabian
- 24 febbraio - Atlantico Live, Roma
- 25 febbraio - Gran Teatro Geox, Padova

Stranglers
- 17 aprile - Viper, Firenze
- 18 aprile - Live Club, Trezzo sull'Adda (Milano)

Radiohead
- 30 giugno - Ippodromo delle Capannelle, Roma
- 1 luglio - Parco delle Cascine, Firenze
- 3 luglio - Piazza Maggiore, Bologna
- 4 luglio - Villa Manin, Codroipo (Udine)

Blink 182
- 3 luglio - MediolanumForum, Milano
- 4 luglio - Piazza Napoleone, Lucca

Per finire, un bel concorso organizzato da Virgin Radio per vincere i biglietti dei concerti del 28 novembre a Milano e del 29 novembre a Padova degli Smashing Pumpkins!


Insomma, mancano solo date e notizie dei Killers!

domenica 6 novembre 2011

XXXI Concerto d'autunno

Un concerto di musica classica può essere considerato un evento live? Secondo me si! Ieri sera sono stata ad un meraviglioso concerto organizzato dall'Orchestra Sinfonica degli Allievi del conservatorio della mia città. Hanno eseguito dei brani di Mendelssohn, un compositore che apprezzo parecchio (per quel poco che conosco di musica classica). Brani epici, che mi hanno trasportata in un'altra dimensione per tutta l'ora e mezza di durata del concerto. Percussioni, archi, fiati, ottoni, pianoforte, tutti con un loro ruolo ben definito ma anche perfettamente integrati in musiche maestose ed emozionanti. E' in occasioni come questa che rimpiango di non aver potuto imparare a suonare uno strumento, dev'essere stupendo fare parte di un'orchestra e dare vita a capolavori simili!
Un GRAZIE infinito al mio amico Alessandro che mi ha portata a quel concerto :-)
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giovedì 27 ottobre 2011

Eye-contacs

I concerti sono composti da tanti tasselli, come i puzzle. Ci sono le canzoni, la musica, le note. Chitarre, batteria, basso, tastiere, a volte violini e sassofoni e altri strumenti. C'è la scenografia, con luci, sfondi, colori, palme finte, uccellacci che fanno capolino dal pianoforte e tappeti stesi sul palco. Ci sono gli amici con cui si condivide l'attesa, la corsa, le canzoni cantate a squarciagola, le risate di felicità, la red bull e la poca acqua fresca rimasta. Ci sono i tizi della security che, in base al paese in cui ti trovi, fanno il possibile per aiutarti o il possibile per complicarti l'esistenza. C'è il sudore, il caldo, la ressa, le spinte, le botte, la transenna. Ci sono le casse che ti sparano le note addosso, con il basso che ti fa vibrare le orecchie e la pancia. E poi ci sono dei momenti che ti fanno dimenticare di tutto quello di cui ho appena parlato. Sono momenti di solito brevi, brevissimi, frammenti di tempo che svaniscono subito ma che durano per sempre. Sono gli istanti in cui il tuo sguardo incrocia quello del tuo cantante preferito, del tuo artista preferito. Lui che guarda negli occhi proprio te, solo te. Il tempo si ferma, non senti più la musica, non senti il caldo, non ti accorgi del pogo, ti passa la stanchezza. Esistete solo tu e lui, i tuoi occhi e i suoi occhi, il resto dell'universo scompare. Istanti unici e infiniti, nella loro brevità. Uno solo di questi sguardi ti ripaga di tutto, attese, fatica, lividi, ansia. L'emozione che porta con sè è indescrivibile, quando passa l'attimo ti chiedi come fai ad essere ancora vivo, in piedi, cosciente...

Enjoy!














 















mercoledì 26 ottobre 2011

Baby baby baby light my way

La canzone che aspettavo da sempre. Cioè la mia canzone uduica preferita interpretata dai Killers. E' da due giorni che non ascolto altro, me ne sono follemente innamorata. Ora devo cercarmi un altro sogno, perchè questo si è realizzato splendidamente! :-)


Cosa c'entra tutto questo con la musica live? Beh, c'entra perchè spero ardentemente che i Killerozzi facciano questa cover dal vivo!! 

mercoledì 12 ottobre 2011

The Killers - 17 marzo 2009, Milano

Riprendiamo con i racconti concertiferi!
Questo capitolo delle mie esperienze live ha un significato particolare, sia perchè è stato il mio primo concerto assassino in terra italica, sia perchè quella che ha preceduto il concerto vero e proprio è stata una giornata magica.
Inizialmente il concerto era previsto all'Alcatraz, ma c'è stato il sold out in poco tempo e l'elevato numero di richieste da parte dei fans rimasti senza biglietto ha costretto gli organizzatori a spostarlo in una venue più capiente, il Forum di Assago. Inoltre avevamo saputo che il concerto sarebbe stato interamente ripreso per essere poi trasmesso sul defunto canale televisivo All Music...si può immaginare con quale spirito abbiamo affrontato quella giornata!

Si parte con Denise che sta a dormire da me la notte prima, così siamo già pronte per raggiungere direttamente Milano la mattina dopo. Sveglia prima dell'alba, colazione veloce e minima (di primissima mattina non ho mai fame), e poi via. Con l'aiuto del navigatore arriviamo al MediolanumForum (ex DatchForum) senza intoppi, anche la coda in tangenziale è minima, il tempo sembra promettere bene, siamo cariche ed emozionate. Parcheggio proprio davanti al Forum (nel pomeriggio mi faranno spostare l'auto per non so bene quali motivi) e raggiungiamo Stefano, Linda, Claudia e suo fratello Luigi in fila davanti ai cancelli. Sono le 9, c'è già gente, anche se non tantissima. Siamo abbastanza tranquilli sulle possibilità di conquistare la transenna. Poco dopo arriva anche Laura e così lo staff è al completo! Durante la giornata conoscerò varie persone, tra cui Sara.
L'aria è fresca ma il cielo è limpido e il sole splende riscaldandoci, tanto che presto possiamo toglierci le giacche. Si chiacchiera, si ride, si fanno foto, si preparano cartelloni per i Killers, si passa il tempo in allegria e spensieratezza, la red bull che ci tiene compagnia, pronta a darci il sostegno che ci serve per la lunga e intensa giornata che ci attende e per le scalinate che dovremo affrontare di corsa per riuscire ad arrivare alla transenna.

http://www.flickr.com/photos/ambrosianaglobal/5889437883/
Nel pomeriggio decidiamo di andare a salutare l'uomo della consolle e di portargli il nostro piccolo regalo, quindi in 3 ci mettiamo a perlustrare i dintorni del Forum alla ricerca dell'ingresso artisti/crew mentre gli altri tengono il posto in fila. Scoviamo un cancello, vicino a dove sono parcheggiati i tourbus e i camion Fly by Nite, e capiamo che è il cancello che fa per noi. Ancora non sapevamo quanta fortuna ci avrebbe portato quel cancello! 
A fare la guardia c'è Diego, il nostro eroe di quel giorno, che molto gentilmente fa chiamare per noi l'uomo della consolle dopo che gli abbiamo spiegato che lo conosciamo e che vogliamo salutarlo. Ci mettiamo ad aspettare, rigorosamente al di fuori del cancello e della ringhiera. Passa il tempo, l'irlandese sarà impegnato e non può uscire subito, nessun problema, aspettare qui o aspettare dall'altra parte, in fila, è uguale. Ogni tanto ci diamo il cambio, chi torna a tenere il posto in fila e chi arriva ad aspettare l'uomo della consolle. Al sole si sta bene, ci stiamo abbronzando leggermente, c'è anche un filo di aria, siamo tranquilli e rilassati. Ad un certo punto Denise e Linda decidono di tornare alla base a prendere la maglietta per l'uomo della consolle, in modo da averla a portata di mano nel momento in cui uscirà. Rimaniamo io e Claudia a fare la guardia e ad attendere il nostro amico. Nel frattempo si scambia qualche parola con Diego, che sta bene attento a non concederci di oltrepassare il cancello, ma che è cordiale e simpatico. Ogni persona che si avvicina, Diego ci chiede se si tratta dell'uomo della consolle, e ogni volta gli diciamo di no. Poi compare Jason, dei Louis XIV, sta facendo il suo jogging quotidiano con maglietta rossa e pantaloncini. Io e Claudia lo salutiamo, lui incredulo si guarda intorno per vedere se per caso fossimo rivolte a qualcun altro, non vede nessuno e realizza che stiamo salutando lui, e ricambia con un sorriso a 58 denti e un'espressione di orgoglio misto a pura felicità. Aspettiamo ancora, un po' annoiate, quanto ci mettono Linda e Denise a tornare?

All'improvviso, in tutta tranquillità, Diego ci dice "Oh, ecco il cantante". Si vabbeh, figurati se parla di quel cantante, è impossibile. O forse sta tentando di metterci alla prova per vedere come reagiamo, se siamo delle ragazze serie o delle isteriche che iniziano a comportarsi da galline alla prima occasione utile. Questi i pensieri che faccio istintivamente, nell'arco di pochi nano-secondi, dopo la sua frase. Per pura curiosità mi alzo e guardo nella direzione in cui, secondo Diego, dovrebbe esserci il cantante. Ma...OMMIODDIO!! E’ proprio quel cantante!!! Ok, respira, stai calma, è lui, ok,sta venendo da questa parte, solita amata giacca di jeans indossata sopra alla adorata felpa viola, capelli in disordine, occhi ancora mezzi chiusi dal sonno. "Sta arrivando Brandon" dico a Claudia quasi sottovoce, con un tono così calmo che non so come ho fatto a parlare in quel modo mentre dentro stavo morendo. Claudia mi guarda stupita come a dirmi "Ah scema, non ci provare a farmi questi scherzi!" poi si gira e lo vede anche lei. Si avvicina sempre di più, proviene dal suo tourbus e deve entrare al Forum. Io e Claudia, moderatamente agitate, ma cercando di sembrare tranquille e rilassate, come se vedere Brandon a pochi metri e senza nessun altro intorno fosse una cosa che capita ogni giorno, lo salutiamo proprio nel momento in cui passa davanti a noi, al di là dell'inferriata. "Hi Brandon". Bene,ok, ci siamo comportate bene, l'abbiamo salutato come delle persone perbene, senza fare scenate, il peggio è passato. Lui è là, a più o meno 5 metri da noi, ricambia il saluto con un cenno della testa e un mezzo sorriso timido. Bene, è gentile, caro,ha sonno e si vede eppure ci ha salutate. Fa altri due passi verso l'ingresso del MediolanumForum e si ferma. E...adesso cosa fa? Claudia lo vedi anche tu che sta venendo verso di noi? Sta davvero venendo dalla nostra parte!! No, dai, dimmi che non è vero, dimmelo altrimenti muoio. E' a 3 metri da noi. "Claudia lo sai vero che gli devi parlare tu perché io con l'inglese sono impedita?!" "No ma non riuscirò a dirgli niente, oddio sta venendo verso di noi no no non posso parlargli proprio non posso oddio!!!" (e qui ci starebbe bene l'emoticon di msn dell'omino che urla mettendosi le mani nei capelli). E' davanti a noi, davvero. "Hi girls!" e un sorriso timido ma sincero, mentre allunga la mano tra le sbarre dell'inferriata per stringere le nostre, prima verso Claudia, e poi verso di me. Guardo quella mano santa che stringe quella di Claudia e che poi si dirige dalla mia parte. Con il cuore in gola e le gambe che tremano gli porgo la mia, che per fortuna è ferma e non tradisce l’emozione che mi sta devastando, i nostri palmi si sfiorano, poi si stringono in una stretta calorosa, ferma, ma gentile. No ma non può essere vero, non ci credo, ho appena stretto la mano a Brandon Flowers! E' da anni che sogno e fantastico su questo momento, ma mai avrei creduto che l'avrei vissuto veramente! Claudia scambia qualche parola con lui, che ci guarda con un occhio mezzo chiuso, rimasuglio del sonno da cui si è appena svegliato. Sta bene, è un po' agitato per il concerto, gli auguriamo buona fortuna e ci dice che ne avrà bisogno, quindi ci saluta e si incammina verso la sua destinazione iniziale. Inutile dire che io e Claudia non ci perdiamo un solo suo passo, e che per lunghissimi secondi lo squadriamo da cima a fondo mentre si allontana da noi. Brandon varca la soglia e noi due ci abbracciamo strettissime e ci mettiamo a saltare come due bambine, il cuore in tumulto, vortici di sensazioni nella testa e nello stomaco. Abbiamo incontrato Brandon, ci ha salutate, ci è venuto incontro di sua iniziativa, ci ha dato la mano, sempre di sua iniziativa, ha parlato un po' con noi, ci ha sorriso...scommetto che adesso mi sveglio e scopro che è stato solo l'ennesimo sogno. E invece no...Avevo in tasca il telefono ma non mi è nemmeno passato per la mente di fargli/farci una foto, ma forse è stato meglio così, non l'abbiamo stressato e tediato con le solite richieste. 
Poco dopo arrivano finalmente Denise e Linda e noi due raccontiamo tutto per filo e per segno, ancora sconvolte. Non è possibile calmarsi dopo una cosa del genere, chi riuscirà più a dimenticare quel "Hi girls", il suo passo verso di noi, la sua mano oltre la ringhiera, la sua stretta, la sua voce e il suo sguardo assonnato, i capelli spettinati e i segni del cuscino sulla guancia (non li ho visti, ma scommetto che c'erano)?
Da qui in poi l'attesa trascorre lieve, arriva l'irlandese col suo centrifugato di frutta e verdura, gli diamo il regalo, parliamo e scherziamo con lui, gli affidiamo il regalo per l'amico Ben che purtroppo non è presente a questo concerto e la maglietta per Ronnie (si, la maglietta "Italians do it better", gliel'abbiamo regalata noi!), quindi torniamo alla nostra fila (non senza aver visto Dave che scendeva da una scalinata, sempre lì nelle retrovie del Forum) continuando a pensare e ripensare all'evento che abbiamo appena vissuto.

Siamo stralunate e assenti, il resto del pomeriggio passa ma noi siamo in un altro mondo. Ma ecco che arriva il fatidico momento, la temuta apertura dei cancelli. Sono momenti in cui non ragioni, pensi solo a correre più che puoi. Scale, tante scale, male alle gambe, fiato che comincia a mancare, altre scale stavolta in discesa per arrivare al parterre del palazzetto, la security che ti invita a non correre e a stare attento per non cadere...TRANSENNA anche stavolta, lato Mark! Teniamo il posto per chi è rimasto più indietro per i motivi più svariati, e alla fine siamo tutti di nuovo insieme, esausti se non proprio mezzi morti...
Aprono i Louis XIV...trascurablissimi, ma i Killers se li scelgono spesso come band di supporto, e allora ce li sopportiamo e amen. Tra di loro l'unico che spicca è Shaun, il bassista, un marpione che ricerca in continuazione le attenzioni delle prime file e che gongola quando le riceve. Attualmente è il bassista di un'altra band di discreto successo, i Transfer, gestita dallo stesso manager dei Killers.


Il momento cruciale arriva...preparativi sul palco infiniti come al solito...countdown e intro che ti fa capire che manca pochissimo, emozione ed agitazione alle stelle...e poi un boato incredibile che accoglie l'arrivo sul palco dei 4 assassini!! L'atmosfera è calda fin dai primi istanti e dalle prime note, il pubblico è esaltatissimo, l'entusiasmo è alle stelle, sia per noi che per loro. Dopo la prima canzone, Human, Brandon saluta in un italiano quasi perfetto "Ciao Milano, siamo i Killers al vostro servizio!". E' la prima volta che parla e saluta nella lingua locale. Il pubblico esplode!!


Il concerto è incredibile, l'energia e l'impegno da parte loro sono massimi e il pubblico risponde in un modo assolutamente incredibile, Brandon è raggiante, regala sorrisi in continuazione, gli eye contacts non si contano...probabilmente riconosce me e Claudia dall'incontro del pomeriggio, ci fissa spesso (e non lo dico io, ma chi ci era accanto quella sera)...roba che ancora adesso a ripensarci mi manca il fiato e mi spuntano le lacrime per l'emozione e per la gioia!


Ci becchiamo per la prima volta le bellissima versione extended di For Reasons Unknown! 
Il pubblico canta intere strofe dall'inizio alla fine, con Brandon che rimane zitto ad ascoltarci con l'espressione beata e soddisfatta e un mega sorriso.
I cameraman ci riprendono in continuazione, abbiamo sempre le videocamere puntate addosso, quando qualche tempo dopo manderanno in onda la puntata di All Music dedicata a questo concerto compariremo nella metà delle scene che riprendono il pubblico...


Urlo, salto, cerco di fare foto ma è impossibile perchè il pogo dietro di noi è selvaggio, per fortuna sono ancorata alla transenna. Scambi di sguardi con i soci, siamo elettrizzati e in qualche momento particolare anche commossi. E' uno dei concerti più belli, entusiasmanti e intensi della mia seppur breve carriera concertifera. Sarà che siamo in Italia e lo sento di più, sarà che il pubblico è il migliore in assoluto, sarà che anche loro sono emozionati perchè probabilmente non si aspettavano un'accoglienza così, tutto sembra magico e speciale, vorrei che non finisse mai e invece il tempo passa troppo in fretta...
Alla fine dell'ultima canzone prima dell'encore veniamo inondati da una pioggia di coriandoli bianchi, è stupendo guardarsi intorno e vedere migliaia di coriandoli che volteggiano in aria per poi poggiarsi sulle persone, sul palco, per terra, ovunque!

Quando tornano sul palco per l'encore ci accorgiamo che Ronnie ha indossato la nostra maglietta, quella che gli avevamo fatto recapitare tramite l'uomo della consolle!! Dire che siamo esaltati e contenti è poco!
Arriviamo all'ultima canzone, Brandon ci saluta "We may come from Las Vegas but tonight our hearts belong to Milano"...pelle d'oca alta due metri...


 Conclusione mozzafiato con cascata di scintille...


Non voglio credere che sia tutto finito, vorrei ricominciare tutto da capo e ripeterlo all'infinito. E' stata una serata perfetta, unica, meravigliosa! Sono del tutto senza voce e la sete mi sta uccidendo, ma non voglio andarmene...

Abbandoniamo la transenna, passiamo a salutare l'uomo della consolle che ci offre dell'acqua, chiacchieriamo, gli chiedo se possiamo farci una foto insieme, così, per ricordo, poi la security ci costringe a uscire. Ci riprendiamo un attimino dallo sconvolgimento di un concerto tanto potente e speciale, poi decidiamo di andare al cancello sul retro, quello dell'incontro con Brandon, per vedere se abbiamo la fortuna di incontrare anche gli altri. Purtroppo io e Stefano dobbiamo andare a spostare le macchine, stanno uscendo tutti dal parcheggio e ci tocca portare fuori anche le nostre. Ovviamente c'è una fila assurda per uscire dal parcheggio, ci mettiamo una vita a percorrere poche centinaia di metri e a raggiungere un piccola piazzola vicinissima al retro del Forum, dove gli altri sono rimasti ad aspettarci. Proprio quando siamo bloccati nel traffico esce Dave...una cretina corre subito a chiedergli dov'è Brandon,manco lo saluta...lui deluso per la mancanza di interesse nei suoi confronti si indispettisce e quando gli altri lo chiamano e gli chiedono di fermarsi lui se ne va rispondendo "Non sono quello che cercate, non sono Brandon!". Se da un lato mi dispiace essermi persa Dave, dall'altro sono contenta di non aver assistito a questa scena tristissima, avrei potuto strozzare con le mie mani l'oca che si è comportata in quel modo!
Finalmente io e Stefano riusciamo a raggiungere gli altri soci al cancello. Poco dopo esce Ronnie in maniche corte (noi abbiamo tutti la giacca, fa freddino lì fuori!), è contento, ci dice che il pubblico è stato "insane", fa autografi, foto, chiacchiera...finalmente Linda riesce ad avere una foto con lui!! Ci autografa le sue bacchette...Linda e Stefano hanno lasciato in macchina la loro,mi chiedono se poi possiamo fare scambio, loro si prendono la mia bacchetta autografata da Ronnie e io mi prendo quella non autografata, ci tengono così tanto!
Mark e Brandon non si fanno vedere, fuggono senza che nessuno li noti.
L'attesa è finita, la serata pure, sono stanca ma troppo, troppo contenta, non devo ripensare a tutti i momenti emozionanti della giornata altrimenti complice la stanchezza e la tensione che cala rischio di mettermi a piangere come una fontana. Salutiamo il Forum e cerchiamo un posto in cui cenare (alle 2 di notte!) per poi andare finalmente in hotel per una notte di meritatissimo riposo. Il giorno dopo si torna a casa...



Setlist

•  Human
•  This Is Your Life
•  Somebody Told Me
•  For Reasons Unknown (extended)
•  I Can't Stay
•  Joyride (extended intro)
•  Bling (Confession Of A King)
•  Shadowplay (Joy Division cover)
•  Tranquilize
•  Spaceman
•  Smile Like You Mean It
•  A Dustland Fairytale
•  Sam's Town (Abbey Road Version)
•  Read My Mind
•  Mr. Brightside
•  All These Things That I've Done

    Encore:
•  Bones
•  The World We Live In
•  Jenny Was A Friend Of Mine
•  When You Were Young


lunedì 3 ottobre 2011

Achtung Baby covers album

Lo so che un album di cover ha poco a che fare con la musica live e con i concerti. Però si tratta di un album commissionato dalla rivista Q per celebrare i 20 anni dall'uscita del famosissimo e meraviglioso album degli U2. Già solo così la notizia era da urlo, con artisti come Damien Rice, Depeche Mode, Jake White e Patty Smith che rifaranno alcune delle canzoni di Achtung Baby. Poi si sono aggiunti altri dettagli, primo tra tutti la presenza dei Killers tra gli altri artisti che contribuiranno all'album. Ora, chi mi conosce e conosce i miei gusti musicali sa che è da anni che desidero, che sogno letteralmente, che i Killers suonino Ultraviolet, la mia canzone preferita tra quelle di Achtung Baby nonchè una delle preferite in assoluto tra le canzoni degli U2, anzi, tra tutte le canzoni del mondo.
Insomma, per farla breve, ho vissuto una manciata di giorni in preda all'ansia, finchè non è arrivata la notizia ufficiale : i Killers faranno proprio Ultraviolet!! E io sono rimasta così O____O. Rendiamoci conto! Uno dei miei sogni più grandi, più belli, più importanti sta per avverarsi!! Devo dire che dal punto di vista musicale molti dei miei sogni sono diventati realtà, come quello di essere in prima fila di fronte alla sacra triade (Bono + Brandon Flowers + Chris Martin) o come quello di incontrare i Killers e stringere la mano a Brandon (e questo è successo non una ma ben due volte!). Ma quelli non erano poi così impossibili da realizzare, bastava essere nel posto giusto al momento giusto...invece Ultraviolet suonata dai Killers...una cosa su cui non avevo il minimo potere, la minima influenza...sta per diventare vera! Tutto ciò ha dell'incredibile, quante erano le possibilità concrete che i Killers fossero ingaggiati per l'album di cover e che decidessero di fare (o venisse loro assegnata, non so come funziona la cosa) proprio la canzone che prego da anni che facciano? Uhm, forse mi spiano in qualche modo! Non riesco a non pensare in continuazione a questa coincidenza fantastica e nello stesso tempo mi sembra tutto troppo assurdo e troppo bello per essere vero. Sento che prima o poi pagherò in qualche modo tutte queste fortune sfacciate...


Ok,ora basta con questi discorsi. Aspetto (con ansia!) l'uscita del numero di Q che avrà in allegato il cd di cover. E poi piangerò.

Nel frattempo i Killers dovrebbero essere ufficialmente in studio a Nashville a registrare, insieme a Brendan O'Brien, il produttore scelto per il quarto album. Troppe novità concentrate in così pochi giorni, prima della fine del mese potrei esplodere per le troppe emozioni...


mercoledì 21 settembre 2011

I Coldplay in Europa a dicembre

Pochi giorni fa sono state annunciate 9 date europee dei Coldplay :

-3 Dicembre - Glasgow, SECC
-4 Dicembre - Manchester, MEN Arena
-9 Dicembre - London, O2 Arena
-14 Dicembre - Paris, Bercy
-15 Dicembre - Cologne, Lanxess Arena
-17 Dicembre - Rotterdam, Ahoy
-18 Dicembre - Antwerp, Sportpaleis
-20 Dicembre - Frankfurt, Festhalle
-21 Dicembre - Berlin, O2 World Arena

Non è ancora dato di sapere se nell'anno nuovo,a gennaio,verranno aggiunte altre date nei paesi che non sono inclusi in questo mini-tour...quindi non si sa nulla su un'eventuale data italiana (anche se da qualche settimana gira una voce che vorrebbe i Coldplay in concerto in Italia proprio a gennaio). Aspettiamo e vediamo cosa succede...


venerdì 16 settembre 2011

Live in Vegas!

Le grandi città sono quasi sempre speciali. Alcune sono più speciali di altre. Per esempio Las Vegas, oltre a essere un posto scintillante, pieno di vita, sempre animato e illuminato da miriadi di luci colorate è anche un posto fortunato. O meglio, sono fortunati quelli che ci abitano o che si trovano lì di passaggio, per lavoro o per svago. Si perchè Las Vegas ha sempre qualche sorpresa in serbo! Tipo un concerto gratuito dei Big Talk all'Hard Rock Cafe. Magari sei lì in vacanza e una sera non sai che fare, vai all'Hard Rock Cafe (vuoi non andare all'Hard Rock Cafe? E' un must!) e ti ritrovi ad assistere ad un concerto di Ronnie. E come se non bastasse, ad un certo punto sale sul palco Brandon Flowers e insieme i due compari cantano When You Were Young!!


Ci sono anche delle bellissime foto della serata!

Certe cose succedono solo a Las Vegas il 15 settembre...

giovedì 8 settembre 2011

The Killers and Coldplay gig for War Child - 18 febbraio 2009, London

Torniamo a parlare di cose belle, concerti spettacolari, organizzazione valida, gente civile. Cioè di un concerto in UK.
Allora, perchè siamo finiti a Londra all'O2 Shepherd's Bush Empire per quel concerto che si sarebbe rivelato epico? Perchè i Killers avevano annunciato una sola data in Italia, quella del 17 marzo, e noi avevamo estremo bisogno di altri concerti. Perchè quello di Londra non era solo un concerto dei Killers, era una serata di beneficenza che prevedeva l'esibizione dei Killers e dei Coldplay e la presenza di altri ospiti. Perchè quello stesso giorno, a Londra c'era un altro evento a cui partecipava Bono, e sai com'è, la mente ha iniziato subito a sognare di strani duetti, di ospiti a sorpresa, di collaborazioni...
Insomma, decidiamo che non possiamo farci sfuggire questa occasione unica, Coldplay e Killers sullo stesso palco. Bono lo lasciamo lì in sospeso, non vogliamo illuderci. 
Prima però c'è l'incognita dei biglietti...ok, c'è la prevendita riservata delle Vittime, ma quel concerto farà gola a tantissima gente, fans dei Killers e dei Coldplay, gente comune attratta dall'idea di vedere le dua band nella stessa serata. Non è così scontato riuscire a mettere le mani su quei biglietti preziosi...Ma niente paura, ormai la sottoscritta è diventata un mostro quando si tratta di prevendite di questo tipo, in cui i biglietti vanno esauriti nel giro di pochissimi secondi!! C'erano dubbi che sarei riuscita ad averli? u.u
Biglietti in mano (o meglio, nella casella email), si prenota l'aereo e si cerca un hotel. Tutto sommato ce la caviamo con poco, tenendo conto dei prezzi di Londra. E finalmente si parte!
Siamo in fila fuori dalla venue a metà mattina, davanti abbiamo 4 persone (che poi, come al solito, diventeranno molte di più grazie alle simpatiche ragazze che passano davanti con le scuse più improbabili, in questo italiani e inglesi sono sorprendentemente simili!!). Fa freddino, ma non mi lamento, meglio il freddo che il caldo delle estati italiane. A inizio pomeriggio io e Claudia ci facciamo un giretto per Londra, mentre Denise e Laura ci tengono il posto.


Ben presto siamo di nuovo in fila. Davanti ai nostri occhi attaccano un foglio con il programma della serata, per quei pochi che ancora non ne erano al corrente.


Subito una cosa ci insospettisce: la pausa tra la fine del set dei Coldplay e la fine della serata. Mezz'ora di buco, nel programma non è scritto niente ma quel buco c'è. Si affaccia nelle nostre menti l'ipotesi che potrebbe essere lo spazio per un ospite a sorpresa, uno a caso, ma subito la ributtiamo indietro e non ci facciamo illusioni.
La sera avanza, il personale della venue offre panini e acqua a noi che stiamo facendo la fila davanti all'ingresso. Che cosa meravigliosa!! Una gentilezza del genere te la sogni in Italia!


L'emozione è sempre più forte. Lo stomaco si chiude. Entriamo e siamo in prima fila!! Il palco è vicinissimo e basso, come sempre in questi localini.
Arrivano i Killers. Subito mi accorgo che Ronnie si è tagliato i capelli, e per questa cosa stupida e banale mi agito come una cretina, sono contenta, sta benissimo con quel taglio!
Sento per la prima volta dal vivo alcune delle canzoni del nuovo album, uscito da pochissimi mesi, mi trovo a tu per tu per la prima volta con la giacca piumata (altrimenti detta "il fagiano"). 

In questa foto mi si vede in prima fila, con la fotocamera in mano, estasiata al cospetto di cotanto splendore XD
http://www.flickr.com/photos/warchild/4597754833/
Il loro concerto è meraviglioso, così vicini, così coinvolti, così contenti! Brandon ci delizia con le sue solite mosse, si sporge davanti a noi, passa spessissimo dalle nostre parti, Dave è grandioso, Ronnie non c'è nemmeno bisogno di dire quanto è scatenato.



Peccato che la loro esibizione dura troppo poco e prima che possiamo rendercene conto sono già scesi dal palco...
L'uomo della consolle aiuta a spostare il materiale dal palco. Sapeva che eravamo lì, ci vede, scende dal palco e mi consegna direttamente in mano uno dei plettri di Dave, stando ben attento che non me lo rubino le altre invasate (non sarebbe la prima volta, alcune di loro sono solite strappare di mano agli altri senza scrupoli qualsiasi cosa pur di accaparrarsi un ricordo del concerto).
Nella pausa tra il set dei Killers e quello dei Coldplay per passare il tempo decido di fotografare la setlist appesa ad una cassa a lato del palco. Zoom al massimo (per quanto mi concede la fotocamera che avevo all'epoca), cerco di carpire qualche informazione. Mai mi sarei aspettata però di trovare quello che trovo! 


Scritto a penna, sotto la lista di canzoni che i Killers hanno appena suonato, c'è "Bono spec. vox". Condivido la scoperta con le socie e andiamo nel panico totale...le probabilità che il nostro sogno, la nostra illusione, si avveri salgono tantissimo...da quel momento non facciamo che pensare a quel nome aggiunto a penna e al significato che può avere...
E' il momento dei Coldplay, fanno un concerto spettacolare, pieni di carica e di carisma, sanno come intrattenere un pubblico e come regalare grandi emozioni. Chris ci benedice con il suo sudore, spargendolo abbondantemente sopra le prime file.


Finisce anche il set dei Coldplay, loro restano sul palco e l'agitazione serpeggia tra i presenti. Non ci mandano via, significa che la serata non è finita. Nessuno sa cosa aspettarsi...
Chris richiama sul palco i Killers, con Brandon che si è cambiato e indossa per la prima volta quella che sarebbe diventata la famosissima felpa viola. Arriva anche Gary Barlow (cosa c'entra? Boh, fa l'ospite, vabbeh, teniamocelo). Cantano Back For Good (dei Take That). Sul palco c'è un casino assurdo, tutti che ridono, gente che passa a destra e a sinistra. Brandon si mette al piano, cerco invano di fotografarlo quando sento un boato, agitazione assurda tra il pubblico, le socie che urlano...sposto lo sguardo sul palco...e mi ritrovo con Bono a due metri da me. BONO A DUE METRI DA ME! Mi accascio sulla transenna senza riuscire a pensare, a respirare, a parlare. Lancio un urlo silenzioso, non mi esce la voce, non so più chi sono e dove sono e perchè sono lì...Brandon, Chris e Bono cantanto All These Things That I've Done, Bono ha le parole scritte su un foglio incollato al pavimento e si china per leggerle, sbaglia clamorosamente i tempi...io provo a cantare ma ho dimenticato del tutto le parole della canzone, e comunque non mi esce un filo di voce, sono troppo, troppo emozionata. 


Intorno ai 3 c'è il delirio totale, due band al completo più vari altri personaggi, tutti sono contenti e si stanno divertendo come bambini, noi siamo altrettando contenti!
Brandon ha un sorriso perenne stampato sul viso, e vorrei ben vedere, Bono sta cantando una delle sue canzoni!! La Sacra Triade, e chi avrebbe davvero creduto e sperato di poter assistere ad un evento del genere? Questo è un capitolo della storia della musica, tre artisti di fama mondiale che cantano insieme una canzone dei Killers. Sto per scoppiare, per l'orgoglio, l'emozione, la contentezza di avere Bono così vicino per la prima volta in vita mia. Provo a fare qualche foto e qualche video ma mi tremano così tanto le mani e non ricordo più come si usa la fotocamera per colpa dell'emozione assurda...però riesco lo stesso (senza esserne consapevole, può essere che la fotocamera abbia fatto tutto da sola...) ad immortalare una scena epica e irripetibile, conoscendo il soggetto: Brandon che, mentre canta e salta tutto esaltato, alza le braccia facendo salire la maglia sui fianchi e mostrando qualche centimetro di pancia e appunto di fianco. Anche questo piccolo dettaglio concorre a rendere speciale la serata!

Questo momento unico e irripetibile volge al termine. Gli artisti sul palco (affollatissimo, mai visto un palco così affollato) salutano il pubblico e se ne vanno.
Stordite e al settimo cielo per aver avuto la fortuna di assistere a questo evento, usciamo e ci rechiamo sul retro nella (solita) speranza di beccare qualcuno. Passano i Coldplay, Denise li saluta, viene riconosciuta, qualche scambio di battute. Poi, uno alla volta, arrivano Ronnie, Dave e Brandon. Mark esce, lo chiamiamo da lontano ma non ci degna di attenzione e se ne va. Ronnie ci riconosce e rimane a parlare un po' con noi. Brandon arriva nella sua felpa viola con un sorriso che va da orecchio a orecchio e camminando a tre metri da terra per la felicità. Per la seconda volta in pochi mesi mi trovo a tu per tu con lui, e l'emozione è sempre la stessa! Saluta, fa qualche foto (poche, a dire la verità), fa autografi. Si ripete davanti a Claudia la scena del pennarello, con lei che gli scoppia a ridere praticamente in faccia e poi continua a ridere con me mentre lui si dedica ad altre persone. Che coincidenza assurda, stessa scena, stessa persona, stesse modalità!! Presto Brandon se ne va.


Di Bono non c'è traccia, ma c'era da aspettarselo... E' tardissimo, saranno le 3, è ora di tornare in hotel. Laura ci saluta, ha l'aereo all'alba e deve scappare in aeroporto. Non sento la stanchezza,continuo a ripensare a quel palco, a quella canzone, a quel trio magico, mi rivedo le foto, non riesco ancora a credere che sia successo proprio davanti ai miei occhi. Che sia vero che la fortuna aiuta gli audaci? Perchè dopo le pazzie che ho fatto per quei concerti, questo è davvero un regalo stupendo! La vita sa essere meravigliosa, e ne ho appena avuta la prova... E chi è che ha voglia di tornare a casa dopo questa esperienza meravigliosa? 
Peccato non poter ripetere il tutto all'infinito, fosse per me sarei ancora attaccata a quella transenna davanti a Bono che non sa le parole, Brandon con la felpa viola, Chris e i suoi litri di sudore...



Setlist- Killers

•  Spaceman
•  Somebody Told Me
•  This Is Your Life
•  For Reasons Unknown
•  Mr. Brightside
•  Human
•  Read My Mind
•  When You Were Young


Setlist -Coldplay

•  Life In Technicolor
•  Violet Hill
•  Clocks
•  In My Place
•  42
•  Yellow
•  Fix You
•  Viva La Vida

    Encore:
•  Back For Good (Take That cover, with Gary Barlow)

•  All These Things That I've Done (with Chris Martin, Gary Barlow, Bono)