giovedì 21 novembre 2013

White Lies - 16 novembre 2013, Milano

Il ritorno dei ragazzetti!
Mi erano proprio mancati e aspettavo con ansia di sentire dal vivo le canzoni del nuovo album.
E' stato un sabato di metà novembre rilassante e pieno di soddisfazioni. Partenza con Cristina dopo pranzo, arrivo ai Magazzini Generali a metà pomeriggio per scoprire che non c'era ancora nessuna fila. Oh beh, poco male, ci facciamo una passeggiatina nel parco dall'altra parte della strada, andiamo in bagno, poi ci mettiamo ad aspettare comodamente sedute in auto, parcheggiata a 10 metri dall'ingresso della venue. Il tourbus è parcheggiato sul marciapiede a fianco dell'ingresso. La situazione ideale, abbiamo tutto sotto controllo! Quando vediamo che comincia ad arrivare qualcuno ci avviciniamo all'ingresso e ci mettiamo in fila anche noi. Tempo pochi minuti e lì davanti arriva un taxi. Scherzando dico "Ora scende Jack"...e invece scende Charles! E' stato in centro a fare il turista e ha acquistato un panettone. Si ferma a fare le foto con chi le desidera, in tutta tranquillità, e poi entra ai Magazzini. Dopo non molto dal tourbus scendono gli altri, Harry, Jack e Tommy e ci passano accanto. Li salutiamo, loro ricambiano con un sorriso e un "Hi guys" ed entrano. Poco dopo Tom e Jack tornano fuori e passando davanti alle bancarelle Jack si ferma a fare una foto alle magliette tarocche, probabilmente gli chiedono anche se ne vuole comprare una lol
Arriva velocemente l'ora di entrare, io devo ritirare il biglietto al box office e temo che questo mi impedirà di conquistarmi il mio posticino in transenna mentre tutti quelli che hanno già il biglietto mi passeranno davanti...e invece appena ottenuto il mio biglietto entro e mi rendo conto che in transenna ci sono meno di 10 persone, quindi mi affretto a raggiungerla e tengo un posticino anche per Cristina, che invece è rimasta bloccata all'ingresso perchè il personale non sa come strappare i biglietti e non si sa chi li deve controllare. A questo sfoggio di disorganizzazione va aggiunto il fatto che al box office erano distrattissimi e che nessuno controllava quell'ingresso, per cui avrei potuto benissimo entrare anche senza biglietto, e in effetti stavo entrando senza ritirarlo e senza che nessuno mi fermasse perchè non sapevo da che parte andare, solo successivamente mi sono accorta che il box office era nascosto tra 2 porte e sono tornata indietro per farmi dare il mio ticket...uno con un po' di faccia tosta e che conosce questa mancanza di controllo potrebbe tranquillamente entrare abusivamente e godersi i concerti senza pagare...
Il palco è piccolissimo e molto vicino, un metro al massimo dalla transenna, oltre che molto basso. Insomma, si prospetta un concertino intimo, nello stile delle bettole londinesi che ci piacciono tanto quando ci suonano i Killers.
Dopo una mezz'oretta, rispettando le tempistiche previste, salgono sul palco dei personaggi decisamente singolari, una band chiamata In the Valley Below, composta da 3 uomini e una donna. Abbigliamento alla Brandon con pantaloni stile acqua-alta-a-Venezia e scarpe iper-usurate per i maschi. I cantanti sono due, la ragazza e uno dei ragazzi. Mentre cantano lei si struscia continuamente addosso al suo compagno, gli tocca le braccia, la schiena, le spalle, guardandolo intensamente, quasi come se il concerto fosse solo il preludio a qualcosa che succederà dopo, nella privacy del backstage...Canzoni e ambientazioni dal sapore vagamente gotico, ma che almeno personalmente non mi rimangono impresse, anche perchè la band non interagisce praticamente per niente con il pubblico.





Cambio di palco, e con una puntualità perfetta i ragazzetti non più tanto ragazzetti fanno il loro ingresso in scena. T-shirt bianca per Harry, camicia con una stampa astratta che fa male agli occhi per Jack. 

Le luci non sono un granchè, forse perchè il palco è piccolo e non si può fare più di tanto, però ci sono dei laser carini che ogni tanto movimentano la scenografia. L'audio lascia abbastanza a desiderare, in certi momenti la voce di Harry non si sente proprio, ma leggo poi che è un problema conosciuto dei Magazzini Generali.


Harry è lievemente migliorato rispetto al passato, sia come voce che come presenza sul palco, parla di più, fa frasi intere. Ringrazia un sacco di volte e sorride, un sorriso sincero e colmo di soddisfazione. Racconta che Streetlight è la canzone di Ritual preferita dalla band, e prima di cominciare con Unfinished Business ricorda di quando la provavano per le prime volte, lui e Charles, a casa di quest'ultimo, agli esordi della vita della band e prima di diventare famosi, ed è per questo, ci dice, che quella canzone per loro continua ad essere così speciale, e con questo spirito ce la dedica. Ripete almeno 3 volte che siamo un pubblico splendido e che diamo alla band un supporto grandioso, e l'espressione del suo volto è in sintonia con le sue parole di gratitudine e soddisfazione.


I pezzi vecchi rendono bene e vengono accolti con entusiasmo dal pubblico, ma anche le canzoni nuove meritano e loro le eseguono in maniera impeccabile. La setlist presenta un alternarsi equilibrato di brani dei 3 album (forse è un po' penalizzato Ritual). Nel mezzo c'è anche una cover, I Would Die 4 U, di Prince, eseguita da Harry alla tastiera e Jack allo xilofono, quasi una versione acustica.
Tornando sul palco per l'encore Harry si porta dietro una fotocamera e riprende il pubblico ridendo divertito. Poi via con le ultime due canzoni della serata, Big Tv e Bigger Than Us, che suscitano un'ondata di entusiasmo nel pubblico. Finale col botto, insomma! 
Band che si riunisce al centro del palco e che saluta con un inchino, ed è tutto finito. Troppo presto, ammetto a me stessa, il concerto è stato cortino e con 3 album all'attivo potrebbero cominciare a pensare di allungare le setlist.
Non il più bel concerto a cui abbia assistito, devo essere onesta, è come se mancasse un po' di carica sia da parte loro che del pubblico, ma a conti fatti sono soddisfatta, e dopotutto hanno appena cominciato il tour e ci sta che debbano ancora ingranare per bene.

Uscite dai magazzini ci riposiamo per una decina di minuti in auto e poi andiamo a controllare cosa succede all'uscita. La security ha predisposto delle transenne in modo da creare una specie di corridoio fino al tourbus (che è parcheggiato a 5 metri dall'ingresso) per permettere ai ragazzi di passare senza problemi. Lì si è creata una piccola folla di fans che aspettano. Io, Cristina e altre due ragazze decidiamo di andare a vedere com'è la situazione dietro al tourbus, scavalcando un nastro che era stato tirato per delimitare la zona ed impedire ad estranei di arrivare troppo vicino al tourbus. Lì non c'è nessuno, a parte un tizio della security molto gentile e simpaticissimo che ci dice che possiamo rimanere lì ma non avvicinarci ulteriormente al bus, e con cui chiacchieriamo e ridiamo un sacco, commentando i tipi che portano fuori le casse del materiale della band e che trattano tutti con una maleducazione assurda. Arriva all'improvviso Charles, viene fermato da 3 ragazze spagnole sopraggiunte all'ultimo minuto, si piazzano tutti in mezzo al marciapiede per fare le foto ma vengono interrotti da uno dei suddetti personaggi che trasportano le casse del materiale, e che manda a fanculo Charles senza farsi troppi problemi perchè non è stato abbastanza svelto a togliersi di mezzo. Vista la malparata Charles entra nel bus e non ne uscirà più... Arriva Robert, che vedo in splendida forma rispetto al passato, sembra dimagrito, scambia qualche chiacchiera con noi e poi entra nel bus. Poco dopo escono anche gli altri, si fermano a fare autografi e foto dove c'è la folla di persone, dall'altra parte del tourbus, poi avanzano verso di noi, e quando li salutiamo ci chiedono di aspettare qualche minuto, mentre finiscono di caricare le loro cose sul bus, entrano ed escono un paio di volte, Harry entra con t-shirt bianca e giaccone con il cappuccio di pelo ed esce dopo essersi cambiato, indossando una maglietta nera. Jack finalmente viene da noi, pronto a fare autografi e foto ma soprattutto a chiacchierare! Gli dico di fare attenzione a quelli che trasportano le casse, perchè non sono molto educati, e lui si mette a ridere prendendoli in giro. Qualcuno gli chiede se hanno intenzione di tornare presto in Italia, e lui comincia un monologo sulle loro prossime tappe e sul fatto che in estate sicuramente torneranno per i festival europei ma non sa di preciso dove e quando e bla bla bla bla, nel suo stile che ormai conosco benissimo. Fa foto e autografi e nel frattempo continua a chiacchierare. Si avvicina Harry e lui lo chiama perchè ci raggiunga, e così scopriamo il soprannome di Mr. McVeigh, Ach o qualcosa del genere (non so come si scrive!). Mezzo minuto dopo arriva Ach-Harry, subito pronto in posa per le foto. E' stanco, e si vede, ma non si nega a nessuno. Un fan gli si presenta con tutti i cd e un cofanetto da fargli firmare, e lui con una pazienza unica estrae tutti i booklet, fa gli autografi e con cura rimette al loro posto nei case i libretti. Un santo! Quindi riesco a bloccarlo un attimo per poter fare la foto con lui. Gli chiedo cosa ne pensa del pubblico e lui risponde di getto che siamo stati fantastici, un supporto meraviglioso per loro, e mi ringrazia. Segue la ormai classica scena del pennarello (anche se finora l'avevo vissuta solo con Brandon), con Harry che sventola per aria uno sharpie chiedendo di chi è, e nessuno che lo reclama, così gli diciamo di tenerselo per i prossimi concerti, e lui ridacchiando se lo mette in tasca e se ne va nel torubus. Nel frattempo Jack continua a parlare. Mi sto per fare la foto con Tommy, arrivato mentre Harry se ne stava andando, quando ecco che Harry ricompare a sorpresa, non convinto di doversi tenere quel pennarello non suo, si guarda intorno, poi viene davanti a noi e piazza il pennarello in mano a Tommy. In quel momento Tommy viene "assalito" dai fans (saranno state 6 persone al massimo) che gli chiedono l'autografo circondandolo, e Harry rimane imprigionato nel cerchio che si è creato, bloccato tra me e Tommy. Un attimo di incertezza, poi si mette a ridacchiare per la buffa situazione e riesce a crearsi un varco tra me e un'altra persona per uscire da quella piccola folla. Jack intanto non ha ancora smesso di parlare. Diciamo, a lui e a Harry, che devono cominciare ad allungare le setlist, loro non rispondono, chissà se prima o poi si decideranno davvero ad ampliare le loro scalette...Qualche altro minuto in nostra compagnia, col tizio della security che osserva (poi ci dirà, riferendosi ad un momento in cui lui aveva dovuto allontanarsi lasciandoci da soli con i WL, "Li avete protetti bene!") da qualche metro e poi si avvicina per farsi fare un autografo per il figlio, quasi intimidito, e alla fine entrano tutti nel tourbus. Sono in partenza, per cui ci spostiamo dall'altra parte della strada...e ci accorgiamo che da fuori si vede Charles sdraiato nella sua cuccetta, con la luce accesa, coperto a metà da un piumone rosso! E' a petto nudo e sta consultando (o spegnendo) il telefono, quindi si copre del tutto ma lascia la luce accesa e da fuori continuiamo a vederlo anche quando il tourbus fa manovra e parte. Chissà se è consapevole di essere in mondovisione... Nella zona anteriore del bus, dove c'è il salottino, c'è una tv accesa e qualcuno sta guardando una partita. E così i ragazzetti se ne vanno. Alla prossima! E' sempre un piacere incontrarli, così simpatici, gentili, disponibili, che cercano di accontentare tutti in tutti i modi possibili. Oltre al piacere del concerto ti lasciano anche col piacere di aver incontrato delle belle persone :)


 Setlist 

• To Lose My Life
• There Goes Our Love Again
• A Place To Hide
• Mother Thongue         
• Streetlights
• Farewell to the Fairground
• Be Your Man
• E.S.T.
• The Power & The Glory
• Gettin Even
• Unfinished Business
• I Would Die 4 U (Prince cover)
• First Time Caller
• Death

 Encore:   


• Big Tv
• Bigger Than Us


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