venerdì 6 dicembre 2013

Imagine Dragons - 4 dicembre 2013, Padova

Spettacolari, immensi, meravigliosi, superlativi...non trovo aggettivi che descrivano appieno la grandiosità di questa band. Bisogna vederli di persona per capire!

Per una serie di sfortunati eventi (Cristina ha la febbre, a Beatrice hanno messo un esame proprio quel pomeriggio, Claudia non può esserci per svariati motivi) mi ritrovo da sola al concerto. Certo, in compagnia è decisamente meglio, ma non mi sarei persa gli Imagine Dragons per nessuna ragione al mondo, soprattutto visto che suonano a 20 minuti da casa mia! Arrivo a metà pomeriggio e dopo un'attesa al gelo di un paio d'ore e le solite pecche organizzative italiane su cui non ho voglia di soffermarmi mi prendo un bel posticino in quarta fila sulla sinistra del palco, da cui godo di un'ottima visuale. Il concerto è sold out e il teatro si riempie in fretta ma nessuno spinge e tutto sommato si sta comodi e tranquilli.
Aprono la serata i The Moth+The Flame, che nonostante non siano molto loquaci sanno farsi apprezzare, le loro canzoni mi piacciono e sul palco non si risparmiano in quanto a energia. Il loro set non dura molto ma è un piacevole inizio. Carino il bassista ;)
 

Segue il secondo gruppo spalla, Dan Croll, un inglese che più inglese di così non si può attorniato dai suoi musicisti. Non male, anche se le sue canzoni non mi colpiscono tanto quanto quelle della band precedente. Lui presenta ogni brano e dice qualcosa, ma neppure lui è un chiacchierone. In compenso hanno delle luci che mi piacciono un sacco! Prima di andarsene il signor Croll riprende il pubblico con il cellulare :))


E poi loro. Salgono sul palco e si buttano subito sui tamburi per un intro che è adrenalina pura e che sembra non finire mai. Quindi partono le prime note di Round and Round. Dan ha una magliettina che gli sfiora a malapena il bordo dei jeans a vita bassa, per cui ad ogni movimento che fa gli si scopre la pancia, in più gli piace un sacco strattonarsi la maglietta e tirarla con i denti, per cui in pratica la pancia è sempre in bella vista :P Altra cosa che noto immediatamente di lui è che spessissimo, mentre canta, si tocca il naso con l'indice della mano sinistra. E' un tic che trovo strano, divertente e tenero allo stesso tempo.


Hanno un'energia pazzesca, soprattutto Dan, che non sta fermo un secondo, balla, si dimena, salta, fa avanti e indietro, corre da destra a sinistra, sorride, incita il pubblico, parla, introduce le canzoni, allunga il microfono per farci cantare intere parti di canzoni, si butta quasi con rabbia a suonare i suoi tamburi, parla di come la musica riesce ad unirci, loro che provengono da Las Vegas e noi che siamo qui a Padova...è una goduria guardarlo, trasmette energia ed entusiasmo come nessun altro!
Anche Ben, il bassista, è un concentrato di energia, ogni tanto percorre in lungo e il largo il palco per incitare il pubblico a battere le mani o ad alzarle verso l'alto.


Non molto dopo l'inizio Dan scende in transenna a prendere uno striscione e una bandiera che erano stati esposti dai fans della prima fila. Se li porta sul palco e li solleva sopra la sua testa per mostrarli a tutta la platea, poi li appoggia su uno dei suoi tamburi. E' un momento magico, credo sia una delle scene più belle ed emozionanti che posso ricordare tra tutte quelle che ho personalmente visto ai concerti!
Si vede che sono contenti delle reazioni e della partecipazione del pubblico, ogni tanto Dan e Wayne (il chitarrista) si scambiano uno sguardo che esprime tutta la loro sorpresa e la loro soddisfazione. Ci dicono che applaudiamo bene (lol), e che sono contenti di essere qui, di essere in Italia. Poi si siede un attimo per terra, sul palco, e fa accendere i fari verso di noi, dicendo che vuole vederci in faccia. Quindi si alza e comincia a indicare gente a caso tra il pubblico, ridendo "Tu, con la maglia rossa, e tu laggiù, e tu da quella parte...", osserva, indica, vuole vedere i nostri volti e guardarci negli occhi. Questo è un altro momento che mi mette i brividi, Dan è un signor frontman nonostante la giovane età. Sembra che sia nato per stare sul palco e per interagire con il pubblico e che non faccio altro da tutta la vita!


Fanno Song 2, dei Blur, e la eseguono con una carica pazzesca ricambiata dalla carica della platea che non si risparmia certo tra canti, urla e salti. Poco dopo un momento estremamente delicato e commovente, posso dire che Dan stesso era visibilmente emozionato... 30 Lives, dedicata ad un fan diventato loro amico, malato di tumore e morto a 17 anni. La canzone è introdotta da una splendida parte di chitarra acustica suonata da Wayne seduto al centro del palco, nella penombra delle luci blu, a cui si aggiunge nel corso dell'esecuzione del brano la viola suonata dal batterista Dan (nome molto comune a quanto pare lol). Dan - il cantante - esegue questa canzone con un'intensità pazzesca, mentre il pubblico rimane in religioso silenzio ad ascoltare a assorbire musica, parole, sensazioni.


Arriviamo alle ultime 4 canzoni della scaletta, troppo corta per i miei gusti, e troppo corta rispetto alle setlist dei concerti precedenti. Non so quale motivazione ci sia dietro la scelta di fare solo 13 canzoni e di saltare anche l'encore...certo il concerto è lo stesso epico e non si può dire di non aver assistito ad uno spettacolo con i fiocchi, ma almeno altre 3-4 canzoni in più sarebbero state la ciliegina sulla torta. 
Vengono lanciati verso di noi degli enormi palloncini colorati pieni di coriandoli di carta blu. Li facciamo rimbalzare sulle nostre teste, indietro verso il fondo della platea e poi di nuovo verso il palco. E all'improvviso Dan comincia a scoppiarli uno a uno, colpendoli con le bacchette, riversando decine di coriandoli sulle prime file e sul palco. Si diverte un sacco, e devo dire che è una trovata davvero geniale nella sua semplicità!
Comunque lo show si conclude con On Top Of The World e Radioactive, due dei pezzi più apprezzati dai fans e preferiti dalla band stessa, a quanto pare. E poi se ne vanno, non senza averci salutati e ringraziati un'infinità di volte. 

Nessuno vuole credere che sia tutto già finito. Per i primi minuti nessuno si muove, nonostante i tecnici stiano smontando il palco e portando via tutta la strumentazione. Per qualche minuto rimane viva la speranza che tornino sul palco, magari per fare una sola canzone, magari anche solo un saluto...quando invece il sipario viene chiuso davanti a noi a nascondere il palco alla nostra vista ci arrendiamo all'evidenza e la massa di persone, immobili fino a quel momento, comincia ad allentarsi e ad allontanarsi dalla transenna.
Appena fuori, dopo aver accusato lo shock termico del passaggio dai 30 e non so quanti gradi dell'interno ai 2-3 gradi sottozero dell'esterno, mi guardo intorno e individuo un capannello di persone che sta aspettando davanti a delle transenne che separano il piazzale dove siamo noi dalla zona del backstage. Raggiungo quelli che sono già lì e sono già mentalmente pronta a sopportare il freddo micidiale finchè non usciranno i miei eroi di stasera. Ma dopo pochi minuti, un quarto d'ora forse, i tizi della security ci mandano via in malo modo, senza darci la possibilità di spostarci altrove. No, non vogliono che rimaniamo, vogliono che non ci sia nessuno ad aspettare la band, ci dicono che se ne sono già andati tutti, ma so che non è vero (e una volta arrivata a casa ne avrò le prove). Uno di loro ci apostrofa con "Prima ve ne andate fuori dai coglioni voi e prima ce ne torniamo a casa noi". Bonjour finesse davvero! Inutile provare a insistere o spostarsi in qualche altro punto, non ci vogliono e ce lo fanno capire senza mezzi termini. Provo ad andare dall'altra parte dell'edificio, dove c'è il cancello da cui entrano ed escono tutti i mezzi, i camion, i tourbus. Non c'è nessuno, il cancello è sprangato, i fans si sono rassegnati e se ne stanno andando tutti. Se non fossi da sola magari proverei a rimanere, gironzolando e facendo la spola tra le due parti del backstage, ma l'idea di rimanermene lì tutta sola, al gelo, in un posto che si trova in mezzo al nulla e che ben presto sarà deserto, fatta eccezione per il personale del teatro, non mi ispira più di tanto...così mi arrendo anch'io e vado a scongelare l'auto, che è ricoperto da uno spesso strato di ghiaccio. Rimango seduta all'interno dell'abitacolo a riscaldarmi e provo ad aspettare ancora un po', per vedere se succede qualcosa, se esce qualcuno, se c'è qualcun altro che come me sta sperando fino all'ultimo di poterli incontrare...ma niente, alla fine è passata più di un'ora dalla fine del concerto e non c'è quasi più nessuno, nel piazzale, davanti all'ingresso del teatro e nei pressi del backstage, così anche se a malincuore mi convinco ad andarmene. E durante il tragitto verso casa non faccio che pensare al concerto che è stato assolutamente pazzesco, seppur troppo breve. Chissà cosa c'è a Las Vegas che rende le band così speciali...credo comunque di essere rimasta vittima di una nuova passione-ossessione. Devo rivederli il prima possibile, anche perchè li voglio assolutamente incontrare!


Setlist 

• Round and Round
• Amsterdam
• Tiptoe
• Hear Me        
• Cha-Ching (Till We Grow Older)
• Rocks
• Song 2 (Blur cover)
• It's Time
• 30 Lives
• Demons
• Underdog
• On Top Of The World
• Radioactive


PS: mi scuso per la qualità orrida delle foto, dev'essere un problema di blogspot perchè giuro che quelle che preparo da inserire nel post sono infinitamente migliori. Proverò a vedere se c'è un modo per risolvere questo inconveniente.
Edit: a quanto pare ho risolto il problema :)

Nessun commento:

Posta un commento