mercoledì 21 settembre 2011

I Coldplay in Europa a dicembre

Pochi giorni fa sono state annunciate 9 date europee dei Coldplay :

-3 Dicembre - Glasgow, SECC
-4 Dicembre - Manchester, MEN Arena
-9 Dicembre - London, O2 Arena
-14 Dicembre - Paris, Bercy
-15 Dicembre - Cologne, Lanxess Arena
-17 Dicembre - Rotterdam, Ahoy
-18 Dicembre - Antwerp, Sportpaleis
-20 Dicembre - Frankfurt, Festhalle
-21 Dicembre - Berlin, O2 World Arena

Non è ancora dato di sapere se nell'anno nuovo,a gennaio,verranno aggiunte altre date nei paesi che non sono inclusi in questo mini-tour...quindi non si sa nulla su un'eventuale data italiana (anche se da qualche settimana gira una voce che vorrebbe i Coldplay in concerto in Italia proprio a gennaio). Aspettiamo e vediamo cosa succede...


venerdì 16 settembre 2011

Live in Vegas!

Le grandi città sono quasi sempre speciali. Alcune sono più speciali di altre. Per esempio Las Vegas, oltre a essere un posto scintillante, pieno di vita, sempre animato e illuminato da miriadi di luci colorate è anche un posto fortunato. O meglio, sono fortunati quelli che ci abitano o che si trovano lì di passaggio, per lavoro o per svago. Si perchè Las Vegas ha sempre qualche sorpresa in serbo! Tipo un concerto gratuito dei Big Talk all'Hard Rock Cafe. Magari sei lì in vacanza e una sera non sai che fare, vai all'Hard Rock Cafe (vuoi non andare all'Hard Rock Cafe? E' un must!) e ti ritrovi ad assistere ad un concerto di Ronnie. E come se non bastasse, ad un certo punto sale sul palco Brandon Flowers e insieme i due compari cantano When You Were Young!!


Ci sono anche delle bellissime foto della serata!

Certe cose succedono solo a Las Vegas il 15 settembre...

giovedì 8 settembre 2011

The Killers and Coldplay gig for War Child - 18 febbraio 2009, London

Torniamo a parlare di cose belle, concerti spettacolari, organizzazione valida, gente civile. Cioè di un concerto in UK.
Allora, perchè siamo finiti a Londra all'O2 Shepherd's Bush Empire per quel concerto che si sarebbe rivelato epico? Perchè i Killers avevano annunciato una sola data in Italia, quella del 17 marzo, e noi avevamo estremo bisogno di altri concerti. Perchè quello di Londra non era solo un concerto dei Killers, era una serata di beneficenza che prevedeva l'esibizione dei Killers e dei Coldplay e la presenza di altri ospiti. Perchè quello stesso giorno, a Londra c'era un altro evento a cui partecipava Bono, e sai com'è, la mente ha iniziato subito a sognare di strani duetti, di ospiti a sorpresa, di collaborazioni...
Insomma, decidiamo che non possiamo farci sfuggire questa occasione unica, Coldplay e Killers sullo stesso palco. Bono lo lasciamo lì in sospeso, non vogliamo illuderci. 
Prima però c'è l'incognita dei biglietti...ok, c'è la prevendita riservata delle Vittime, ma quel concerto farà gola a tantissima gente, fans dei Killers e dei Coldplay, gente comune attratta dall'idea di vedere le dua band nella stessa serata. Non è così scontato riuscire a mettere le mani su quei biglietti preziosi...Ma niente paura, ormai la sottoscritta è diventata un mostro quando si tratta di prevendite di questo tipo, in cui i biglietti vanno esauriti nel giro di pochissimi secondi!! C'erano dubbi che sarei riuscita ad averli? u.u
Biglietti in mano (o meglio, nella casella email), si prenota l'aereo e si cerca un hotel. Tutto sommato ce la caviamo con poco, tenendo conto dei prezzi di Londra. E finalmente si parte!
Siamo in fila fuori dalla venue a metà mattina, davanti abbiamo 4 persone (che poi, come al solito, diventeranno molte di più grazie alle simpatiche ragazze che passano davanti con le scuse più improbabili, in questo italiani e inglesi sono sorprendentemente simili!!). Fa freddino, ma non mi lamento, meglio il freddo che il caldo delle estati italiane. A inizio pomeriggio io e Claudia ci facciamo un giretto per Londra, mentre Denise e Laura ci tengono il posto.


Ben presto siamo di nuovo in fila. Davanti ai nostri occhi attaccano un foglio con il programma della serata, per quei pochi che ancora non ne erano al corrente.


Subito una cosa ci insospettisce: la pausa tra la fine del set dei Coldplay e la fine della serata. Mezz'ora di buco, nel programma non è scritto niente ma quel buco c'è. Si affaccia nelle nostre menti l'ipotesi che potrebbe essere lo spazio per un ospite a sorpresa, uno a caso, ma subito la ributtiamo indietro e non ci facciamo illusioni.
La sera avanza, il personale della venue offre panini e acqua a noi che stiamo facendo la fila davanti all'ingresso. Che cosa meravigliosa!! Una gentilezza del genere te la sogni in Italia!


L'emozione è sempre più forte. Lo stomaco si chiude. Entriamo e siamo in prima fila!! Il palco è vicinissimo e basso, come sempre in questi localini.
Arrivano i Killers. Subito mi accorgo che Ronnie si è tagliato i capelli, e per questa cosa stupida e banale mi agito come una cretina, sono contenta, sta benissimo con quel taglio!
Sento per la prima volta dal vivo alcune delle canzoni del nuovo album, uscito da pochissimi mesi, mi trovo a tu per tu per la prima volta con la giacca piumata (altrimenti detta "il fagiano"). 

In questa foto mi si vede in prima fila, con la fotocamera in mano, estasiata al cospetto di cotanto splendore XD
http://www.flickr.com/photos/warchild/4597754833/
Il loro concerto è meraviglioso, così vicini, così coinvolti, così contenti! Brandon ci delizia con le sue solite mosse, si sporge davanti a noi, passa spessissimo dalle nostre parti, Dave è grandioso, Ronnie non c'è nemmeno bisogno di dire quanto è scatenato.



Peccato che la loro esibizione dura troppo poco e prima che possiamo rendercene conto sono già scesi dal palco...
L'uomo della consolle aiuta a spostare il materiale dal palco. Sapeva che eravamo lì, ci vede, scende dal palco e mi consegna direttamente in mano uno dei plettri di Dave, stando ben attento che non me lo rubino le altre invasate (non sarebbe la prima volta, alcune di loro sono solite strappare di mano agli altri senza scrupoli qualsiasi cosa pur di accaparrarsi un ricordo del concerto).
Nella pausa tra il set dei Killers e quello dei Coldplay per passare il tempo decido di fotografare la setlist appesa ad una cassa a lato del palco. Zoom al massimo (per quanto mi concede la fotocamera che avevo all'epoca), cerco di carpire qualche informazione. Mai mi sarei aspettata però di trovare quello che trovo! 


Scritto a penna, sotto la lista di canzoni che i Killers hanno appena suonato, c'è "Bono spec. vox". Condivido la scoperta con le socie e andiamo nel panico totale...le probabilità che il nostro sogno, la nostra illusione, si avveri salgono tantissimo...da quel momento non facciamo che pensare a quel nome aggiunto a penna e al significato che può avere...
E' il momento dei Coldplay, fanno un concerto spettacolare, pieni di carica e di carisma, sanno come intrattenere un pubblico e come regalare grandi emozioni. Chris ci benedice con il suo sudore, spargendolo abbondantemente sopra le prime file.


Finisce anche il set dei Coldplay, loro restano sul palco e l'agitazione serpeggia tra i presenti. Non ci mandano via, significa che la serata non è finita. Nessuno sa cosa aspettarsi...
Chris richiama sul palco i Killers, con Brandon che si è cambiato e indossa per la prima volta quella che sarebbe diventata la famosissima felpa viola. Arriva anche Gary Barlow (cosa c'entra? Boh, fa l'ospite, vabbeh, teniamocelo). Cantano Back For Good (dei Take That). Sul palco c'è un casino assurdo, tutti che ridono, gente che passa a destra e a sinistra. Brandon si mette al piano, cerco invano di fotografarlo quando sento un boato, agitazione assurda tra il pubblico, le socie che urlano...sposto lo sguardo sul palco...e mi ritrovo con Bono a due metri da me. BONO A DUE METRI DA ME! Mi accascio sulla transenna senza riuscire a pensare, a respirare, a parlare. Lancio un urlo silenzioso, non mi esce la voce, non so più chi sono e dove sono e perchè sono lì...Brandon, Chris e Bono cantanto All These Things That I've Done, Bono ha le parole scritte su un foglio incollato al pavimento e si china per leggerle, sbaglia clamorosamente i tempi...io provo a cantare ma ho dimenticato del tutto le parole della canzone, e comunque non mi esce un filo di voce, sono troppo, troppo emozionata. 


Intorno ai 3 c'è il delirio totale, due band al completo più vari altri personaggi, tutti sono contenti e si stanno divertendo come bambini, noi siamo altrettando contenti!
Brandon ha un sorriso perenne stampato sul viso, e vorrei ben vedere, Bono sta cantando una delle sue canzoni!! La Sacra Triade, e chi avrebbe davvero creduto e sperato di poter assistere ad un evento del genere? Questo è un capitolo della storia della musica, tre artisti di fama mondiale che cantano insieme una canzone dei Killers. Sto per scoppiare, per l'orgoglio, l'emozione, la contentezza di avere Bono così vicino per la prima volta in vita mia. Provo a fare qualche foto e qualche video ma mi tremano così tanto le mani e non ricordo più come si usa la fotocamera per colpa dell'emozione assurda...però riesco lo stesso (senza esserne consapevole, può essere che la fotocamera abbia fatto tutto da sola...) ad immortalare una scena epica e irripetibile, conoscendo il soggetto: Brandon che, mentre canta e salta tutto esaltato, alza le braccia facendo salire la maglia sui fianchi e mostrando qualche centimetro di pancia e appunto di fianco. Anche questo piccolo dettaglio concorre a rendere speciale la serata!

Questo momento unico e irripetibile volge al termine. Gli artisti sul palco (affollatissimo, mai visto un palco così affollato) salutano il pubblico e se ne vanno.
Stordite e al settimo cielo per aver avuto la fortuna di assistere a questo evento, usciamo e ci rechiamo sul retro nella (solita) speranza di beccare qualcuno. Passano i Coldplay, Denise li saluta, viene riconosciuta, qualche scambio di battute. Poi, uno alla volta, arrivano Ronnie, Dave e Brandon. Mark esce, lo chiamiamo da lontano ma non ci degna di attenzione e se ne va. Ronnie ci riconosce e rimane a parlare un po' con noi. Brandon arriva nella sua felpa viola con un sorriso che va da orecchio a orecchio e camminando a tre metri da terra per la felicità. Per la seconda volta in pochi mesi mi trovo a tu per tu con lui, e l'emozione è sempre la stessa! Saluta, fa qualche foto (poche, a dire la verità), fa autografi. Si ripete davanti a Claudia la scena del pennarello, con lei che gli scoppia a ridere praticamente in faccia e poi continua a ridere con me mentre lui si dedica ad altre persone. Che coincidenza assurda, stessa scena, stessa persona, stesse modalità!! Presto Brandon se ne va.


Di Bono non c'è traccia, ma c'era da aspettarselo... E' tardissimo, saranno le 3, è ora di tornare in hotel. Laura ci saluta, ha l'aereo all'alba e deve scappare in aeroporto. Non sento la stanchezza,continuo a ripensare a quel palco, a quella canzone, a quel trio magico, mi rivedo le foto, non riesco ancora a credere che sia successo proprio davanti ai miei occhi. Che sia vero che la fortuna aiuta gli audaci? Perchè dopo le pazzie che ho fatto per quei concerti, questo è davvero un regalo stupendo! La vita sa essere meravigliosa, e ne ho appena avuta la prova... E chi è che ha voglia di tornare a casa dopo questa esperienza meravigliosa? 
Peccato non poter ripetere il tutto all'infinito, fosse per me sarei ancora attaccata a quella transenna davanti a Bono che non sa le parole, Brandon con la felpa viola, Chris e i suoi litri di sudore...



Setlist- Killers

•  Spaceman
•  Somebody Told Me
•  This Is Your Life
•  For Reasons Unknown
•  Mr. Brightside
•  Human
•  Read My Mind
•  When You Were Young


Setlist -Coldplay

•  Life In Technicolor
•  Violet Hill
•  Clocks
•  In My Place
•  42
•  Yellow
•  Fix You
•  Viva La Vida

    Encore:
•  Back For Good (Take That cover, with Gary Barlow)

•  All These Things That I've Done (with Chris Martin, Gary Barlow, Bono)

mercoledì 7 settembre 2011

I-Day - 3 settembre 2011, Bologna

L'I-Day. Questo famoso I-Day organizzato nell'altrettanto famosa Arena Parco Nord di Bologna. In realtà c'è poco da dire, hanno preso il sopravvento della giornata la maleducazione dei presenti e la solita disorganizzazione di security & co.
Arrivo in fila poco prima delle 10, c'è già un caldo assurdo e tanta tanta afa. Gruppetti di ragazzini brufolosi e noiosi sono seduti in mezzo alla paglia (cioè l'erba arsa dal sole), sudano, dicono parolacce, fanno i saputelli parlando di musica e di band e di concerti. Ben presto, come al solito in Italia, siamo tutti in piedi e ammucchiati l'uno sull'altro aspettando l'apertura dei cancelli, anche se mancano ancora diverse ore alla benedetta apertura. Ma i fans italiani sono così, non è fila e non è attesa di un concerto se non la vivono nel modo più scomodo e stancante possibile. 3 ore in piedi, tutti appiccicati come sardine, aspettando sotto il sole cocente che ci facciano entrare, con la security che non si sogna nemmeno di irrigarci con l'acqua per darci un po' di sollievo. Estenuante!! Svariate persone - soprattutto ragazze decisamente maleducate e propense alla parolaccia e alla bestemmia - passano davanti agli altri che sono lì da ore con una faccia tosta incredibile e senza preoccuparsi di non farsi notare.
Corsa (breve, per fortuna!) verso il palco, seconda fila un po' laterale. Ma l'importante è che l'attesa sia finita, che mi trovi nei pressi della transenna e che il pomeriggio di concerti stia per iniziare.
I primi sono gli Heike Has The Giggles, band che scopriamo essere italiana, chitarrista donna. Si lasciano ascoltare volentieri, si vede che sono dei novellini rispetto agli altri ma se la cavano bene. 


Seguono i Morning Parade, carini anche loro, ma sinceramente non è una band che desidero risentire o di cui desidero approfondire la conoscenza. Ma questo è un mio limite, sono davvero pochi i gruppi che riescono a fare breccia nel mio cuore.


Wombats. Li avevo già visti 3 anni fa, non mi dicono niente di più rispetto a quello che mi avevano detto all'epoca. Buona presenza scenica, bassista scatenato, spigliati, canzoncine discrete...ma troppo uguali l'una all'altra. 


Durante il loro set si scatena l'inferno sotto il palco!! I cretini delle file dietro spingono come dei forsennati, senza un reale motivo (o forse si: vogliono cercare di arrivare fino alla transenna). Siamo tutti spiaccicati l'uno all'altro, non si riesce a muovere una gamba o un braccio nemmeno pregando in turco e facendo le contorsioni, non si respira, le spinte sono sempre più forti e diventano continue, non un attimo di tregua. Parecchia gente cede e si fa portare fuori distrutta, accaldata, al limite dello svenimento. Cerco di resistere anche se in certi momenti mi manca l'aria sia per il caldo dato dall'essere tutti compressi sia dalla potenza delle spinte. Ho male ai fianchi, alle gambe, al torace, alle braccia, al collo... Siamo letteralmente incollati gli uni agli altri, impossibile decidere di rimanere fermi o di spostarsi un po' per cercare una posizione migliore. Le cretine in transenna continuano a lamentarsi con noi della seconda fila chiedendoci in malo modo di non spingerle e di dire alle file dietro di noi che vadano un po' più indietro perchè loro, poverine, stanno scomode e non riescono a godersi il concerto. Cerco di essere d'aiuto alla nana che mi sta davanti facendo in modo di bloccare in parte le spinte che vengono da dietro, finchè in un momento di relativa tranquillità lei mi piazza una gomitata sulla pancia totalmente gratuita, un gesto pieno di cattiveria (la stessa cattiveria che lei e le sue adorabili amiche avevano dimostrato poco prima bestemmiando senza motivo e chiamando con aggettivi poco carini gli Wombats che si erano fatti attendere qualche minuto). Da quel momento smetto di essere gentile e premurosa e me ne frego se la schiaccio e le faccio male. Che si faccia tirare fuori se non ce la fa a resistere!
Finiscono gli Wombats, ma le spinte continuano sempre più forti. Mi ritrovo svariati metri più al centro rispetto all'inizio dei concerti, spappolata contro la schiena di un ragazzone alto 2 metri. La gente dietro tenta in tutti i modi di intrufolarsi davanti, sembra non accorgersi che non c'è spazio e non c'è modo di avanzare. 
Provo a resistere, i prossimi sono i White Lies e sono lì praticamente quasi solo per loro. Ma l'inferno non accenna a diminuire. Mi accorgo che nella bolgia animalesca mi si è sganciato il reggiseno e, avendo una canotta, rischio di ritrovarmi mezza nuda. Ovviamente sono troppo schiacciata per riuscire a riagganciarmelo, non riesco nemmeno a mettere le braccia lungo i fianchi, figurarsi se riesco a portarmele dietro la schiena! Sudo sempre di più, respiro sempre di meno, le gambe sono sempre più intrappolate, le ginocchia hanno assunto posizioni assurde e dolorose...con la morte nel cuore io e Cristina, stremate e deluse, decidiamo di metterci in salvo da quegli animali furiosi e ci allontaniamo dalla transenna. Nel tragitto tra gli animali furiosi cerco di pestare più piedi possibili e di andare addosso a più gente possibile. Indie imbecilli che non sanno fare altro che disturbare, spingere e fare casino impedendo a tutti gli altri di godersi il concerto!!
Riprendiamo fiato per qualche minuto, poi decidiamo di uscire e rientrare dall'Arena solo per il gusto di farci mettere il braccialetto (braccialetto che consente appunto di rientrare). Noto con stupore che il braccialetto è quello dell'anno scorso, ha stampata la data dell'I-Day dell'anno scorso! Pidocchiosi!! Non solo si può uscire e rientrare solo nella fascia oraria 16-19 - se esci dopo le 19 non puoi più rientrare! - ma hanno anche riciclato i braccialetti dell'anno scorso! 
Mi "godo" il concerto dei White Lies da metà Arena, una cinquantina di metri circa dal palco. Intorno a me nessuno sembra interessato, nessuno canta, nessuno salta, in pochi fanno qualche foto, e mi guardano male perchè io invece canto e provo a saltare (per quello che mi permettono le gambe massacrate dagli animali di prima)... Veri amanti della musica, non c'è che dire!


I White Lies non danno il massimo, ma te credo, ci sono le prime file che li fischiano e li insultano in continuazione! Questa gente non merita di partecipare ai festival, non merita di avere davanti artisti di livello mondiale! Mi vergogno di essere italiana...


Un'oretta di concerto e i White Lies se ne vanno (e chissà che sollievo provano nell'abbandonare quel pubblico stupido e ingrato!). Facciamo un giro veloce dell'Arena, scopriamo che c'è una fila allucinante al gazebo che vende bibite, fai in tempo a morire disidratato prima che arrivi il tuo turno. Gli altoparlanti blaterano qualcosa a ripetizione, e tra quelle parole cogliamo quasi per caso "White Lies", "Padova", "dicembre". Eh? E' in programma un concerto dei White Lies a dicembre a Padova?? Sarebbe troppo bello per essere vero... Purtroppo non ci è dato di avere altre informazioni, per cui abbandoniamo l'Arena con questa idea che ci gira in testa ma senza farci troppe illusioni. Consapevoli che se usciamo non potremo più rientrare, decidiamo di dire addio a quel posto maledetto e a quella gente incivile. Se i fans dei Kasabian e degli Arctic Monkeys si comportano così (ed erano lì quasi tutti per queste due band) non ho nessuna intenzione di rimanere ad assistere ai loro concerti. Sarà un discorso stupido, ma sono così demoralizzata e arrabbiata per aver dovuto abbandonare il mio posto per colpa di questi animali incivili che non voglio avere più nulla a che fare con loro!! A nessun altro festival europeo con pubblico infinitamente più numeroso mi era mai successa una cosa del genere!
Proviamo ad aspettare i White Lies fuori dal backstage, ma ci arrendiamo quasi subito, stanchezza e delusione sono talmente grandi che non abbiamo più nemmeno un briciolo di entusiasmo (e io nel frattempo ho rimediato ben 13 punture di zanzara su pancia, schiena e fianchi!). Giriamo con calma la Festa dell'Unità, ci prendiamo una coca cola (che dovrebbe essere bella ghiacciata e invece è quasi a temperatura ambiente) e le patatine fritte, stiamo sedute e ci riposiamo. Da fuori sentiamo qualcosa dei Kasabian. E poi decidiamo di tornare a casa, promettendo che l'I-Day non ci vedrà mai più se questo è quello che sa dare un festival così pubblicizzato e rinomato...





Setlist

•  Farewell to the Fairground
•  Strangers
•  To Lose My Life
•  Holy Ghost
•  E.S.T.
•  Is Love
•  The Price of Love
•  Streetlights
•  A Place to Hide
•  Death
•  Unfinished Business
•  The Power & the Glory
•  Bigger Than Us

martedì 6 settembre 2011

Autunno live

Nell'ultimo periodo sono stati annunciati numerosi concerti per i prossimi mesi,per la gioia dei fans delle band in questione (e per lo scontento degli indie snob che per contratto devono contestare qualsiasi artista che attiri più di 50 persone alla volta).

Eccone alcuni: 

Friendly Fires
-26 settembre - Circolo degli Artisti, Roma
-27 settembre - Tunnel, Milano 

Noah And The Whale
-27 settembre - Circolo degli Artisti, Roma
-28 settembre - Tunnel, Milano
Hurts
-26 ottobre - Alcatraz, Milano 

Mads Langer
-7 novembre - Hiroshima Mon Amour, Torino 

Kaiser Chiefs + Transfer + Tribe
-13 novembre - Magazzini Generali, Milano

Fleet Foxes
-17 novembre - Atlantico Live, Roma
-19 novembre - Estragon, Bologna
-20 novembre - Teatro Smeraldo, Milano
  
Kasabian
-20 novembre - Alcatraz, Milano 

Smashing Pumpkins
-28 novembre - MediolanumForum, Milano
-29 novembre - Palafabris, Padova

White Lies
-2 dicembre - Gran Teatro Geox, Padova
-3 dicembre - Atlantico Live, Roma
-4 dicembre - Alcatraz, Milano

Non ho ancora fatto il resoconto dell'I-Day...ma arriverà, anche se non c'è poi molto da dire, è stata una giornata molto poco speciale per tutta una serie di motivi. E dopo si riprende con i racconti ripescati dalla memoria dei concerti degli anni passati!


Edit: aggiunta la data del 29 novembre degli Smashing Pumpkins annunciata oggi!

venerdì 2 settembre 2011

Bologna arrivo!

Domani : I-Day!! Purtroppo non ci saranno i Vaccines, come previsto dalla lineup originale, a causa di problemi alle corde vocali del cantante. Devo dire che andavo soprattutto per White Lies e Vaccines, quindi manca una delle due band che mi interessavano...ma sono convinta che sarà lo stesso una giornata interessante. 
Speriamo che il tempo sia clemente, sia per quanto riguarda il caldo (sono previsti 33°, se c'è anche afa sarà da morire!) sia per il rischio previsto di temporali/pioggia/grandine...
Pronta per l'ennesima corsa verso la transenna!


giovedì 1 settembre 2011

3-concerti-in-5-giorni - parte 3: The Killers - 21 agosto 2008, Dublin

Dopo una notte di sonno inquieto (chi è che dormirebbe tranquillo dopo aver incontrato Brandon e sfiorato la sua mano?) decidiamo di fare colazione da Starbucks. Una super colazione, con torte buonissime e cappuccino di tutti i tipi.
Quindi un bel viaggetto in pulman fino al quartiere che ospita il festival. Prima di metterci in fila facciamo una capatina al supermercato a prendere qualche bene di prima necessità : cibo e acqua, sacchi della spazzatura per sederci per terra, stivali per affrontare il fango (ma solo per chi non supera il 39 di piede, perciò io e il mio bel 41 rimaniamo senza stivali colorati), riviste da leggere mentre saremo in fila...toh guarda, c'è l'NME con Brandon in copertina!


Non c'è bisogno di dire che lo prendo al volo, è quasi come un trofeo, una cosa preziosa!
Finita la spesa entriamo nel parco e cerchiamo l'ingresso del festival, vediamo una fila già consistente e capiamo che è lì che passeremo le prossime ore. E' mezzogiorno, più o meno, non c'è troppa gente davanti a noi, dovremmo riuscire a guadagnare una buona posizione.


Ci sistemiamo comodamente, chi mangia, chi legge (l'NME), chi guarda un po' male la ragazza inglese maleducatissima e con la voce da trans che non si capice bene cosa voglia e cosa dica, chi cerca di dormire un po', chi ascolta musica... Ci becchiamo un po' di pioggia (se non prendi la pioggia in Irlanda non puoi considerarti soddisfatto), ma smette quasi subito e comunque siamo attrezzati con impermeabili & co. 
Arriva il momento in cui ci fanno alzare in piedi e transennano ancora meglio la fila. Passano dei membri dello staff del festival, non capiamo bene cosa succede, poi vediamo che mettono dei braccialetti alla gente...li mettono anche a noi, sono i braccialetti per avere accesso al pit!! E chi la sapeva sta cosa del pit? Sono elettrizzata, questo vuol dire che vada come vada avremo comunque una buona posizione e staremo davanti! Ci raccomandano di tenerli bene in vista una volta che ci avranno fatto entrare al parco in modo che ci sia consentito l'accesso al pitt senza problemi. Segue la corsa folle verso il palco su un prato ricoperto di fango e paglia, con i tizi della security che urlano di non correre e nessuno che li ascolta. Senza sapere come e dopo quanto tempo, mi ritrovo in transenna! Wow, è sempre un'emozione arrivare a toccare quell'affare di ferro che ti garantirà una buona visuale del concerto e la sicurezza di avere spazio per respirare. Io, Claudia, Linda e Stefano siamo vicini, Laura e Denise hanno trovato posto poco più in là. C'è una transenna di contenimento che divide il pit dalla parte posteriore della folla, una misura di sicurezza che ci garantisce un concerto tutto sommato tranquillo e al sicuro da spinte eccessive e gente troppo esaltata.
Tralascio anche stavolta le altre band che hanno suonato, ero troppo concentrata sui Killers per pensare di prestare attenzione a qualcun altro...
Quando salgono sul palco esulto nel vedere Brandon : ha una giacca bianca stupenda! Lo stile di quell'uomo è inimitabile!


Concerto emozionante come al solito, setlist molto simile alle precedenti, cambia l'ordine di qualche canzone ma niente di più. Ma chissenefrega della setlist, l'importante è essere davanti a loro a cantare a squarciagola quelle canzoni meravigliose!
Durante Jenny Brandon ci regala alcune delle espressioni tipiche che fa spesso quando canta quella canzone


E che dire di quella che soprannominiamo la "posa pornografica"? Brandon piegato in avanti, appoggiato ad una cassa, che si muove avanti e indietro...il signorino sembra tanto innocentino ma è un provocatore nato!!!


Tra pogo non troppo esagerato, urla, salti, tentativi di fare foto decenti, farfalle nello stomaco come al solito, scambi di battute con i soci, si arriva (purtroppo) alla fine del concerto. La canzone di chiusura è la bellissima All These Things That I've Done. Mi gusto ogni nota, ogni parola, ogni gesto di Brandon che brandisce l'asta del microfono come suo solito su questa canzone, ogni espressione di Ronnie. E proprio Ronnie, il nostro batterista mitico, sarà il protagonista di un gesto che nessuno di noi si sarebbe mai aspettato...finita la canzone, ancora seduto sul suo sgabello, lancia al pubblico le sue bacchette. Quindi si alza, prende un altro paio di bacchette e si avvicina al centro del palco per lanciare anche queste. Noi urliamo il suo nome...quando ha già il braccio pronto a fare il lancio, vede noi e il nostro solito striscione dedicato a lui...si avvicina al bordo del palco...capisco quello che forse sta per succedere, ma non ci credo...Ronnie è sempre più vicino a noi, è proprio davanti a noi...con un lancio ben calibrato ci butta la bacchetta, volo e atterraggio perfetti! Tra le urla di stupore, gioia ed esaltazione prendiamo quella preziosa bacchetta, ringraziamo Ronnie, e comincia il delirio...(il video, a partire dal minuto 7:01, testimonia il famoso lancio della bacchetta e il delirio che ne segue)


Momenti di panico ed eccitazione, ma è successo davvero? Ronnie ha davvero, intenzionalmente, lanciato la sua bacchetta proprio a noi? Non riusciamo a calmarci, Linda è in preda a una crisi di urli e lacrime (la stessa Linda, designata come colei che si porterà a casa la bacchetta, poco dopo chiederà se vogliamo dividerla e tenercene un pezzettino ciascuno ahahah). Sono stravolta, sconvolta in senso positivo, incredula...quando mai ci ricapiterà una cosa del genere? Quando mai potremo rivivere un momento simile, sommato a tutti i momenti speciali dei giorni precedenti? E il bello è che successo proprio all'unico concerto, dei 3 a cui ero stata, in cui eravamo presenti tutti noi di The Killers Italia!! Un evento stupendamente meraviglioso.
Camminando ad un metro da terra per la felicità usciamo dal parco, dove ci tocca fare una fila infinita per salire sull'autobus che ci riporta in centro città. Non possiamo fare a meno di parlare di quello che è appena successo, di rivedere foto e video, di sorridere contenti.
Dopo una breve capatina in appartamento a recuperare la valigia, abbandono i miei compagni di avventure, loro rimangono a Dublino ancora qualche giorno, io ho l'aereo alle 6. Me ne torno a casa con una stanchezza incredibile e una gioia ancora più incredibile. Quelli che ho appena vissuto sono stati tra i giorni più meravigliosi della mia vita e sono contenta di averli vissuti con quelle determinate persone, non avrei voluto nessun altro al mio fianco al posto loro. Proviamo tutti la stessa identica cosa : il desiderio profondo e il bisogno urgente di rifare tutto! 
Nell'autunno di quell'anno esce il terzo album dei Killers, e noi aspettiamo con tanta impazienza che annuncino il nuovo tour per ripartire all'avventura facendo il piendo di concerti, canzoni, emozioni, gesti speciali, momenti unici condivisi con gli amici...
Alla prossima!




Setlist

•  For Reasons Unknown
•  Somebody Told Me
•  Sweet Talk
•  Shadowplay (Joy Division cover)
•  Smile Like You Mean It
•  Tranquilize
•  When You Were Young
•  Under The Gun
•  Mr. Brightside
•  Read My Mind
•  Sam's Town
•  Spaceman
•  Bones

    Encore:
•  Jenny Was A Friend Of Mine
•  This River Is Wild
•  All These Things That I've Done