mercoledì 11 luglio 2012

I knew it when I met you I’m not gonna let you runaway!

Mi sono presa del tempo, tempo durante il quale l'ho ascoltata e riascoltata fino ad avere i timpani fuori uso. Ieri è uscita Runaways. Leak comparso alle 5 di mattina, alle 7 mi sveglio e annoiata dal fatto di non riuscire più a dormire accendo il telefono, sia mai che è successo qualcosa di interessante. Ed ecco i messaggi esaltati (a ragione!) di un'amica che ha scoperto il leak. Con il batticuore e gli occhi ancora mezzi chiusi dal sonno mi fiondo ad accendere il pc, ripetendo a mezza voce "cazzocazzocazzocazzo", attimi di panico perchè il primo link alla canzone è stato rimosso, ma subito l'amica Lucia me ne fornisce un altro. Tremo, vorrei urlare, vorrei avere accanto a me tutti i miei amici killeriani e invece sono da sola, nemmeno il mio gatto mi assiste in questo momento topico. Ho quasi paura a premere quel tasto play, ho delle aspettative talmente alte che se dovessero essere deluse in toto potrei mettermi a singhiozzare per la tristezza...
L'intro mi fa storcere il naso, è un mix tra le prime note del singolo di Natale, The Cowboys Christmas Ball, e l'inizio di Crossfire, e da non amante di Flamingo la cosa non mi va giù. Questo intro non mi piace, è scialbo, senza carattere, una scopiazzatura...ma prima di dirmi delusa aspetto di vedere cosa succede nei secondi successivi. Brandon attacca a cantare con quella vocetta stridula che ultimamente adora usare, ma che a me non piace particolarmente. Brando perchè non usi quei toni bassi, profondi, carezzevoli che mi hanno fatto innamorare del tutto e perdutamente delle vecchie canzoni dei Killers? Va beh, ci tocca tenerci la vocetta acuta...mentre sto ancora facendo considerazioni mentali sul cantato di Brandon, ecco che parte una batteria portentosa. E lì mi sciolgo: questi sono i Killers!! Sono proprio tornati! Tocchi di chitarra ben dosati, un basso ben presente, questa batteria eccezionale, carica, possente, tastierina di accompagnamento. La voce è molto ben modulata e a tratti Brandon canta in quel modo urlato e quasi rabbioso che aveva spesso in Sam's Town e che adoro, in più ci sono certi cambi di tonalità che mi fanno impazzire (avete presente il "shake a little" di This River Is Wild"?). Il testo lascia un po' a desiderare, lo trovo banale, per niente speciale, so che loro possono produrre liriche decisamente migliori! 
La ascolto, la riascolto, mi convince ma non del tutto, mi piace ma non posso dire di adorarla. Eppure non riesco a smettere di ascoltarla, la sento per due ore di seguito, ininterrottamente, e poi torno a sentirla un'altra volta, e un'altra ancora, in repeat continuo. Ho bisogno di capirla, di entrare in ogni suo anfratto, ho bisogno che lei mi entri dentro. Occhi chiusi e cuffie e mi faccio trascinare dalle note. Non è un capolavoro ma è una bellissima canzone piena di vita e di colori. Dal vivo questo pezzo sarà una meraviglia, me lo sento, sembra fatto apposta per conquistare e far impazzire il pubblico! E chissenefrega di come verrà accolta dal pubblico, dalla critica, di quanto catturerà l'attenzione in radio...questi sono i miei Killers, sono davvero tornati, loro sanno di aver fatto un grande lavoro e non saranno le recensioni e le classifiche di ascolto delle radio a dare la vera misura della qualità di questo lavoro.
Nell'attesa del video, ecco il primo singolo tratto da Battle Born!


Nessun commento:

Posta un commento