domenica 3 gennaio 2016

Him - 30 dicembre 2015, Helsinki

E così anche il viaggio a Helsinki è finito. Ho potuto vedere gli Him nella loro patria, nel locale storico che è un po' la loro casa spirituale, musicalmente parlando, quello da cui tutto è partito. Ovviamente adesso sono alle prese con la solita depressione post concerto. Non ho incontrato nessuno di loro, ma essere a un metro dal palco è stato più che sufficiente, l'appuntamento per una stretta di mano, una foto e uno scambio di parole è solo rimandato.

L'apertura delle porte del Tavastia era alle 20, mentre l'apertura delle porte della sala concerti era prevista per le 21. Niente fila per me in questa occasione, sia per il freddo che avrebbe reso proibitivo rimanere ad aspettare all'aperto per ore, sia perchè ero con un amico a cui non importava del concerto e degli Him e non sarebbe stato carino da parte mia abbandonarlo per mezza giornata. Mi ero già rassegnata a vedermi il concerto dal fondo, visto che sarei arrivata alla venue dopo l'apertura delle porte, tra le 20 e le 21, con calma, ma la vita riserva più sorprese di quante ne possiamo immaginare! 
Arrivo al Tavastia intorno alle 20.35-20.40. Ovviamente nessun problema con il biglietto elettronico, cosa lo dico a fare? Siamo nell'efficiente nord-Europa, non in Italia! Il tempo di entrare, lasciare giacca, sciarpa e berretto al guardaroba e mi metto sul fondo della sala gremita di persone, vicino al banchetto che vende magliette e gadget, tranquilla. All'improvviso gente che si muove, confusione, una porta che si apre nella parte anteriore della sala, e subito dopo un'altra porta che si apre vicinissimo a dove sono io - che nemmeno mi ero accorta dell'esistenza di quella porta! Cominciano tutti a correre e vengo letteralmente trascinata dentro, mio malgrado, prima ancora di rendermi conto di quello che sta succedendo. A quel punto vedo il palco, vedo la transenna che si sta riempiendo e allora mi lancio anch'io in una breve corsa insieme alle persone che mi stanno accanto, e arrivo in seconda fila centralissima. Wow!! Che fortuna sfacciata! Non avrei mai e poi mai immaginato e sperato di arrivare così avanti. Scopro subito di fianco a me ci sono due ragazze italiane. I casi della vita :)

Il posto è piccolo, più di quanto mi immaginassi dopo aver visto foto di altri concerti. Sono quasi le 21 e sotto il palco siamo già belli stretti e caldi. Il caldo è la cosa che si nota di più. Il locale non ha l'impianto di condizionamento quindi il calore e l'umidità si accumulano lentamente, entro la fine della serata ci sarà un clima degno della foresta tropicale, con tanto di nebbiolina dovuta all'umidità.
Alle 21.30 comincia il set degli At the Hollow, band di Helsinki che per descrivere il genere di musica che suona scrive "between purity and death". Mi sono piaciuti! Canzoni malinconiche ma allo stesso tempo "cariche", un contrabbasso bianco che segna il ritmo e crea atmosfera...dico spesso che le canzoni di una band rispecchiano il luogo da cui quella band proviene e anche stavolta mi ritrovo a pensarlo: quelle canzoni sono perfette per Helsinki, per il freddo pungente che contrasta con il caldo delle case e dei locali, per le giornate con poche ore di luce, per il sole nascosto dalle nuvole...



45 minuti di performance e poi comincia la preparazione del palco degli Him, mentre Jussi 69 intrattiene il pubblico con il suo dj set. Lui lo vedo di sfuggita, è sulla mia sinistra, giù dal palco, quindi è praticamente nascosto. Non riesco a fargli una foto decente. 45 minuti anche per lui, e arrivano le 23. Puntuali gli Him salgono sul palco, e il pubblico che fino a quel momento era stato abbastanza calmo - a parte qualche ragazza ubriaca che urlava proposte oscene rivolte a Ville - comincia a spingere verso la transenna. Niente di che, tutte cose già viste e vissute. Il caldo aumenta, e con lui la nebbia, misto di umidità dei nostri corpi e del nostro respiro e di nebbia artificiale.
Il palco è a un metro da me, forse anche meno, ho gli Him letteralmente a portata di mano!
Ville è alto, magrolino come me lo aspettavo, emana fascino e carisma con ogni movimento e ogni gesto che fa, con ogni sguardo, con ogni parola che dice. E poi quegli occhi...



Il concerto comincia con Buried Alive by Love. Purtroppo la voce di Mr Valo si sente pochissimo, se non proprio per niente, a parte quando si diverte a fare i suoi vocalizzi mettendosi in bocca il microfono, cosa che fa spessissimo e che a quanto pare gli piace parecchio XD
Gli strumenti si sentono abbastanza bene e sono l'unica cosa che mi permette di capire di volta in volta di che canzone si tratta, perchè la voce di Ville proprio non mi arriva. Peccato, visto quanto mi piace!



Ville parla poco ma sorride molto, guarda il pubblico, mi sembra relativamente rilassato e a suo agio, canta mettendoci tutto l'impegno di cui è capace, come suo solito. Gli altri 4 li intravedo nell'ombra, tra le poche luci e la nebbia sono poco più che delle presenze sul fondo o ai lati del palco. La mia anima da fotografa soffre per il fatto di non poter fare degli scatti decenti anche a loro, ma amen.
Al quarto brano arriva la parte del concerto che preferisco, con il susseguirsi di 4 delle canzoni che amo di più: Pretending (quando sento le note iniziali per poco non mi metto a piangere...), The Kiss Of Dawn, Killing Loneliness (brividi a non finire) e Soul On Fire, una delle mie preferite in assoluto e che la sera prima non hanno fatto, quindi mi ritengo fortunatissima che l'abbiano messa in scaletta proprio il 30 *_* inutile dire che anche qui mi sta per scappare la lacrimuccia.



La prima parte del set si conclude con Rebel Yell, e mi sembra che il tempo sia passato così in fretta, che stia durando tutto troppo poco, starei a sentire questa band per tutta la notte...
Dopo una brevissima pausa tornano per l'encore, che prevede 3 canzoni che chiudono la serata in modo eccellente: Passion's Killing Floor, Razorblade Kiss e When Love And Death Embrace.
Durante Razorblade Kiss una ragazza poco dietro di me urla qualcosa di irripetibile a Ville, lui ridacchia cercando di mantenere il controllo mentre continua a cantare, si ricompone, gli viene da ridere ancora, viene avanti sul palco e guardando in direzione della ragazza e ridendo le fa cenno di no con il dito, mentre le prime file se la ridono di gusto per questo suo improvviso gesto spontaneo e giocoso. Caro lui, come si fa a non amarlo?!?
Ultime note, saluti, Ville dice che se ne va a dormire, Linde lancia qualche plettro al pubblico, per ultimo scende dal palco Kosmo, ma prima di andarsene ci fa una foto e poi lancia bacchette verso il centro della sala.

E' tutto finito. Fa caldissimo, sono scesi litri di sudore, la voce se n'è quasi andata, mi sembra che sia durato troppo poco ma in realtà è quasi mezzanotte e mezza. Provo a farmi dare una setlist ma niente da fare. Visto che devo tornare all'hotel da sola decido di non stare ad aspettare per provare a incontrare qualcuno di loro, la mia dose di fortuna l'ho già avuta con la seconda fila e con Soul On Fire, mi ritengo più che soddisfatta. Con la musica nelle orecchie e le immagini della serata magica appena conclusa affronto la gelida notte di Helsinki. E' stato un piacere e un onore poter essere presente all'Helldone! Spero di poter fare il bis prima o dopo, anche perchè Helsinki mi è piaciuta tanto come città e non mi dispiacerebbe tornare a visitarla!




Setlist

•Buried Alive By Love
•Poison Girl
•Your Sweet Six Six Six
•Pretending
•The Kiss of Dawn
•Killing Loneliness
•Soul on Fire
•Join Me in Death
•Wicked Game (Chris Isaak cover)
•The Sacrament
•Rip Out the Wings of a Butterfly
•In Joy and Sorrow
•Heartache Every Moment
•Right Here in My Arms
•The Funeral of Hearts
•Rebel Yell (Billy Idol cover)

Encore:

•Passion's Killing Floor
•Razorblade Kiss
•When Love and Death Embrace