domenica 7 giugno 2015

Brandon Flowers - 5 giugno 2015, Milano


Trasferta lampo ma ricca di avvenimenti e di tachicardia e palpitazioni!
Partenza con calma nel primo pomeriggio di venerdi, il giorno stesso del concerto. Non mi interessa fare la fila per stare davanti, tanto più che si crepa di caldo - 33-34 gradi, che con l'umidità della pianura padana significa che sembra di stare dentro un enorme forno acceso. Quasi tutte le altre ragazze invece si fanno la loro bella e sofferta attesa sul marciapiedi fuori dal Fabrique. Tanta stima per la loro resistenza!
Arrivo a Milano, qualche giro a vuoto perchè ci sono delle strade nuove che il navigatore non conosce ma finalmente giungiamo al nostro hotel. Check in, breve pausa in stanza (santa aria condizionata!) e poi si riprende la strada per arrivare al Fabrique e salutare finalmente tutti gli amici già presenti. Sono circa le 18 quando arriviamo. Fa ancora un caldo porco. Si dice che non lascino entrare con le borse e costringano a lasciarle nel guardaroba (a pagamento!), quindi alla fine decidiamo di metterle tutte nella mia auto, parcheggiata proprio di fronte alla venue. Per poi scoprire, una volta dentro, che molte persone se la sono tenuta. Soliti non-sense italiani.
Poco dopo le 19 aprono l'ingresso e in contemporanea anche il botteghino per chi aveva scelto di ritirare il biglietto sul posto. No comment per questa scelta discutibile che causa la perdita del posto in fila a chi era lì da ore...ingresso tranquillissimo per me, mi ritrovo in quarta fila sulla sinistra, lato Dave per intenderci. Si sta comodi e larghi, c'è l'aria condizionata, se non fosse per il leggero mal di schiena che ho dal giorno prima sarebbe tutto perfetto. Le altre ragazze, quelle che si sono fatte la fila infernale per tutto il giorno, sono meritatamente in transenna!
Pochi minuti prima delle 20 avvisto l'uomo della consolle e vado a salutarlo velocemente alla sua postazione. Mi dice che siamo veramente in pochi e che spera che arrivi altra gente. Poco dopo compare sul palco l'artista che apre le serate di Brandon e allora velocemente me ne torno al mio posto, in quarta fila, vicino a Denise e Cristina e a un simpaticissimo ragazzo che abbiamo appena conosciuto. 
Joe Pug, chitarra e armonica, ci allieta per mezz'ora con le sue canzoni. Sarà che non sono un'amante del genere, ma a me sembrano tutte uguali...e noiose...mi spiace Joe, sei anche simpatico, ma la tua musica non fa proprio per me.



Preparativi sul palco, il fiore dovrebbe apparire alle 21 ma alla fine si presenta con 20 minuti di ritardo. Ed eccolo lì, secco come sempre, con il gatto morto in testa e la giacca brillantinosa. Nonostante non ami questo suo look devo ammettere che essere di nuovo al suo cospetto, dopo quasi due anni, è una piacevole sensazione. Sì Brandon, mi eri mancato!
Non c'è bisogno di dire che il pubblico lo accoglie molto calorosamente (ieri, sabato, ho letto un sacco di complimenti da parte di svariate persone, siamo un pubblico che si fa apprezzare e benvolere ^_^) e lui ne è visibilmente felice. Saremo anche pochi - 700, ci comunica l'uomo della consolle a fine concerto - ma compensiamo con l'entusiasmo!



"Buonasera Milano, vi siamo mancati?" saluta dopo qualche minuto un Brandon che mi sembra in forma smagliante. Conosco poco le canzoni (anzi, non le conosco per niente), quindi canto solo qualche parola qua e là, ma questo non mi impedisce comunque di partecipare al concerto saltando e sudando che se fossimo in una sauna. Ad un certo punto Brando si mette a parlare in italiano, un italiano molto stentato ovviamente ma comprensibile, ci dice di ascoltare molto attentamente per poi decidere se il protagonista della canzone che sta per cantare è innocente o colpevole. E parte con Jenny Was A Friend Of Mine, una versione smorta e quasi irriconoscibile, che non mi piace per niente...finita la canzone, continua il siparietto del Flowers, che ci fa votare: chi pensa che il tizio sia innocente? Poche voci si levano a favore dell'innocenza. Chi invece pensa che il tizio sia colpevole? E qui un boato del pubblico fa sorridere Brandon. Seguono altre canzoni di cui non so mezza parola, ma mi impegno per imparare all'istante i ritornelli. Quindi Brando ci dice che possiamo scegliere tra tre opzioni: la 1 e la 2 sono cover di canzoni di altri artisti, la terza è Untangled Love (la mia preferita, anzi l'unica che mi piace, dell'album nuovo). Vince all'unanimità la terza opzione, Brandon ci chiede se ne siamo davvero sicuri, e dopo la nostra risposta affermativa...attacca con Human lol qui ovviamente il pubblico esplode. C'era da aspettarselo, ma è sempre bello vedere e vivere l'entusiasmo con cui viene accolta quella canzone. 



Untangled Love viene subito dopo, e mi piace proprio! Seguono Swallow It (una delle mie due preferite di Flamingo), Only The Young con le ormai famose mossette che mi causano un attacco di risate convulse, e Mr Brightside. Brandon è visibilmente felice e rilassato, sorride, guarda un sacco le prime file, ci fa cantare parti di canzoni standosene beato a guardarci, per un paio di volte si fa quasi cadere il microfono di mano. Del resto della band vedo poco, sostanzialmente perchè non sono per niente illuminati. Ogni tanto scorgo qualche movimento delle coriste, ma vedo solo i loro capelli. Gli altri non so nemmeno che faccia abbiano...



Durante la prima metà della serata Denise alza il cartellone con l'ormai famosa frase, il marchio di fabbrica delle trasferte di TKI, ma Brandon è bravissimo a ignorarlo. Non può non averlo visto, ma non c'è nessuna reazione da parte sua. Vabbeh...
Fine della prima parte, dopo la breve pausa di rito rientrano tutti sul palco accompagnati da un ospite, Joe Pug (sì, lo stesso che ha suonato prima), con cui Brandon duetta. Seguono altre due canzoni, i saluti, e poi è tutto finito.
Riassunto del concerto in breve: le canzoni di The Desired Effect continuano a non piacermi, mi dicono poco, ma dal vivo almeno puoi ballare, puoi interagire con Brandon che le canta e le interpreta...insomma, è stato un live carino, Brandon ovviamente sa il fatto suo ed è il re del palco, sa come far entusiasmare il pubblico - se il pubblico è disposto a farsi coinvolgere, e in Italia non c'è dubbio che lo sia!

Saluti di rito all'uomo della consolle, che mi fa addirittura entrare nel suo recinto mentre finisce di sistemare alcune cose, e poi tutti fuori, a respirare un po' anche se l'aria di Milano è ancora calda e umida e regala ben poco sollievo. Decidiamo di aspettare Brandon ma c'è davvero tanta, tanta gente. Nel frattempo vado a recuperare le borse e poi mi prendo una bottiglietta di tè al limone che mi scolo in mezzo minuto. All'improvviso c'è fermento davanti al cancello del parcheggio della venue, la folla si è accalcata...è Brandon che sta passando a fare qualche autografo in velocità, al di là della ringhiera, con J-man dietro che lo controlla, se potesse credo che gli metterebbe anche il guinzaglio per decidere quando è il momento di allontanarsi dai fan... La gente è davvero tanta, provo ad andare nell'agolo più lontano, dove finisce il cancello e comincia un muretto, riesco ad infilarmi dietro ad altre due file di persone, ho persone davanti, dietro e persino sopra (delle tizie che si sono arrampicate sul muretto e mi cascano quasi addosso...). Brandon è lì davanti, firma due biglietti, sorride, saluta in fretta, si gira per andarsene...in un moto di disperazione mi allungo più che posso, sporgo la setlist oltre la ringhiera, lo chiamo e gli chiedo se la può firmare...e lui, tesoro mio, che aveva già fatto due o tre passi verso J-man, si gira e torna indietro, prende in mano la setlist, la firma e me la restituisce, quindi se ne va definitivamente. Wow!! Non ci avrei sperato, di solito non ho fortuna con queste cose XD Poco dopo se ne va su un'auto con i vetri oscurati. Vero che torni qui più tardi Brando? 
Ci sediamo per terra e aspettiamo, non si sa bene cosa. Chiacchieriamo un po' su tutto. Poco più in là ci sono due tizie bionde vestite di nero, le amiche che hanno fatto la fila fin dal mattino ci raccontano che sono due groupie che sono state fatte entrare prima di tutti gli altri senza che facessero nessuna fila, e se le sono ritrovate poi in transenna. Queste due tizie, irlandesi a quanto pare, sono conosciute perchè si stanno facendo tutto il tour di Brandon concedendo favori di quel tipo a qualcuno della crew e ricevendone in cambio la possibilità di entrare prima di tutti gli altri, e poco altro credo, perchè Brandon da quel punto di vista è inavvicinabile. A Milano sono state rifornite di acqua direttamente da uno della crew, mentre gli altri comuni mortali erano lì a guardare e a schifarsi. Ora sono lì fuori che aspettano. Arriva lo stage manager e se le porta dietro, prima varcano il cancello della venue e poi salgono su uno dei tourbus. Noi un po' ridiamo e un po' ci guardiamo schifate. Non potrebbe esserci niente di più lontano e in antitesi con il nostro modo di essere fan, con il nostro approccio alla musica e agli artisti...
Il tempo passa e uno alla volta tourbus (anche quello con le groupie) e furgoncini vari se ne vanno mentre noi, testardi, rimaniamo ad aspettare ancora, nella speranza che Brandon stia solo andando a cena ma che poi torni, per poterlo salutare con calma.
Invece ben presto rimaniamo solo noi ed è evidente che nessuno tornerà da quelle parti...poco male, stiamo lì a chiaccherare e a ridere, l'aria si è fatta meno calda e densa e si sta bene. Discutiamo di cosa fare il giorno dopo. Alla fine decidiamo di accompagnare in aeroporto chi ha l'aereo da prendere, sia mai che capiti qualche incontro ravvicinato...tanto l'aeroporto di Linate è veramente a due passi (per me, che ho prenotato in un hotel vicinissimo) e ci permetterà di salvarci per parte della mattinata dal caldo soffocante di Milano. Ci salutiamo e ci avviamo ognuno per la sua strada. Hotel, doccia, santa aria condizionata, uno sguardo alle foto, ai tweet, ai video, ai commenti della gente, poi la stanchezza prende il sopravvento.

A metà della mattina di sabato eccoci in aeroporto, dove poi incontreremo anche una ragazza che le altre avevano conosciuto in fila. Prendiamo qualcosa da mangiare e ci mettiamo comode ad aspettare il momento di salutare chi è in partenza, continuando a parlare della serata precedente. Relax totale! Ma ad un certo punto si avvicinano delle facce familiari...non è il figaccione quello? E poi ci sono i roadie...e le coriste! E quelli sono i musicisti di Brandon!! Oh oh, vuoi vedere che prende l'aereo qui anche lui? Agitazione a mille, chi teme di dover correre in bagno, chi di svenire, io e Cristina in preda a una crisi di tachicardia...in lontananza si vede J-man che avanza, poi trolley, e poi lui, Brandon, con il gatto morto in testa, le gambette magre magre e la t-shirt di Day & Age. Timide e timorose ci facciamo avanti, lo salutiamo...lui ha una faccia da sonno assurda, probabilmente l'hanno tirato già dal letto 5 minuti prima. Fa una tenerezza assoluta! E' un po' confuso, il sonno non gli permette di capire bene cosa succede lol qualche autografo, qualche parola, selfie (io no, perchè da brava scema e timida quale sono non ci ho proprio pensato...volevo solo fargli firmare il biglietto, ma era un po' di fretta e quando mi sono avvicinata per porgerglielo se ne stava già andando :( ). Comunque siamo riusciti a farci fare una foto di gruppo, tutti insieme, da Torey, a cui ho piazzato in mano la mia fotocamera senza tanti complimenti (ma poi l'ho ringraziato u.u). Devo dire che la foto è venuta bene, bravo Torey, ti sei superato! 


Mentre tutto questo succedeva, J-man ha continuato a guardarci con occhi colmi di odio, e ha continuato anche quando loro si sono accostati al banco del check in e noi siamo ritornate a sederci dov'eravamo sedute in precedenza. Non ci ha perse d'occhio finchè non se ne sono andati al gate...chissà che pericolo enorme rappresentavamo ai suoi occhi, oh, non siamo mica fan sudamericani a cui è concesso assaltare aeroporti e hotel per saltare letteralmente addosso a Brandon, e non siamo nemmeno inglesi che godono di uno status unico e irraggiungibile! 
Siamo rimaste lì ancora un po', tremanti e in stato confusionale per l'incontro ravvicinato fortuito appena vissuto, poi è arrivato il momento dei saluti anche per noi. Baci, abbracci e speranza di rivederci il prima possibile (quindi Killers sbrigatevi a tornare al lavoro tutti insieme!!), e meno di 24 ore dopo la partenza da casa ero di nuovo in macchina, sulla via del ritorno...
Ora vai di depressione post concerto, stavolta più per tutto quello che c'è stato attorno al concerto che per il live stesso, ma dopotutto queste trasferte non sono memorabili proprio anche e soprattutto grazie alla presenza di persone che le rendono tali? Devo però dire che mi sono mancate tanto le persone che erano assenti: voi sapete chi siete, sareste stati una ciliegina prelibata sulla torta! <3




Setlist

•Dreams Come True
•Can't Deny My Love
•Crossfire
•Magdalena
•Hard Enough
•Jenny Was a Friend of Mine
•Lonely Town
•Diggin' Up the Heart
•Human
•Untangled Love
•Swallow It
•Only the Young
•Mr. Brightside (Jacques Lu Cont Remix)

Encore:

•If Still It Can't Be Found (Joe Pug cover) with Joe Pug
•I Can Change
•Still Want You