domenica 4 dicembre 2011

White Lies - 2 dicembre 2011, Padova

Come on!!
Eccomi a parlare di un signor concerto! Una delle esperienze pià gratificanti della mia vita, in tutto e per tutto, dall'inizio alla fine. Una serata indimenticabile e ricca di emozioni e ricordi preziosi da conservare.
Venue singolare, il Gran Teatro Geox, molto più grande di quanto mi aspettassi e in cui tutto è molto ben organizzato. Locale diverso dalle solite location per concerti, infatti ospita anche spettacoli di altro tipo, ma si sta facendo un buon nome per i concerti. E a me non dispiace affatto, visto che si trova a poco più di mezz'ora di strada da casa mia!
Immaginando che, come ad altri concerti dei White Lies, non ci sarà la folla assatanata a fare la fila fin dal mattino, decido di andare là per metà pomeriggio, con calma,rilassata. Arrivo alle 17 circa, davanti a me ci sono 2 ragazze, che presto vengono raggiunte da altre 2 amiche. Due tizie arrivano alla chetichella e si piazzano davanti a tutti di fronte alla porta, diventando di fatto le prime della fila. Nessuno fa storie, siamo talmente in pochi che per 2 persone in più o in meno davanti non cambia nulla. Ogni tanto arriva qualcun altro, alle 18 siamo una ventina. Mi raggiunge Cristina e ridiamo della stranezza di quella situazione, abituate a code estenuanti di ore e ore in mezzo a persone maleducate. Poco dopo le 18.30 ci fanno entrare, ma solo per non farci stare al freddo. Gentilezza rara in Italia quando si tratta di concerti. L'interno del teatro è spettacolare, c'è un bar, vendono caramelle di mille tipi e noccioline caramellate, c'è un bagno che sembra quello di un hotel a 5 stelle, c'è anche il tempo di lasciare la giacca nel guardaroba. Theo (degli Hurts) amerebbe questo posto.


Dopo un'altra oretta di attesa finalmente ci fanno entrare davvero. Non c'è nemmeno bisogno di correre, siamo talmente in pochi che riempiamo a mala pena la transenna. Posticino tattico non proprio al centro, ma un po' sulla sinistra, sapendo che Harry si mette in quel punto...e mai mossa fu più azzeccata, visto che finisco esattamente di fronte alla sua postazione, con precisione millimetrica (ma questo lo scoprirò solo dopo l'esibizione dei gruppi spalla)!
C'è davvero poca gente ma pian piano il pubblico aumenta. Non ho alcun dubbio che prima dell'inizio del set dei White Lies il teatro si sarà riempito.
Si inizia con i Charlestones, band di ragazzetti alquanto bruttini che si lasciano scambiare tranquillamente per dei giovanotti inglesi, se non fosse che il "grazie" del cantante è troppo perfetto...e infatti verso la fine piazza lì una frase in italiano che mi fa capire che di inglese hanno ben poco, a parte la musica e l'abbigliamento. Sono friulani!


Mi piacciono parecchio, hanno un buon sound e dei pezzi orecchiabili e freschi, ricordano i Kooks. Si fanno apprezzare.
Dopo di loro arrivano i Duke Spirit, questi sono davvero inglesi, ma non mi dicono niente...fanno una serie di canzoni una identica all'altra, la cantante si dimena un sacco sul palco ma è l'unica nota degna di attenzione di tutto il loro set. Anche le luci sono da dimenticare, con flash rapidissimi di luci colorate che ti accecano e ti impediscono di fare foto decenti.
E finalmente tocca ai miei cari White Lies!! Dietro di noi ormai è tutto pieno, come immaginavo che sarebbe successo. Personale velocissimo a sistemare il palco e preparare tutto quello che serve, alle 21.30 entrano in scena loro!
Harry non fa che sorridere, incita il pubblico e il pubblico risponde benissimo (c'era da dubitarne? Il pubblico italiano è uno dei migliori del mondo u.u). Dice che è contento di essere di nuovo in Italia, sorride ancora.


Guarda incessantemente negli occhi noi della prima fila, è un eye-contact dietro l'altro, ti fissa negli occhi e poi ti sorride, e se tu gli sorridi di rimando ti sorride ancora di più. Roba da far svenire all'istante qualsiasi fangirl! E il suo modo di cantare...migliora di volta in volta, ad ogni concerto a cui assisto lo sento più sicuro, più maturo, si avventura in toni che una volta gli erano vietati, sta proprio imparando a usare bene la voce. 


Fanno Taxidermy, una delle mie preferite. Non avendo letto le setlist dei concerti precedenti non me l'aspettavo, e quando partono le prime note mi spuntano le lacrime, è un regalo, l'ennesimo regalo che ricevo da un concerto.
Per non parlare di Come Down acustica, con Harry che canta impettito e concentrato, a occhi chiusi e mano sul cuore, senza chitarra, accompagnato solo dalle percussioni di Jack. Emozione pura!


Il pubblico è in delirio, nonostante siano molto statici sul palco sono uno spettacolo da vedere. Più tardi Tommy ci farà i complimenti "great crowd, great show".
Scaletta secondo me ben pensata, con pezzi del primo album alternati a pezzi del secondo, canzoni più "energetiche" alternate a brani più cupi e riflessivi. Peace & Quiet dal vivo mi piace sempre di più, con la parte strumentale alla fine che mi fa venire i brividi ogni volta...
Rientrano per l'encore e Harry felice come un bambino di fronte ai regali di Natale dice ridendo "We're back!", accolto dall'esultanza del pubblico. Dopo le 3 canzoni dell'encore salutano e fanno l'inchino, e quindi se ne vanno, sempre sorridendo. 

http://www.granteatrogeox.com/foto-white-lies-padova/
Già prima non avevo molta voce, reduce da un raffreddore, ma adesso sento proprio la gola che brucia e "gratta".
Lotta tra i fans per accaparrarsi una setlist o un plettro, con i tecnici sul palco che danno e non danno e fanno arrabbiare una ragazza, che alla fine però riuscirà a ottenere quello che desidera grazie all'aiuto di uno dei ragazzi della security.
Usciamo dalla sala, ci calmiamo e ci rinfreschiamo un po'. Mentre la gente comincia ad andarsene io e Cristina, presto raggiunte da altri ragazze e ragazzi, proviamo a capire da dove potrebbero uscire loro. Troviamo un gruppetto di persone ammassate vicino ad un cancello che sembra chiuso...qualcuno dice che un paio di ragazze sono riuscite ad entrare, laggiù ci sono i tourbus quindi è per forza il posto giusto. Alcuni ragazzi e ragazze scavalcano il cancello ma subito dopo ci si accorge che è aperto e che possiamo passare senza problemi! Ci fiondiamo dentro e un po' timorosi ci avviciniamo ai tourbus. Sembra che nessuno ci noti e se ci notano non sono interessati a noi e tantomeno a mandarci via. Rimaniamo lì ad aspettare, fa freddo, è buio, ma l'occasione è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire, niente reti, transenne, cancellate a dividerci da loro! Alcuni decidono di andare a spiare da una finestrella chiusa e scorgono Harry all'interno, dentro al backstage c'è musica ad alto volume e lui (per fortuna!) non si accorge di quelli che da fuori lo spiano. Purtroppo Cristina se ne deve andare perchè il giorno dopo lavora e non può fare tardissimo...
L'attesa continua, finchè verso mezzanotte e mezza arriva Jack bla bla bla. E' gentilissimo, carinissimo, firma autografi a chiunque, fa le dediche per le persone che non hanno potuto venire al concerto, accetta di fare le foto con tutti e vuole anche rivederle per vedere se sono riuscite bene! Gli chiedo come sta e se è stanco e lui parte con un blablabla di cui capisco ben poco, ma lui non si cura del fatto che non gli dico più nulla, continua a parlare e sorridere. Racconta varie cose, tra cui l'intenzione di suonare presto dal vivo nuove canzoni, anche se non nomina date o eventi particolari in cui succederà. E' semplicemente adorabile! Ci assicura che anche gli altri usciranno e torna dentro. 
Aspettiamo, aspettiamo, cominciamo a congelarci sul serio, scende qualche goccia di pioggia, aspettiamo...esce qualche tecnico e membro della crew, esce Robert, loro si fanno aspettare...ma alla fine la perseveranza viene premiata! All'una e mezza Harry, Charles e Tommy escono insieme portandosi dietro borsoni e trolley enormi, diretti al tourbus. Vengono accolti da un mormorio di contentezza e di eccitazione, ci sorridono da lontano. Gli andiamo incontro ma senza assalirli, sono contenta che i fans siano tutti educati, tranquilli nonostante il momento sia di quelli da urlo, molto rispettosi dei 3 ragazzi e dei loro spazi e tempi. Non sono sicura che in circostanze identiche ma con altre band i fans si comporterebbero allo stesso modo esemplare... Harry sorride, Tommy cerca di deviare il percorso per ficcare subito la valigia sul tourbus, ci dicono che mettono su i bagagli e che tornano fuori immediatamente. Detto fatto, eccoli lì a nostra disposizione. La gentilezza di quei ragazzi ha qualcosa di eccezionale, hanno una parola per tutti, foto e autografi a non finire, se gli chiedi qualcosa rispondono, ti ringraziano dopo che ti sei fatto fare la foto con loro e sorridono tutti un sacco. E' un momento memorabile, per tutti, chi li vede e li incontra per la prima volta, chi ha già numerose foto con loro ma rimane sempre piacevolmente stupito dalla loro gentilezza e disponibilità. Pioviggina ancora, tutti sono stati accontentati al 100%, li lasciamo salire sul bus e ci allontaniamo per avviarci verso le auto, verso l'hotel, verso la fermata dell'autobus... Nonostante sia mezza paralizzata dal freddo e abbia una certa fame, non faccio che sorridere come un'ebete ripensando all'immensa fortuna che ho avuto per l'ennesima volta. Ok, i White Lies sono facili da avvicinare e da incontrare, non hanno un idiota come J-man a tirarli per la giacca impedendo loro di passare del tempo con i fans e di accontentarli...però è sempre un'emozione un incontro di questo tipo, stare davanti ai tuoi idoli, parlare con loro, abbracciarli per la foto e vedere come dopotutto sono rimasti dei ragazzi normali, semplici e gentili fino all'inverosimile. Ti fanno venire voglia di salire in macchina all'istante per seguirli e non perderti nemmeno uno dei loro prossimi concerti con allegati incontri ravvicinati!



Setlist

•  A Place To Hide
•  Strangers
•  To Lose My Life
•  Is Love
•  Holy Ghost
•  E.S.T.
•  Streetlights
•  The Price Of Love
•  Farewell To The Fairground
•  From The Stars
•  Taxidermy
•  Peace & Quiet
•  Come Down
•  Death

    Encore:
•  Unfinished Business
•  The Power & The Glory
•  Bigger Than Us